Chapter 42

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1 anno prima.
Eloise.

Io e Sam ci stavamo avviando dentro casa per andare a recuperare i miei vestiti e andarcene. All'ingresso comparve Peter barcollante, era completamente sbronzo. Di sfuggita vidi i suoi occhi scuri completamente iniettati di sangue. Non sembrava neanche lui, aveva il volto sudato e i capelli tutti spettinati ed era bianco come un cencio. Sembrava un malato.

"Peter!" Lo guardai praticamente sconvolta. Faticava a reggersi in piedi.

"Cristo, amico! Di nuovo!" Sam sbuffò e andò a dargli una mano. Lo aiutò a restare in equilibrio.

"Eloise... lo riportiamo a casa, ce la fai a controllarlo per qualche secondo? Vado in casa a recuperare la tua roba e a prendere una bottiglia d'acqua per lui" mi chiese gentilmente.

Annuii e mi avvicinai a Peter. Gli misi il suo braccio attorno al mio collo e lo sorressi aiutandolo a camminare.

Pesava e faticavo a sorreggerlo, ma essere di nuovo a stretto contatto con lui mi faceva tremare le ginocchia, anche se Peter era in quelle condizioni.

A vederlo così mi faceva veramente pena. Mi aveva trattato da schifo eppure in quel momento mi sembrava così piccolo e insignificante. Sì, Peter era davvero insignificante.

Mentre camminavamo verso il marciapiede non gli rivolsi la parola. Aveva gli occhi socchiusi e non credo avesse neanche capito che ero io a tenerlo in piedi. Sembrava stesse per perdere conoscenza.

Ogni tanto faceva dei versi di dolore e borbottava qualcosa di incomprensibile.

Arrivati sul marciapiede praticamente si accasciò a terra sulle ginocchia.

"Ma che fai?!" Sbottai. Non sapevo come comportarmi con un ubriaco, non mi era mai capitato di trovarmi in una situazione simile.

Lui rimase a fissare l'asfalto e dopo qualche secondo vomitò l'anima sulla strada. Trattenni un conato anche io.

Che schifo. Non avevo mai visto nessuno vomitare prima di allora.

Mi inginocchiai accanto a lui e gli misi una mano sulla schiena. Mi feci coraggio e iniziai a massaggiargli la schiena e a sorreggergli la testa mentre vomitava.

Come può qualcuno arrivare a ridursi in questa maniera?

Il Peter che stava vomitando davanti a me, sotto il mio sguardo, mi sembrava una persona completamente diversa da quella che appena un paio d'ore prima era venuta in bagno a chiedermi come stessi.

Mi aveva anche detto che ero sexy senza trucco!

Dopo tutto il macello che era successo, mi ero quasi dimenticata di tutto quello che mi aveva detto di gentile quella sera. Peter aveva questa capacità: riusciva a farmi dimenticare con una frase tutti i momenti belli passati con lui fino a quel momento.

Quando aveva detto 'prenditela' a Jack, con un tono decisamente dispregiativo nei miei confronti, tutto il resto era sparito. Esisteva solo Peter, il suo egocentrismo, la sua megalomania e il suo atteggiamento da 'io sono meglio di voi' . Riusciva a farsi odiare in un così poco tempo che sembrava quasi impossibile credere che si trattasse della stessa persona che appena prima mi aveva fatto un complimento.

E adesso invece era lì, inginocchiato sull'asfalto a vomitare. Mi faceva pena e non solo! Avvertivo l'umiliazione che poteva provare a starmi vicino in quelle condizioni, soprattutto dopo come mi aveva trattata. Sì, secondo me, in fondo, si vergognava di farsi vedere così vulnerabile da me.

Era un debole, non era per niente come credevo.

Sam aveva ragione: Peter era un incostante e soprattutto incosciente, era meglio stargli alla larga.

Avrei voluto tanto recuperare le cose con Jack, non so cosa mi fosse preso quando stavo ballando con Peter, avevo sbagliato e aveva ragione ad essersi  arrabbiato tanto con entrambi. Speravo tanto che le cose andassero come avesse detto Sam, che col tempo a Jack sarebbe passata l'arrabbiatura e avrebbe accettato di uscire con me ancora. Jack mi piaceva davvero. Peter era solo... solo... un malinteso.

Fino a quel momento non avevo capito chi avevo davanti, ma adesso iniziava a formarsi un'immagine ben precisa di un ragazzo che non voleva crescere. Il suo unico desiderio era quello di giocare e usare i sentimenti degli altri: se li rigirava tra le mani solo per noia. Era un ragazzino annoiato e a me non interessava giocare coi bambini.

Che pena...

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