<< Che ti prende? Hey? >>
Non mi rispose: continuò a fissarmi in silenzio, muovendo la bocca come fosse un pesce fuor d'acqua.Sembrava non stesse respirando, ma capii subito non fosse quello il problema: quando una persona non riesce a respirare, d'istinto si porta sempre le mani alla gola.
Non appena cadde al suolo notai che stesse respirando, seppur affannosamente.
Gli portai due dita nel collo, controllando il battito cardiaco.< E' normale. >
Pensai, dopo qualche secondo di silenzio.La prima cosa che mi venne in mente fu il veleno, ma ben presto scartai quella possibilità.
Dopotutto, ricordavo perfettamente che avesse perso i sensi durante il mio scontro con Levyathan.
Non avrebbe avuto alcun senso, quindi, sprecare tempo per avvelenare una vittima che non poteva difendersi.
Istintivamente mi guardai intorno, alla ricerca di chiunque.
Non c'era nessuno, oltre a noi e quel bastardo, dentro quella stanza.
Mi affacciai anche fuori dalla porta della cella in cui ci trovavamo, notando che i corridoi fossero vuoti.< Strano, sono vuoti... Sicuramente stanno facendo delle ronde, non posso sprecare tempo. >
Pensai, guardandomi attentamente intorno, cercando di notare anche il minimo movimento.
L'unico rumore che sentivo erano i lamenti di Orion provenire dalla cella.
Non appena tornai indietro notai qualcosa di strano: aveva cominciato a sudare in volto, e tremava.
< Sono i sintomi di una febbre? >
Pensai, avvicinando lentamente una mano nella sua fronte.
Non appena lo toccai, sentii la mia pelle bruciare.
Allontanai di scatto la mano dalla sua fronte, toccandomi poi il palmo con l'altra.Ero sorpresa e, quasi, spaventata da quella temperatura.
<< Sei bollente! Da quanto eri in quelle condizioni?! >>
Esclamai, attendendo inutilmente una risposta da Orion.
Continuai a fissarlo in silenzio con una espressione sorpresa per qualche istante, prima di riprendermi.
Mi abbassai, impugando poi una delle due lame che teneva nella cinta.
Dopo averla estratta mi mossi lentamente in direzione di quel bastardo, fermandomi ai suoi piedi.
Era ancora nel terreno, immobile, con la faccia rivolta verso il basso.
<< Hey. >>
Dissi, calpestandolo nella schiena con un piede.<< Non mi prendi per il culo, sei sveglio. >>
Aggiunsi, con un tono minaccioso.
Quel bastardo continuò a far finta di niente, cercando di fingersi privo di sensi.
Infastidita, lo calpestai con più forza.Stavolta fece un verso di dolore.
<< Non pensare di prendermi per il culo! Sai quante persone ho visto prive di sensi?! Non sei neanche bravo a fingere! >>
Esclamai, toccandogli il volto con la lama che avevo sottratto a Orion.<< Cosa vuoi?! >>
Esclamò, cercando di non mostrare la sua preoccupazione.<< So che i tuoi compagni siano di pattuglia in quest'area, ma non ho visto nessuno. Quindi, tu ora mi dirai i percorsi che prendono, in questo modo eviterò d'incontrarli involontariamente. >>
Gli dissi, con tono minaccioso.
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Arcadia
FantasyIn un mondo fantastico, una nazione si impone come la più potente e influente: l' Arcadia. Una nazione che permette ai suoi cittadini una vita agiata, priva di guerre e preoccupazioni, dove chiunque può vivere una vita benestante... Ma solo se ti tr...