Capitolo 6-1: Paure

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Mi lasciai cadere nel terreno, stanco, e cominciai a fissare il soffitto.
Era bianco come la neve.

Ansimavo, e avevo delle ferite in quasi tutto il corpo... Nonostante tutto, però, ero sollevato... 
Ero felice.

Feci un profondo sospiro, seguito da una sottile risatina quando vidi qualcuno muoversi verso di me.
Mi porse la mano.

Allungai il braccio e strinsi forte la sua mano, per poi alzarmi e guardare quella persona dritta negli occhi.

<< Non sei per niente male, ragazzino.>>
Mi disse, Mist, colpendomi nel petto con un pugno scherzoso.

<< Non mi aspettavo che saresti stato così ostico, accidenti. >>
Gli dissi, con un sorriso compiaciuto.

<< Ehi, non guardarmi dall'alto in basso ora.>>
Mi disse, dandomi un leggero colpetto in fronte con due dita.
Subito dopo mi sorrise e, dopo essersi messo una mano nella tasca, mi fece un cenno con la mano.

<< Nonostante tutto, sei ancora inesperto. Se questo non fosse stato un incontro amichevole, ti avrei ucciso ad inizio scontro. >>
Mi disse, allontanandosi con un passo lento ma deciso.

Un sorriso compiaciuto comparve nel mio volto, mentre piegai leggermente la testa di lato e incrociai le braccia.

<< Beh. >>
Gli dissi, ridacchiando.

<< Non lo hai fatto. >>
Conclusi subito dopo.

<< Touché.  Sono curioso di vedere quanto tu possa migliorare, Yuu. >>
Mi rispose, ridacchiando, per poi dirigersi verso l'uscita della stanza di allenamento.

Pochi istanti dopo che uscì dalla stanza mi diressi verso le nostre due spettatrici, le quali mi incontrarono a metà strada.
Jeanne aveva una espressione terribile.

<< S-Sei pieno di graffi e ferite! Non dovevate andarci così pesate, non era solo uno scontro amichevole?? >>
Mi domandò, cercando di tamponare del sangue che mi scendeva dalla fronte con del cotone che prese da una tasca.

<< Oh, andiamo non è niente! >>
Le dissi, cercando di bloccarla, ma non servì.

<< Hey, lasciami almeno asciugare il sangue, screanzato! >>
Mi disse, con un tono infastidito, allungando di nuovo le mani nella mia fronte e tamponando una ferita.

<< Ho detto che non serve-! >>
Le dissi, cercando di allontanarmi... Ma mi afferrò un braccio, per poi guardarmi con una espressione infastidita.

<< Se non smetti di agitarti ti mordo. >>
Mi minacciò, Jeanne.

La guardai con una espressione confusa per qualche secondo, prima di realizzare cosa mi avesse detto.

Scossi leggermente la testa per poi spalancare le palpebre.

<< Aspetta: tu cos-?! Staccati! >>
Esclamai, ma fu inutile.
Non riuscii a fermarla.

Ormai soggiogato da Jeanne, posai il mio sguardo abbattuto su Serilda, che mi guardava con una espressione divertita.

<< Ti stai divertendo?>>
Le domandai, infastidito.

<< Non puoi neanche capire quanto. >>
Mi rispose, ridacchiando.

< Stronza. >
Pensai, innervosito.

Non appena Jeanne finì di asciugare il sangue che mi colava dal labbro e dalla fronte mi voltai verso di lei, notando che aveva qualcosa in tasca.

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