Eloise.
Fissavo il punch di un colore poco raccomandabile al centro esatto del tavolo ricoperto da un'orribile tovaglia azzurra.
Avevamo finito di suonare i nuovi pezzi. Un successone.
Mandai giù un sorso del mio bicchiere di punch allungato con del whisky che Jack mi aveva passato di nascosto. Potevo sempre contare su di lui per questo genere di cose.
Dopo di noi era arrivato un dj con una playlist oscena. In pista stavano ballando un lento e Cristina e Thomas erano al centro esatto della sala a danzare abbracciati. Mi davano la nausea.
Ero completamente fasciata da un brutto vestito rosso, ma non avevo voglia di impegnarmi e scegliere qualcosa di più carino. Volevo solo che quella serata finisse il più in fretta possibile.
Non stavo pensando a Peter, pensavo solo al fatto che non volevo stare in mezzo alla gente. Volevo stare da sola e non volevo vedere Cristina. Non mi aveva fatto niente, ma mi dava comunque sui nervi. Tutto di lei mi infastidiva. Lo stesso valeva per Thomas. Non volevo averli sotto i miei occhi.
Sam stava chiacchierando con i deficienti del football, vicino al buffet. Andai da lui a tentare di distrarmi.
"Eloise, siete stati pazzeschi!" Mi disse uno della squadra.
Gli feci un cenno col capo e Sam si voltò a guardarmi. Mi mise un braccio attorno al collo.
"Stavamo parlando della gara tra band" mi disse.
"Ti stai divertendo?" Chiesi.
"Sì, tu?" Mi domandò mentre mi guardavo attorno. Stavo cercando di non mettere gli occhi su Thomas e Cristina che ballavano a pochi metri da noi.
"Eloise, ti va di ballare?" Sempre lo stesso giocatore mi invitò in pista.
"Scusa, ma no..." gli risposi. Non sapevo il suo nome e non avevo la testa per intraprendere una conversazione con qualcuno di nuovo.
"Facciamoci un giro, dai" disse Sam e mi prese sotto braccio. Prendemmo a passeggiare ai lati della pista da ballo.
Vedevo Cristina e Thomas ai lati della pista, cercavo di evitare di guardarli senza riuscirci.
Sam stava in silenzio.
"Perché non parli?" Chiesi.
"Sto aspettando che lo faccia tu" rispose lui "dimmi la verità".
Cristina e Thomas si stavano baciando. Sam si voltò a guardarli e io abbassai lo sguardo.
"Dillo" insistette.
"Non ho niente da dire" mandai giù un altro sorso del mio punch corretto.
"Sei innamorata di lui" disse.
"Piantala Sam" lo intimai.
"Ti comporti esattamente come Peter con te: scrivi canzoni su di lui, fai la gelosa, sei perennemente irritabile quando si tocca l'argomento..." iniziò uno sproloquio senza senso.
"Sì, c'è solo un'incongruenza in questo fantastico quadretto che hai dipinto... Peter non era innamorato di me" sentenziai.
"Sei proprio una stupida".
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Obbligo o Verità?
RomanceABSTRACT Sognava il successo, i concerti negli stadi, gli applausi, i dischi di platino e le premiazioni ai Grammy. Peter sognava la musica, e lo faceva in grande. Niente di ciò fu mai realizzato e il suo ricordo visse solo nella mente dei component...