1 anno prima.
Eloise.Camminavo per i corridoi della scuola assonnata. Ero appena arrivata, faceva freddo, avevo dormito male e non avevo assolutamente voglia di fare lezione. Almeno però quello era l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Natale.
Mi ero rigirata nel letto tutta la notte pensando e ripensando alla mia conversazione con Sam. Mi chiedevo se avessi fatto bene ad accettare di andare con lui da Peter. Ero agitata all'idea di vedere lui e tutti gli altri insieme.
Mentre raggiungevo l'aula di Letteratura passai accanto all'armadietto di Josh che stava discutendo con Jack. Feci un cenno con la mano e provai a fare un mezzo sorriso quando Jack incrociò il mio sguardo, ma me ne pentii subito. Jack era ancora arrabbiato con me per la storia di Peter alla festa di Cristina.
Quanto sono stupida! Dissi tra me e me mentre ripensavo alla sera in cui mandai all'aria il mio primo ed unico appuntamento con un ragazzo.
Un ragazzo che meritava decisamente più attenzione di uno come Peter Andrews.
Jack mi guardò e mi fece un cenno con la mano; mi stava indicando di raggiungerli.
Feci qualche passo nella loro direzione.
"Ciao" accennai sottovoce.
"Eloise!" Josh mi abbracciò come se non fosse successo niente. Erano giorni che nei corridoi evitavo perfino il loro sguardo e adesso lui mi abbracciava senza battere ciglio.
"È bello tornare a parlarsi. Sam mi ha detto che vi siete visti, ci sei mancata" mi disse con un sorriso a 32 denti.
"Già... avevo bisogno di un po' di tempo" guardai Jack appoggiato all'anta di un armadietto che mi scrutava con un'aria indecifrabile.
"Ci dispiace per quello che è successo con Peter" disse ancora Josh.
"Ora che sei tornata tra noi, possiamo parlare?" Jack aveva un tono severo. Iniziò a mancarmi l'aria, sentivo di nuovo il peso addosso dei casini che combinava Peter. Non ero pronta a questo, non ero pronta ad affrontare Jack e la sua collera, ma questo era solo un ragionamento infantile. Dovevo parlarci eppure dentro di me ero così arrabbiata con Peter per quello che mi aveva fatto che avrei solo voluto scappare ancora e non vedere più nessuno di loro per risparmiarmi lo stress.
Feci un respiro profondo.
"Vi lascio soli" Josh si dileguò nel giro di mezzo secondo.
"Che è successo tra te e Peter?" Chiese lui. Aveva la sua solita borsa a tracolla sulla spalla e stava stringendo la cinghia con le dita talmente forte che la mano gli divenne completamente bianca. Peter lo faceva arrabbiare... e anche io.
"Jack, io..." non sapevo cosa dirgli.
"C'è qualcosa fra voi due?" mi incalzò.
"No. Non c'è assolutamente niente e mai ci sarà. Lui sta solo giocando con me e io sono una sciocca. Quella sera da Cristina ha detto un sacco di cavolate e..." dissi abbassando lo sguardo "mi dispiace per come mi sono comportata, io avrei dovuto..."
"Tu mi piacevi davvero" disse rubandomi un tempo. Alzai lo sguardo nei suoi occhi di ghiaccio.
"So come è fatto Peter. So che ammalia le persone, ma quella sera alla festa... è stato come se non ti importasse niente di me" guardò in un'altra direzione. Lo avevo ferito e quelle parole mi stavano tagliando il petto a metà.
"Scusami Jack. Ho sbagliato, per quanto possa valere adesso... tu mi piaci" mi ero comportata come una stupida e Jack meritava più di quello che gli avevo dato fino ad adesso.
"Accetto le tue scuse" disse lui tornando a guardarmi e prendendomi una mano.
Sorrisi a quel contatto.
"Eloise tu hai qualcosa dentro. Sei entrata nella nostra band, hai iniziato a suonare e hai fatto vedere a tutti noi cosa volesse dire amare la musica per davvero. Noi abbiamo fondato la band per gioco, per rimorchiare più ragazze. Tu sei arrivata e mi hai fatto capire che possiamo essere molto di più. Possiamo dare qualcosa alle persone, come tu lo hai dato a me. Quando suoni sei bellissima... e anche quando non suoni e..." il discorso di Jack venne interrotto dal suono della campanella. Si mise a ridere e i suoi occhi per un attimo luccicarono dalla gioia.
Risi con lui.
"Allora un po' ti piaccio ancora?" Chiesi giocosamente.
"Dobbiamo andare in classe" disse facendo un passo nella mia direzione, adesso le nostre facce erano pericolosamente vicine. Mi lasciò senza risposta.
"Ci vediamo dopo" aggiunse e mi schioccò un bacio sulla guancia.
Prima che potessi accorgermene Jack si era già allontanato per raggiungere la sua classe ed io entrai nella mia con il cuore palpitante.
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Obbligo o Verità?
RomanceABSTRACT Sognava il successo, i concerti negli stadi, gli applausi, i dischi di platino e le premiazioni ai Grammy. Peter sognava la musica, e lo faceva in grande. Niente di ciò fu mai realizzato e il suo ricordo visse solo nella mente dei component...