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Amikiri è uno yokai il cui nome significa "taglia-rete", sembra un gamberetto con un becco di uccello,i capelli e due chele. Si aggira di notte tagliando zanzariere e reti di pescatori.
Gli amikiri sono piccoli yokai simili ai crostacei che assomigliano a gamberi o aragoste. Hanno un lungo corpo, un guscio rosso segmentato, un becco da uccello e due artigli a forbice sui loro avambracci. Volano nell'aria, e sono piuttosto timidi; raramente appaiono agli umani.
Gli Amikiri non interagiscono molto con gli umani, eccetto per una particolare attività che è la ragione per cui sono chiamati "tagliatori di rete". Per qualche strana ragione, l'amikiri amano tagliare le reti, sia che si tratti di una rete da pesca, di una zanzariera o finestra, o un kaya - una zanzariera giapponese appesa. Anche se non sono direttamente dannosi, anche questo danno non è del tutto benevolo: la vita di un pescatore è dura, e un pescatore le cui reti sono state distrutte da un amikiri potrebbe trovare la rovina del suo sostentamento.
Non è chiaro da dove provengano gli amikiri, sebbene abbiano una forte somiglianza sia nel nome che nella forma di uno yokai simile ad un artropode chiamato kamikiri. Le storie sugli amikiri sono rare, e il loro nome e la loro forma potrebbero effettivamente essere un gioco di parole; la parola ami significa rete in giapponese, ma è anche il nome di un tipo di minuscolo gambero.
Una storia della prefettura di Yamagata racconta di un pescatore che un giorno ha scoperto che la sua rete da pesca era stata triturata fino al punto di essere inutile. Sospettava il lavoro di un amikiri. Il giorno successivo, si è preso particolarmente cura di nascondere le sue reti nella sua casa dove non potevano essere trovate da nessun yokai errante. Quella notte, tuttavia, l'amikiri si intrufolò nella sua stanza mentre dormiva e tagliò il kaya che copriva il suo letto. L'uomo si svegliò con tutto il corpo coperto di punture di zanzara dolorose e pruriginose.
