Capitolo 6-3: Patto [Parte 2/4]

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Lasciai la mia stanza, seguendo Serilda per quei lunghissimi corridoi all'interno della montagna.
Ancora non riuscivo a capacitarmi di come fossero stati scavanti.
Feci delle domande a Sera, ma lei ne sapeva poco più me: a quanto pare, Evans scelse questo posto come base proprio per la presenza di una miriade di tunnel scavati all'interno della montagna.
La base è stata creata usando quei tunnel come fondamenta, ma da ciò che mi ha detto sembra che ci siano ancora decine, se non centinaia, di tunnel che hanno chiuso o che sono ancora inutilizzati... 
Ero curioso di sapere dove portassero, ma lei ne sapeva tanto quanto me.

Raggiungemmo finalmente il suo laboratorio, e la seguii fino ad un enorme tavolo metallico.
Non c'erano sedie ma vidi svariati strumenti, come alambicchi, chiavi inglesi, fiamme ossidriche, microscopi e una miriade di oggetti che non avevo mai visto in vita mia.

<< Cosa diavolo stavi facendo? >>
Le domandai, sorpreso da quella vista.

<< Sono rimasta sveglia per tutta la notte a lavorare su quel pezzo metallico che ti ho preso ieri. Ho fatto davvero delle scoperte assurde. >>
Mi rispose, indicando un frammento metallico sopra il tavolo.

Era così danneggiato, ossidato e piegato che ci misi qualche secondo a capire che fosse ciò che aveva preso da me.

<< Quindi? Cosa hai da dirmi? >>
Le domandai, incuriosito da ciò che aveva scoperto, mentre mi avvicinai al frammento metallico e iniziando a toccarlo.

Sera fece un piccolo salto, si sedette sopra al tavolo metallico e mi mi fissò.

<< Non hai molte conoscenze chimiche, giusto? >>
Mi domandò, con uno sguardo deluso.

<< Praticamente nulla. >>
Le risposi, ricambiando lo sguardo.

Serilda sospirò, per poi iniziare a dirmi cosa avesse scoperto.

<< Ci sono svariati tipi di metallo, ma tutti sono praticamente dei cristalli. >>
Mi disse, cominciando a spiegare.

<< "Cristalli"? >> 
Le domandai, sorprendendomi.

<< Si. >>
Mi rispose, piegando la testa da un lato e sollevando un dito.

<< Per farla breve, i metalli sono formati da delle "celle elementari" ovvero delle strutture geometriche che si ripetono costantemente. Alcuni esempi sono ferro, tungsteno, titanio, oro, argento et cetera. Ci sono una miriade di metalli, eppure quello che crei tu sembra essere qualcosa di totalmente diverso da ogni cosa che io abbia visto fino ad ora. >>
Aggiunse. 

<< Cosa vuoi dire con questo? >>
Le domandai, sorpreso da ciò che mi stava dicendo.

<< Ho fatto alcuni test e sembra che il metallo che tu generi possa legarsi alle leghe esistenti e fondersi con loro. Però di suo ha una composizione totalmente assurda... Le sue celle elementari non sono costanti: infatti sembra quasi che il metallo che crei abbia ogni componente esistente al suo interno... Quasi come se fosse una strana fusione di ogni metallo esistente. >>
Mi spiegò, saltando giù dal tavolo.

<< Ma non finisce qui. >>
Aggiunse, posando una mano sul tavolo e guardandomi.

<< Ciò che mi lascia perplessa è che ho notato una cosa abbastanza strana... Ci sono svariate celle elementali di centinaia di metalli, ma queste sono disposte con una struttura tetraedrica... Ed è questa a ripetersi. >>
Concluse.

<< Non... Credo che ci sto capendo molto... >>
Le dissi, sempre più confuso dalle sue parole.

<< Sai cosa è un tetraedro, no? Ecco. Le celle elementali di tutti questi metalli si uniscono fra loro creando appunto quella struttura geometrica. All'inizio non ci ho fatto caso, ma poi ho notato che tutte le celle elementali sono, in qualche modo, collegate l'una all'altra da atomi di Carbonio che non dovrebbero essere presenti. >>
Mi disse.

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