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Datsueba e Keneō sono una terrificante coppia di anziani oni. Proteggono il ponte e le rive del fiume Sanzu. Tutte le anime devono passare da loro prima di passare a Meido per essere giudicati.
Durante un funerale giapponese, 6 mon (e una vecchia forma di valuta) sono posti nella bara per essere usati come pedaggio per entrare negli inferi. Dopo aver raggiunto il fiume Sanzu, le anime devono attraversare il ponte (se erano brave nella vita), guadare nelle secche (se erano solo un po 'buone), o nuotare attraverso la parte più profonda del fiume (se fossero malvagi).
Dopo aver attraversato il fiume, ogni anima incontra Datsueba, che accetta il pedaggio e spoglia le anime dei vestiti sulle loro spalle. Datsueba consegna l'abito al suo compagno, Keneō, che lo appende ad un albero vicino al fiume. La quantità che il ramo si piega sotto il peso degli abiti serve come misura del peso del peccato che ogni anima porta, e viene usata come prova nelle prove a venire. Naturalmente, i vestiti di coloro che hanno dovuto guadare il fiume o nuotare attraverso sono pesanti e bagnati, il che fa abbassare i rami dell'albero. Se un'anima arriva senza vestiti, Keneō disegna la sua pelle e la appende invece dall'albero.
Datsueba e Keneō eseguono un po 'di tortura da soli, rompendo le dita dei colpevoli di furto, e così via. Vagano anche sulle rive del fiume, tormentando le anime dei bambini che sono troppo giovani per attraversare il fiume e devono aspettare che la salvezza venga da loro invece.
Secondo alcuni resoconti, Datsueba è la moglie di King Enma. Nel periodo Edo, divenne un oggetto popolare di culto popolare, ei templi a lei dedicati iniziarono a spuntare in Giappone. Le preghiere e gli amuleti dedicati a Datsueba venivano usati come reparti contro la malattia e la tosse, in particolare per la tosse infantile.
