Allora gente! È giunto il momento che vi spieghi bene come funzionano i flashback.
Sostanzialmente tutte le volte che nel presente vengono fatti dei riferimenti ad un qualche episodio avvenuto nel passato con i nostri amichetti di Portland, ci saranno dei flashback che andranno a spiegare ciò che è successo.
Quindi finalmente dopo la bellezza di non so quanti capitoli di flashback, torniamo al presente e a quando Jack ha interrotto la festa a casa di Cristina. Se avete bisogno di ricordare quello che è successo andate a leggere il capitolo 19 e il capitolo 20!
Buona lettura amicii!!
***
Thomas.
"Jack..." Eloise sospirò esasperata. Era davvero scocciata da quella visita inaspettata. Io mi sentivo così impotente, avrei voluto difenderla, ma non conoscevo la situazione. Mi sentivo un pesce fuor d'acqua e avevo capito metà delle cose che si erano detti.
"Te ne puoi andare per favore?" Lo guardò cercando di mantenere la calma.
Lui la squadrò in un modo così viscido che mi disgustò, poi schioccò sonoramente la lingua.
"D'accordo... me ne vado" girò i tacchi e alzò le braccia e le mani in segno di resa.
Fece un paio di passi indietro fingendo di andarsene e poi si voltò un'altra volta.
"A patto che tu..." indicò Eloise con un dito. La sua espressione era ancora più viscida di quella di prima. I suoi occhi sembravano quelli di un maniaco. Erano iniettati di sangue e mettevano letteralmente i brividi.
"...venga con me" disse guardandola dritto negli occhi.
Cosa?!? Col cavolo che Eloise viene con te brutto pezzo di balordo! Credi davvero che lei voglia venire via con te? Viscido verme che non sei al...
"Va bene"
Cosa? Che? Vuole andare via con quel...
Mi voltai a guardare gli altri con gli occhi fuori dalle orbite. Josh alzò gli occhi al cielo e Sam staccò il basso dall'amplificatore, sembrava sicuro che non avremmo più suonato.
Il mio debutto come cantante dei Peter's machine non poteva andare peggio. Grandioso!
Eloise rimise la chitarra nella sua custodia e sparì nella folla seguendo quel Jack.
In ogni caso la festa non era conclusa. Qualcuno accese lo stereo e piano piano la gente ricominciò a ballare, parlare, bere, giocare e ridere senza più badare ai Peter's.
Sam e Josh incominciarono a staccare cavi e a sistemare gli strumenti. Ancora non avevo capito cosa cavolo fosse successo.
Perché Eloise ha accettato di andarsene via con quello?
Mi avvicinai a Josh che stava iniziando a smontare la batteria, Sam era lì vicino.
"Mi spiegate? Chi è quel Jack e che vuole? Perché si è portato via Eloise? È un drogato? Cosa le farà?" Perché sembrano tutti così tranquilli? Quello sembrava un tipo losco... chissà cosa avrebbe detto o fatto con Eloise.
"Beh..." Josh mi guardò e tentennò, poi lanciò un'occhiata a Sam. Sembrava mi stessero nascondendo qualcosa.
"Secondo te che vuole Jack da Eloise?" Anche Josh non sembrava convinto dell'affidabilità di Jack.
"Credo che voglia parlare del gioco... non si vedono da quando abbiamo smesso" rispose Sam a Josh.
Gioco? Che gioco?
"Di che parlate?" Ero seriamente confuso da tutta quella faccenda.
"Niente" rispose Josh repentino.
"Jack ed Eloise hanno... delle cose di cui discutere, non si vedono da un po'" disse Sam restando sul vago.
"E questo cosa vorrebbe dire? Ci ha interrotto così dal nulla... la cosa non vi turba?!" Sembravo uno schizzato, ma non riuscivo a focalizzare la situazione.
"Tu non preoccuparti, okay? Suoneremo alla prossima festa, sei stato bravo" Josh mi sorrise di sfuggita impegnato con gli strumenti. Mi stavano palesemente ignorando.
Sbuffai poco convinto. Io volevo suonare... e Jack non mi piaceva per niente. Avevo una cattiva sensazione. Per di più avevano tirato fuori la storia di un gioco.
Che vuol dire?
Cambiai genere di domanda, magari mi avrebbero dato una risposta più soddisfacente.
"Ma quindi Jack ed Eloise erano..." non riuscivo neanche a pensarlo, figuriamoci a dirlo. Mi faceva ribrezzo pensare a lei con quel mezzo tossico.
"Sì, stavano insieme, ma non è finita nel migliore dei modi" Josh sollevò le spalle. Nessuno dei due stava entrando nei dettagli, volevano tenermi nascosto qualcosa. Erano affari loro, certo, ma stavo comunque morendo dalla curiosità e se la questione riguardava la band, mi pareva corretto sapere che cosa stessa accadendo.
"E il gioco..." provai a chiedere qualcosa, ma Sam mi interruppe prima.
"Non parlarne mai, soprattutto con Eloise. A lei non piace che si sappia. Abbiamo finito la partita e questo è l'importante..." Sam era serio e forse era davvero il caso di dargli retta. Non era mia intenzione far arrabbiare Eloise più di quanto già non fosse.
L'alone di mistero che si stava creando attorno a Peter e alla sua vita difficilmente sarebbe andato via. Era morto e i suoi segreti e quelli dei Peter's machine erano andati via con lui.
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Obbligo o Verità?
RomanceABSTRACT Sognava il successo, i concerti negli stadi, gli applausi, i dischi di platino e le premiazioni ai Grammy. Peter sognava la musica, e lo faceva in grande. Niente di ciò fu mai realizzato e il suo ricordo visse solo nella mente dei component...