CAPITOLO 24

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<<Ally!>>
Agito la mano per farmi notare e quando lei si gira mi fa segno di raggiungerla.
<<I ragazzi stanno prendendo un tavolo: quello che avevano prima era troppo piccolo>> ridacchia.
Quando Adam ci fa capire di aver risolto, ci avviciniamo agli altri.
Ally mano nella mano con Adam, io mano nella mano con Hayes.
Arriviamo al tavolo dove sono tutti e noto subito Taylor che sorride in piedi, accanto al tavolo.
Quando alza gli occhi su di me, continua a sorridere, ma questa volta stupito e... contento? Poi, peró, Adam si sposta e nota anche Hayes, e le nostre mani intrecciate. Il suo sorriso lascia il posto ad un espressione furiosa, avrei avuto paura se fossi stata in Hayes, ma lui non sembra notarlo.
Ci sediamo tutti, Taylor di fronte a me e Hayes accanto da una parte, Ally dall'altra.
Conosco tutti, tranne un ragazzo, seduto accanto a Justin, il ragazzo che sembra quasi un bambino, che ho conosciuto qui quando avevo appena iniziato a frequentare i ragazzi.
È alto, biondo, occhi azzurri e porta gli occhiali, ma è molto bello e quelli gli danno un aspetto ancora migliore.
Non sembra per niente come Justin, anzi sembra molto più maturo dell'età che ha, ovvero diciannove anni come tutti gli altri ragazzi.
<<Piacere, sono Aaron.>>
<<Amber.>>
Ci stringiamo la mano.
<<Hey Amber, non pensavo che saresti venuta stasera>> dicendo questo, Justin, fissa Taylor che continua a guardare il vuoto.
Non sembra per niente lui, è molto scosso e triste.
<<E come si chiama la tua amichetta?>> Continua riferendosi ad Ally e fissandola in modo strano.
Adam la stringe di più a sè.
<<Hey, amico, non pensarci nemmeno. Okay?>> Risponde lui per me, in tono minaccioso, così da far rimanere Justin senza parole, che alza le braccia in segno di scuse.
Ordiniamo dei drink, ma io non esagero, non vorrei finire come l'altra volta e fare qualche stupidaggine.
I ragazzi invece sembrano un po' tutti brilli.
<<Giochiamo ad obbligo o verità?>>
Davvero? Obbligo o verità? Questo ragazzo non smetterà mai di stupirmi: è davvero un bambino.
Ma poi tutti esultano e capisco che è questo il gioco che fanno quando sono ubriachi.
Taylor si riprende dalla trance e comincia ad esultare anche lui, così il gioco comincia.
<<Ok Amber. Obbligo o verità?>> Mi chiede Justin al mio turno.
<<Verità>> sentenzio.
<<Mmmmh. Sei vergine?>>
Tutti si girano verso di me di scatto e noto che lo fanno anche Taylor e Hayes, soprattutto loro due.
<<Andiamo Justin che razza di domanda è?!>> Mi difende Adam.
Ma non c'è niente di male, non mi vergogno di esserlo. Anzi sono felice di non aver ancora fatto niente con qualcuno che non amassi veramente.
<<Non preoccuparti Adam>> lo ammonisco <<si, lo sono. Problemi?>>
Lo guardo con aria di sfida. Nessuno proferisce parola, silenzio tombale. Anche se vedo il sorrisetto di Adam e Taylor.
Justin porge la stessa domanda ad Ally e lei risponde al mio stesso modo, Adam non sembra stupito, anzi sembra contento che lo sia, ma lo vedo molto arrabbiato con Justin per avergli fatto questa domanda.
Facciamo altri giri dove, vari ragazzi ed io, veniamo obbligati a bere.
<<Amber tocca ancora a te>> mi dice Aaron.
<<Obbligo>> rispondo, credendo di essere ancora una volta obbligata a bere.
Invece lui decide che le cose debbano andare diversamente.
<<Voglio che passi tutto il tempo dei prossimi due giri con Taylor, in bagno.>>
Che?!
Lui e Justin ridono a crepapelle: devono essersi messi d'accordo. Hayes sembra preoccupato, mentre l'espressione sul viso di Taylor è indecifrabile, ma noto un sorrisetto sul suo viso.
<<No. Io...>> cerco di trovare una scusa e guardo Taylor disperata, ma lui alza le spalle. Bastardo.
Sbuffo, mi tocca per forza.
Mi alzo dalla sedia facendola strisciare sul pavimento e tutti quelli che sono al Long, si girano verso di me, ma non mi interessa.
Mi avvio a grandi passi verso il bagno, senza curarmi che Taylor mi segua. So che è così, lo conosco e ho visto che era contento del fatto che Hayes fosse preoccupato.
Taylor arriva. Sembra arrabbiato e preoccupato, ed entra in bagno sbattendo la porta.
<<Ti avverto>> lo ammonisco alzando la mano << se pensano che succederà qualcosa qui>> mi guardo intorno per indicare il bagno << si sbagliano di grosso. Ok?>>
Lui ride fortissimo e si piega in due, con le mani sulle ginocchia.
<<Cosa c'è?>> Urlo d'istinto: mi dà fastidio che rida di me.
Si avvicina velocemente e mi mette una mano sulla bocca per zittirmi, come l'altra sera.
<<Shhhhh. Zitta o penseranno che ti stia violentando>> ride ancora.
<<Il fatto è che sei troppo divertente quando sei furiosa>> dice tra una risata e l'altra cercando ancora di calmarsi.
Quando si sposta da me peró, nota il succhiotto di Hayes e io vorrei maledirmi per questo.
<<Che cos'è quello?!>>
Lo indica e la sua espressione mi fa paura.
<<Un livido: mi sono fatta male...>>
Lui fa una smorfia.
<<Non mentirmi, non sono stupido. Te l'ha fatto lui vero?!>> Si altera.
<<Non urlare>> gli intimo a bassa voce.
<<Tu dimmi cosa cazzo è successo!>>
Non mi ascolta, urla ancora, anzi il suo tono di voce peggiora.
Non rispondo, silenzio tombale. Lui distoglie lo sguardo e quando lo posa su di me mi sento morire.
<<L'hai baciato vero?!>>
Silenzio.
<<Dimmelo>> ordina.
Annuisco impercettibilmente, ancora senza alcuna voglia di parlare. Mi sento troppo in colpa.
Si mette la mano tra i capelli e li strattona, camminando avanti e indietro.
<<Lo sapevo. Ti avevo detto di non farlo ma tu non mi ascolti mai>> si gira verso di me di scatto, gli occhi indemoniati.
<<Perché?>> Mi chiede soltanto.
<<Cosa?>> rispondo con un filo di voce.
<<Perché? Perché lo hai fatto?>>
<<Taylor. Mi ha baciata! Siamo usciti insieme e mi ha baciata! Non potevo respingerlo solo perché me l'avevi chiesto. È stato un bacio la gente si bacia in continuazione, TU baci in continuazione altre ragazze. E si lo ammetto, a volte mi ha dato fastidio ma non sono mai venuta a dirti di non far->>
Vengo interrotta dalle sue labbra sulle mie che premono con forza e dalla sua lingua che chiede accesso alla mia bocca.
Dopo un po' di resistenza, cedo.
È sbagliato perché in teoria questo è ancora l'appuntamento con Hayes e non dovrei baciare Taylor. Ma è come se fossimo due calamite.
Sempre e comunque io vengo attratta da lui e non ne sono sicura, ma credo che anche lui lo sia da me.
Continuiamo a baciarci, finché non lo blocco, rendendomi conto che il tempo deve essere passato.
<<Taylor dobbiamo tornare di là. Il tempo dei due giri sarà passato e chissà cosa penseranno>> sorrido e distolgo lo sguardo dai suoi occhi.
<<Che t'importa di quello che possono pensare?!>>
<<M'importa perché ti ricordo che sono ancora nel bel mezzo di un appuntamento e quell'appuntamento non sei tu.>>
Mi guarda alzando un sopracciglio e mi viene da sorridere, ancora.
<<Bene. Ma presto sarai il mio appuntamento.>>



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