Capitolo 4-2: Offerta

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Meno di un'ora dopo il mio... Indimenticabile... Incontro con Serilda Gunhammer, detta "Sera", l'uomo chiamato Mist tornò davanti alla mia cella.
Mi fece uscire subito dalla cella, per poi chiedermi di seguirlo.

Camminai per alcuni corridoi insieme a lui: quel posto era come un grosso edificio. Non ero di sicuro in un piano al livello del terreno, poiché una volta vidi delle finestre enormi: mi trovavo in un grosso e alto edificio, e sotto di noi vidi una foresta. Potevo vedere la capitale in lontananza... Ipotizzai che l'edificio fosse nascosto dentro una montagna.

Non mi sbagliavo.

<< Perché mi stai portando da quell'uomo? Se volevate prenderci informazioni potevate farlo anche da dentro quella cella, no?>>
Gli domandai dopo qualche minuto di silenzio tombale.

<< Non credo che obbligare qualcuno a darci le informazioni che cerchiamo, lasciandolo dietro delle sbarre, sia ottimale. Potrebbe non sembrare, ma la nostra fazione è molto più "gentile" delle altre.>>
Mi rispose, senza voltarsi.

< "La nostra fazione"?>
Pensai, incuriosito dalle sue parole.

<< Cosa volete? Informazioni su quell'oggetto che si trovava in quel villaggio?>>
Gli domandai, di nuovo.

<< Quell'oggetto... Non lo cercavamo noi. Non ho idea di cosa fosse, lo stava cercando il leader di un'altra fazione.>>
Mi rispose, Mist, senza voltarsi neanche stavolta.

< Qualcun altro, eh?>
Pensai, incuriosito dalle sue parole.


Per il resto del viaggio rimasi in silenzio, guardandomi intorno. Non c'erano molte persone in giro, e le poche che vidi sembravano persone qualunque.

Ero sorpreso da quel fatto, ma rimasi in silenzio.

Arrivammo davanti ad una grossa porta di metallo. Vi era un simbolo rosso, un Uroboro, un serpente che si morde la coda, inciso in essa.

Mist aprì lentamente la porta, per poi entrare nella stanza.
Si appoggiò nel muro, incrociando le braccia.

<< Lo ho portato.>>
Disse subito dopo.

Davanti a noi c'era un uomo di spalle.
I suoi capelli erano azzurri, indossava un camice color nero.

<< Finalmente possiamo parlare.>>
Disse l'uomo, voltandosi lentamente.

La voce che avevo riconosciuto... Era la sua.
Quella figura si voltò lentamente, facendomi gelare il sangue.
Rimasi a bocca spalancata, e impallidii.

<< E' un piacere fare la vostra conoscenza, Mister Hikari.>>
Mi disse, toccandosi con una mano gli occhiali.

Era Levyathan Melvillei.

<< Levyathan!>>
Esclamai, furioso.
Allungai il braccio verso di lui, e tre nastri viola gli si scagliarono contro ad una rapidità disumana.

L'uomo, sorpreso, allungò un braccio in avanti con il palmo aperto.
I miei nastri si fermarono improvvisamente a mezz'aria: non li avevo bloccati io.

<< Cosa stai facendo?!>>
Esclamò Mist, saltandomi addosso e buttandomi nel terreno. Bloccò i miei movimenti con forza, afferrandomi un arto e portandomelo dietro la schiena. Pochi istanti dopo i miei nastri scomparvero.
Alzai lo sguardo, furioso, verso Levyathan.

<< Perdonami, ma credo tu mi stia scambiando per qualcun altro.>>
Mi disse, confuso e sorpreso dalla mia reazione.

Pochi istanti dopo, Serilda entrò nella stanza.
Era allegra, ma ben presto rimase sconvolta nel vedere Mist che mi bloccava.

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