Capitolo 5-3: Nemici

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<< Lo abbiamo trovato. >>
Furono le prime parole che Levyathan mi disse quella mattina, prima che incontrassi Blake, quando lo incontrai per i corridoi.
La sua espressione era stranamente seria e notai che stesse stringendo intensamente l'elsa della sua Gioiosa.

Lo guardai con una espressione confusa per qualche istante, non riuscendo a capire cosa intendesse dire.

<< Buon giorno, Generale. Di cosa sta parlando, esattamente?>>
Gli domandai, cercando spiegazioni.

<< Abbiamo individuato il membro che è scappato dalla fazione Azzurra. Si trova, attualmente, tra i resti di un villaggio distrutto anni addietro. >>
Mi spiegò Levyathan.
Continuavo a non capire il motivo della sua frustrazione, ma non feci domande inopportune.

<< Ha intenzione di catturarlo, Generale?>>
Gli domandai.

<< A meno che non faccia futili resistenze, non ho intenzioni di ucciderlo. Potrebbe avere informazioni utili per l'Arcadia, quindi preferirei portarlo qui per interrogarlo. >>
Mi rispose molto rapidamente.

Poco dopo avermi detto quelle parole, fece una espressione sorpresa: sembrava che qualcosa gli fosse appena tornata in mente.

<< Oh, a proposito. Mi sono appena ricordato che è tornato.>>
Mi disse, subito dopo.

Lo guardai per qualche secondo, in silenzio, con una espressione confusa in volto. Non avevo la benché minima idea di chi stesse parlando.

<< Mi perdoni, ma credo di non avere la minima idea riguardo a chi si stia riferendo.>>
Gli dissi, cercando ulteriori spiegazioni.

<< Il capitano del Gruppo di Ricerca numero venti. >>
Mi spiegò.

Ero sconcertato: non potevo credere che qualcun altro fosse tornato indietro vivo.


Mi persi tra i miei pensieri, camminando per i corridoi dopo aver lasciato Diana nella sua cella, mentre mi dirigevo al luogo di incontro con Levi e Blake.
Dopo appena qualche minuto di totale silenzio, li raggiunsi: Levi era davanti alla porta di una cella, in silenzio e con il suo classico sorriso stampato in volto, con Blake e Mirajane alle sue spalle.

<< Finalmente, Orion. Cominciavo a chiedermi se non stessi, per caso, spendendo tempo in compagnia di quella prigioniera.>>
Mi disse Levyathan, vedendomi arrivare.

<< Una cosa del genere non sarebbe mai nemmeno passata nella mia testa, signore. Va totalmente contro i miei obblighi come soldato.>>
Gli risposi, facendo un saluto militare.

<< Con il dovuto rispetto, le sarei grato se evitasse di burlarsi di me. >>
Aggiunsi poco dopo, con un tono leggermente infastidito.

Levyathan sorrise, e si avvicinò da me posandomi una mano sulla spalla.

<< Perdonami, ero molto tentato.>>
Mi disse, per poi allontanarsi di nuovo da me, dirigendosi verso la cella.

Prima di aprire la porta metallica, la quale non lasciava vedere nulla al suo interno, si voltò di nuovo verso di noi.

<< Sono felice che siate venuti qui, tutti. E' un qualcosa che non capita spesso, e avrete la possibilità di vedere di cosa sono in grado i nostri nemici. >>
Ci disse, per poi aprire il lucchetto della cella.

Mi voltai verso Blake, guardandolo con una espressione di rimprovero.

<< Mi sembrava di averti raccomandato di non portare Mirajane.>>
Gli dissi.

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