<<Taylor ho detto lasciami andare o mi metto ad urlare>> anche se la mia voce è già abbastanza alta.
<<3... 2... 1...>> comincio ad urlare ma lui mi tappa la bocca all'istante e ci guardiamo per un tempo interminabile.
Lui mi toglie la mano dalla bocca senza staccare gli occhi dai miei e mi fissa le labbra.
Stranamente non urlo, troppo impegnata a perdermi nel nocciola dei suoi occhi, quasi verdi.
Piano, piano, lui si avvicina a me e mi guarda come a chiedere il permesso e vedendo che non emetto parola, continua ad avvicinarsi, sempre di più, finche le sue labbra morbide non toccano le mie e non vengo pervasa da quel senso di calore che ho ogni volta che gli sto vicino o mi tocca.
Si stacca e continua a fissarmi, tenendomi ancora stretta tra le braccia.
<<Allora? Stai con Hayes? Ho bisogno di saperlo.>>
<<Continuo a pensare che non siano affari che ti riguardano, sai?>>
<<E invece si. Tu.... e tutto quello che ti riguarda siete affare mio>> fa un gesto risoluto con le mani, come ad indicare tutto ció che ci circonda.
Il mio cuore manca un battito, ma non posso cedere. Non ora, non dopo quello che mi ha detto ieri.
Mi divincolo dalla sua stretta.
<<No, Taylor. Non lo sono mai stata. E anche se lo fossi stata, avrei smesso di esserlo ieri sera, sulla spiaggia, quando mi hai fatto chiaramente capire che non ti interesso.>>
<<Non ho detto questo>> si rabbuia.
<<Ah no? E cosa hai detto allora? Anzi no. Non dirmelo, ormai non mi interessa più. E poi perché hai bisogno di saperlo?>>
<<Perché... Amber... io....>>
<<Come immaginavo. Vuoi solo avere tutto sotto controllo ed essere sicuro che nessuno prenda il tuo posto anche sapendo che non puoi darmi quello di cui ho bisogno>> scoppio in una risata amara.
<<Non dire così>> mi guarda con una smorfia strana, quasi di... dolore? Disgusto? E poi fa un gemito di frustrazione e si tira i capelli.
<<Non so che fare con te>> mi dice alla fine.
<<Ah, tu non sai cosa fare con me?! Questa si che fa ridere>> rido sul serio, una risata isterica.
<<Senti lasciami stare. Fai conto che non sia successo niente. Dobbiamo andare di là, ci stanno aspettando.>>
Quanto mi è costato dire questa frase.
Entro in casa e lo lascio da solo.
Mi sono liberata dicendo questa frase, ma allora perchè mi sento peggio di prima? Perché mi fa quest'effetto un ragazzo che ha cercato solo di illudermi?
Quando entro in sala da pranzo sono rossa di rabbia e tutti mi guardano, infatti quando passo accanto a Hayes, lui mi tira per un polso.
<<Tutto ok?>>
<<Si, tutti ok>> rispondo. Perchè anche se non sto una meraviglia, almeno mi sono tolta un gran peso dalle spalle.
Lui mi lascia andare ed io torno al mio posto.
Mentre sto per sedermi, entra anche Taylor e si siede anche lui, accanto a me.
La cena continua senza interruzioni, a parte il fatto che qualche volta, Taylor ha messo la mano sulla mia coscia ed io, come se niente fosse, continuando a parlare con la sorella, l'ho lasciata lì.
Lei ci guardava, e sembrava che le piacesse ció che vedeva, ma non deve abituarcisi, io e Taylor non saremo mai niente. Quella piccola possibilità che saremmo potuti essere qualcosa, si è dissolta nel nulla dopo la conversazione di stasera.
Finita la cena, ci dirigiamo tutti verso la porta di casa. Saluto tutti, per prima, e quando arrivo ad Hayes lui mi chiede: << Allora, per domani sei sicura?>>
<<Certo che lo sono. Fammi sapere solo l'ora.>>
Lui si avvicina a me e avvicina le labbra al mio orecchio per sussurrarmi: <<D'accordo. A domani bellissima.>>
Mi posa un bacio sulla guancia e, come se non fosse successo niente, continua a salutare tutti gli altri.
<<Mamma, papà, mi avvio alla macchina>> dico, sapendo che ci metteranno un'eternità per uscire da quella casa.
Ancora un po' intontita, mi avvio alla porta e saluto tutti ancora una volta.
Esco fuori dal vialetto di casa di Hayes e svolto a destra dove mio padre ha parcheggiato l'auto.
Mentre cammino peró, sento dei passi dietro di me e un rumore di chiavi.
A questo punto realizzo che non posso entrare nell'auto, visto che le chiavi non le ho portate e immaginando che sia Andrew dietro di me, mi giro per ringraziarlo di avermele portate.
Qui fuori si congela davvero.
<<Andrew, grazie per avermi porta->>
Mi blocco perché non è Andrew. È Taylor.
<<Non sono chi ti aspettavi eh?!>>
<<No, direi di no. Cosa vuoi?>>
<<I tuoi mi hanno detto di accompagnarti a casa perchè loro rimarranno ancora.>>
Cosa?!
<<Ah no, nononononono. Questa è bella. Vado a piedi.>>
Mi volto per fare come ho detto, ma lui mi blocca il polso.
<<Avanti Amber non fare la bambina. Non vorrei prenderti in braccio come l'altra volta.>>
<<Okay>> sbuffo e ci avviamo verso la macchina, ma prima che possa entrare, mi blocca ancora.
<<Amber prima non mi hai lasciato il tempo di risponderti.>>
<<Non credevo ci fosse motivo. Non voglio essere rifilata altre scuse.>>
<<Basta Amber. Smettila di fare la mocciosa e ascoltami.>>
Lo guardo, senza parole e lui continua.
<<Non è vero che il bacio di ieri per me non è contato niente. Tu per me conti più di quanto tu possa immaginare. E non so cosa mi stia succedendo, ma quando ti vedo con qualcun altro... quando so che potrei perderti... io... vorrei ammazzarmi per quello che ti sto facendo.>>
Rimango senza parole. Non me l'aspettavo. Non me l'aspettavo per niente.
Davvero si sta scusando?
<<Dov'è la fregatura?>>
<<Nessuna fregatura. Dammi un'opportunità. So quanto possa essere difficile credermi dopo che ti ho detto che non riuscirei mai ad avere una relazione seria con una ragazza, ma voglio provarci. Voglio farlo per te. Per perchè tu mi sproni a farlo.>>
Oh mio Dio. È serio, non trovo un solo segno che mi dimostri il contrario. Vuole provarci sul serio, per me. Ma come faccio con Hayes? In fondo anche lui un po' mi piace, non quanto Taylor, peró mi piace.
Scuoto la testa.
<<Domani esco con Hayes.>>
Si rabbuia, serra la mascella, le mani chiuse a pugni. Poi si gira verso la casa e per un attimo penso che voglia andare lì e spaccare tutto, ma non lo fa. Si gira e fa dei lenti respiri.
<<Lo sapevo. Sapevo che tra voi c'era qualcosa.>>
Si avvicina, mi mette le mani sulle guance, lui ad un millimetro dal mio viso e appoggia la fronte alla mia.
<<Non ti diró che non voglio che tu vada. Perchè lo sai già e perchè non mi ascolteresti.>>
Annuisco.
<<Ma promettimi una cosa. Non arrivare a decisioni affrettate. Esci anche con me, dammi un'occasione. Se non vorrai più vedermi, ti lasceró in pace>> continua.
A quelle parole si rabbuia ancora ma non si allontana.
<<Te lo prometto>> sussurro senza parole. Non me lo sarei mai aspettata da lui.
Si avvicina e mi bacia come se avesse bisogno di me, tanto quanto dell'aria che respira. Le sue mani tra i miei capelli che mi tengono ferma la testa e poi che scendono pian piano fino alla vita per attirarmi di più a sè, le mie mani, dietro la sua nuca, che si intrecciano.
Lui geme, io gemo. All'unisono.
<<Sei perfetta per me, ricordalo>> sussurra.
Il mio cuore manca ancora un battito, come sempre ormai, quando sono con lui.
<<Dobbiamo andare. Ho promesso che ti avrei portata a casa.>>
Così dice e così facciamo.
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PERFETTA ILLUSIONE #Wattys2017
Teen Fiction"Perché questo dovrebbe essere l'amore: un mare di emozioni che non ha freni, e tocca a te decidere se domare le sue onde o lasciarti trasportare." Amber, una ragazza estroversa e solare, all'ultimo anno del liceo, diciassette anni, ma ne sta per co...