Eloise.
Non riuscivo a togliermi il ragazzo nuovo dalla testa. La sua voce mi aveva completamente ipnotizzata. Capitava spesso che ascoltassi la voce di Peter nella mia testa, ma quella di Thomas era così reale.
Mi gettai a letto stanca. Volevo provare a dormire e cercare di smetterla di pensare a quella voce dannata. Mi voltai verso il mio comodino. La foto di me e Peter era lì. Non riuscivo neanche a guardarla. Non dopo aver sentito la sua voce. Presi la foto e la misi nel cassetto senza pensarci troppo.
"Toc, toc" mia sorella bussò entrando nella mia stanza.
"Ciao Eloise" mi sorrise.
"Dimmi" sbuffai.
"La cena è pronta, scendi?" Mi chiese.
"Sì certo" risposi sollevandomi a fatica.
Seguii mia sorella fuori dalla mia camera e giù per le scale.
"Che c'è per cena?" Chiesi arrivando in sala da pranzo.
"Ho fatto l'arrosto" mi madre si sedette a tavola. Mio padre si alzò dal divano in salotto e ci raggiunse.
C'era anche Lucas, il fidanzato di mia sorella che studiava al college. Era un anno più grande di lei che era all'ultimo anno di liceo. Io invece ero in terzo.
"Ciao Eloise" mi salutò.
"Lucas..." accennai avvicinandomi al mio solito posto alla destra di mio padre che stava a capotavola. Alla sua sinistra sedeva mia madre, accanto a me c'era mia sorella e di fronte a lei Lucas. I posti non cambiavano mai.
Sollevai il mio piatto e mi servii prima di sedermi.
"Allora, com'è andata la giornata?" Chiese mio padre.
"A me bene, abbiamo un nuovo professore di Letteratura, sembra bravo" rispose mia sorella.
"A te invece com'è andata tesoro?" Mi chiese mia madre.
"Normale. C'è uno nuovo" dissi mettendo in bocca una patata al forno dopo essermi seduta.
"Ah sì? È carino?" Continuò lei. Sperava che mi trovassi un ragazzo, ma io non ne volevo sapere.
"Non lo so" parlai con la bocca piena e deglutii "non ci ho parlato molto... veramente. Abbiamo solo avuto una discussione in classe su Oscar Wilde" spiegai senza accennare alla scemenza della voce di lui.
"È quello coi capelli rossi? Oggi in mensa l'ho visto con Sam e gli altri" disse Victoria.
"Ah beh... allora è un idiota" borbottai.
Se prima era solo una supposizione ascoltando le cavolate che diceva su Wilde, adesso che frequenta il gruppo di Sam si è rivelato a tutti gli effetti un imbecille totale.
"Ma se erano tuoi amici?" Esclamò mia sorella.
"Sì infatti. Erano" specificai giocherellando con il cibo nel mio piatto.
"Perché non provi a socializzare ogni tanto, ti farebbe bene..." mia madre provò ad allungare una mano per afferrare la mia, ma mi ritrassi.
STAI LEGGENDO
Obbligo o Verità?
RomanceABSTRACT Sognava il successo, i concerti negli stadi, gli applausi, i dischi di platino e le premiazioni ai Grammy. Peter sognava la musica, e lo faceva in grande. Niente di ciò fu mai realizzato e il suo ricordo visse solo nella mente dei component...