Capitolo 10-6: Tardi

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Lo capii in quell'istante... Ma non riuscii a crederci.

Era chiaro come il sole, ormai, che le cose non sarebbero andate per il verso giusto.


Mi sentivo furioso, depresso, sconfitto, usato.... Si era preso gioco di me per tutto questo tempo senza che io me ne fossi mai reso conto.

Quanto sono stupido?

Non so perché scappai via, ma in quel momento mi sentii come se fosse l'unica cosa che mi fosse rimasta.
Avrei rimpianto la mia scelta poco tempo dopo.

Non era mia intenzione abbandonarli, assolutamente, ma... Qualcosa nella mia testa smise di funzionare. 

Quella scoperta era un qualcosa che non mi sarei mai aspettato, un qualcosa che mi colse talmente impreparato da mandarmi completamente in tilt. 


Mi allontanai da quel posto, usando la mia abilità per rintanarmi all'interno della foresta che circondava la nostra base.
Mi appoggiai a un albero abbassando lo sguardo verso il basso, elaborando ancora le informazioni che avevo appena scoperto.
Rimasi li, da solo, per non so quanti minuti, perso nei miei pensieri, nelle mie preoccupazioni e paure.


Evans era la talpa.


Quel pensiero mi fece paralizzare: così tanti anni, così tante missioni, così tante discussioni, così tanti lavori...

Così tanta fiducia...

Andò tutto in frantumi davanti ai miei occhi nel giro di pochi secondi.
Ogni volta che chiudevo le palpebre vedevo quel suo sorriso divertito, seguito dalle sue parole di accusa.

Se lo avessi detto, mi avrebbero creduto?
Se fossi tornato da loro, mi avrebbero attaccato?

Quelle paure mi attanagliavano. Ma non potevo abbandonarli.
Dovevo tornare indietro, subito, in quell'istante.


Se Evans era effettivamente la talpa all'interno della fazione, allora non potevo permettere che rimanesse vicino a loro neanche per un istante in più.

Mi voltai per tornare indietro, ma... Mi bloccai in quel preciso istante, riconoscendo chi mi trovai davanti.

Mi colse del tutto impreparato, mai mi sarei aspettato di vederlo li, nel mezzo del nulla.


Solamente vederlo mi riportò alla mente immagini che avevo rimosso dalla mia memoria...
Ricordi che mi fecero innervosire non poco... Ma non era colpa sua.

Dopotutto, era l'unica persona li in mezzo che rispettavo, l'unico rimasto.


<< Come mi hai trovato? >>
Gli domandai, sorpreso dalla sua presenza.

<< Non è difficile rintracciare qualcuno a cui ho insegnato come usare la sua abilità. Sapevo non ti saresti allontanato molto, quindi ho semplicemente aspettato il momento giusto per poterti parlare in privato, al di fuori da sguardi inopportuni. >>
Mi rispose.

Gli diedi le spalle, allontanandomi da lui. 
Non avevo alcuna intenzione di sprecare tempo, avevo altri piani in mente.

<< Non sprecherò neanche un secondo in più con te. Devo tornare da loro. >>
Aggiunsi, dopo essermi voltato.

<< Scappi per poi tornare da loro? >>
Gli sentii domandare.

Mi bloccai di scatto, infastidito dalle sue parole.

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