Capitolo 13-6: Convinzioni [1-2]

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Quella donna... Non avevo la benché minima idea di chi fosse.

Comparve dal nulla semplicemente per aiutare Serilda e i nostri compagni a fuggire da ciò che ormai si era trasformata in una trappola per topi, architettata da colui che, ingenuamente, credevamo fosse il nostro leader.


Li raggiunsi, non appena salvai Yuu dalle grinfie di Levyathan, trovandoli vivi e al sicuro.
Nonostante le fossi grato per quel suo gesto continuai a sentirmi strano, frustrato.

Non sapevo nulla: chi fosse, da dove venisse, perché ci avesse aiutati.
In quei momenti semplicemente non riuscii a sopportare l'idea di non avere risposte...

Specialmente, dopo quello che era accaduto pochi minuti prima.


L'uomo che seguii per anni, colui che mi diede qualcosa per cui lottare, si rivelò non solo un traditore, ma la persona che più odiavo in assoluto.

Non so ancora come ho fatto a non accorgermene prima.
Era lui a essere un attore eccellente, o ero io semplicemente troppo stupido per rendermene conto?

Non volevo correre più quel rischio.
Quella donna, ai miei occhi... Anche dopo l'aiuto che ci diede...

Non riuscii a sopportarla.
La sua presenza continuava a mettermi in corpo un terribile stato di ansia e frustrazione... Non fui in grado di levarmi dalla testa l'idea che potesse trattarsi di qualcun altro che altro che voleva usarci per poi pugnalarci alle spalle.


Serilda le stava parlando... Presumibilmente, aveva già cominciato a farle domande prima di me.
Ma dovevo essere io a sentire le sue risposte.

Quindi mi mossi verso di loro, ansioso e furioso, e sono sicuro che quella donna capì quale fossero le mie intenzioni molto presto, considerando lo sguardo con cui ricambiò.


<< Chi diavolo saresti tu, si può sapere? >>
Ringhiai, ponendole una di quelle tante domande a cui necessitavo disperatamente di una risposta.

Quella donna portò le mani in avanti.

<< Capisco tu non riesca a pensare lucidamente, al momento, ma ti prego di credermi quando dico che non ho colpe in tutto questo e che non sono vostra nemica. >>
Mi rispose.
Non fui in grado di crederle.

<< Cazzate! Rispondi alla mia domanda senza girarci intorno! >>
Continuai, non riuscendo ad accettare quella sua risposta.

<< Mist, ti prego... >>
Sentii dirmi da Sera, mentre mi toccò la spalla con una mano.
Mi voltai rapidamente verso di lei, ancora innervosito.

<< Ci ha aiutato a uscire da li... Puoi stare tranquillo. >>
Continuò.

Neanche lei fu in grado di raggiungermi, in quel momento.


Con un rapido movimento della spalla, feci mollare la presa a Serilda, poi mi voltai di nuovo verso quella donna, mantenendo la stessa espressione rabbiosa che le mostrai qualche secondo prima.

<< Non sto scherzando. Rispondi alle mie maledette domande, o ti farò sputare il rospo con la forza! >>
Le ringhiai contro, avvicinandomi lentamente verso di lei con un passo feroce.

<< Chi diavolo sei?! Da dove sei uscita?! Cosa vuoi?! >>
Continuai, subito dopo.

Quella donna abbassò lo sguardo.

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