Capitolo 58-Draco

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Ed eccomi di nuovo qui.

Nel bellissimo, raffinato e ordinato ufficio del investigatore mago più rompipalle della storia.

E io che credevo che Potter fosse un gran rompicazzi.

Martin mi guarda sospettoso come se si aspettasse che io all'improvviso attaccato da un colpo di Veriteratum inizi a parlare.

Gli piacerebbe. E poi non ho niente da dirgli. Assolutamente niente.

"Allora Malfoy... Tu ancora decidi si non parlare" mi dice sedendosi alla sedia di fronte a me.

"Di cosa dovrei parlare?" gli chiedo scuotendo la testa in modo ingenuo.

"Tu lo sai. So che nascondi qualcosa." mi dice serio "So che non sei veramente pulito"

"Cosa te lo fa credere?" chiedo inclinando la testa.

"Le persone non cambiano così tanto" mi dice ma io gli faccio un sorriso che sembra più un ghigno w dico "Ma io non sono mai cambiato. Sono sempre io"

Sembra infastidito e innervosito m cerca di mantenere la calma "Gli altri mangiamorte dove sono?"

"Cosa dovrei saperne io?" chiedo alzando le spalle davvero ignaro della loro posizione o anche azione.

"Sei uno di loro" mi accusa ma io gli dico "Ero. A 17 anni. Ero molto... Confuso al tempo"

"Confuso" ripete la mia parola come s non mi credesse. "Tuo padre? C'entra ancora qualcosa?"

"Perché non glielo chiedi tu?" gli dico ghignando.

"Perché non rispondi invece?" mi dice con un sorrisetto.

"No. Non credo proprio" dico anche s certe volte sono titubante nel credere nel suo distacco con quei uomini.

"Bene."mi dice" Tua moglie? O tua madre? "

" Mia madre dubito fortemente alla fine ja mentito salvando Potter e mia moglie non è mai stata parte di quel gruppo quindi le dico che sta sbagliando pista "gli dico pensando ad Astoria che in questo momento starà cercando di cucinare qualcosa per non pensare a Rose o a Scorpius che torneranno tra pochissimi giorni.

E tornerà tutto come prima senza Potter o Weasley in mezzo.
E spero mio figlio senza essere più innamorato di lei.

Ho sempre saputo dei suoi sentimenti, li ho percepiti, sentiti attraverso i suoi sguardi, le sue parole, la sua protezione verso di lei.

"E so figlio Scorpius?" mi chiede poi e io li dico più che sicuro "Lo lasci in pace. Non c'entra assolutamente niente. E cresciuto in modo pacifico con tutti, sono stati gli altri a giudicare lui non il contrario."

E parlando di lui non riesco a non ricordare alla sua rabbia nel vedere il cognome Malfoy nella carta di Rose. Come se lo avesse spezzato.
Come se avesse capito che quello lo avrebbe costretto a staccarsi da lei.

Ma doveva farlo. Prima o poi.

" Tua figlia... Anzi la ragazza che avete adottato" mi dice e io gli dico "Puoi dirlo 'tua figlia' mi piace come suona"

"La ragazza perché è con voi?" chiede sospetto.

"Era una bambina senza una famiglia, senza nessuno" dico cercando di mantenere il mio solito autocontrollo.

"e lo avete fatto così? Per buon cuore?" chiede lei scettico.

"Ci sei arrivato" Gli dico divertito ma lui non lo sembra per  niente "Non ha nessun nome nelle carte"

"Sei andato a spiare noj si fa, Martin" dico io fingendomi indignato "Si chiama Rose se ti interessa e porta il mio cognome."

"Rose... Bel nome" dice per poi dire "Per una bella ragazzina. Mi sembra di averla vista una volta"

"Non nego che abbia una figlia molto bella" dico "Ma non capisco cosa c'entri lei"

"Mi sembra strano che uno come te, di un certo ceto, classe decida di adottare una bambina subito dopo il grande attacco in piazza pur avendo già un erede maschio e proprio." dice guardandomi fisso negli occhi e quando nomina quel posto orribile dove è cambiato tutto nella mia vita cercando di mantenere una certa freddura" Io e Astoria voleva un'altra figlia e così abbiamo deciso di adottare una. Fine "

" Così? "

" Ci abbiamo pensato stia tranquillo "dico io facendo un mezzo sorriso poi prima che possa dire qualcosa entra qualcuno nell'ufficio.

" Tu non puoi bidonarmi così "esclama Potter entrando nella stanza.

" Ti ho già detto che è una follia "esclama Martin alzandosi" E poi non sono prove "

" Mi spiace Martin ma non sono riuscita.... "dice Lizzie la segreteria ma Martin la ferma dicendo"Non importa"

"usare la magia no? Abbiamo delle bacchette" Gli ricordo ed entrambi si voltano a guardarmi e io guardo il mitico Harry Potter con i suoi occhiali indistruttibili.

"Comunque stavamo parlando" dice Martin indicandoci.

"Se intendevi quello parlare" dico alzando gli occhi al cielo.

"Voglio che riapri il caso" dice Potter tra i denti a Martin ma lui dice "Non si può. Mi dispiace ma sono passati più di 10 anni dallo scontro sulla piazza e tua nipote è stata dichiarata viva"

Sgrano un po' gli occhi quando capisco che parlano di Rose ma rimango con la mia solita indifferenza "Mi piacerebbe rimanere ma dovrei andare"

"Noi non abbiamo ancora finito" mi dice Martin "Non i fido di te"

"Aspetto una tua telefonata" dico ghignando per poi uscire dalla stanza, salutare Lizzie e andare avanti per il corridoio in cui passano biglietti magici.

Ma prima che possa entrare nell'ascensore qualcuno mi ferma "Malfoy"

"Potter" dico mentre arriva l'ascensore.

"Devo parlarti" dice "E anche qui va bene" indica l'ascensore guardandosi attorno.
Non vuole orecchie indiscrete a quanto pare.

Entriamo e aspettiamo che chiuda la rete e inizia a muoversi.

"Tu dieci anni fa eri li. Alla piazza." mi dice e i miei ricordi ricompaiono e l'aiuto, la supplica di Ron Weasley ritorna nella mia mente nitida come sempre come il suo sangue. "Hai visti qualcosa?"

"Potter, ho visto tante cose quel giorno" gli dico

"Io ho bisogno che mi dici di Ron e Hermione e la loro bambina." mi dice "Ron e Hermione sono morti ma la bambina non è stata mai ritrovata. E io penso che sia ancora viva."

Lo è. Ma non sono pronto a ridarvela, a dire la verità. A farla andare via dalla mia casa, famiglia, vita.

"Sono passati dieci anni. Non c'è speranza che sia viva" gli mento ma lui mi chiede "Magari l'hai vista. Hai visto dove andava. Una bambina dai capelli rossi."

"No. Nessuna bambina dai capelli rossi" gli dico quando l'ascensore si ferma. "Non posso aiutarti"

Vedo lo sguardo di Potter affliggersi ma con quell'espressione di speranza che ha sempre avuto e che sembra non volersi spegnere.

"Va bene" dice alla fine mentre usciamo dall ascensore e qualcuno ci guarda sorpreso.

"So che hai una figlia" mi dice e io mi immobilizzo "Verrà con Scorpius al compleanno di mia figlia"

"Si lo so, Lily" dico per poi sentirlo ridacchiare "Buffo, no? I nostri figli sono migliori amici. Mentre noi siamo sempre stati in guerra"

"Sei stato tu rifiutare la mia stretta di mano dicendo di saperle scegliere le persone giuste" gli ricordo.

"Mi avresti odiato lo stesso" dice Potter e io non posso che concordare poi come se ću fossimo detti ciao ci allontaniamo.

E io penso che ha fatto bene a scegliersi gli amici quel giorno, di non aver accettato la ma mano, di aver preferito Weasley a me perché sennò non avrei qualcuno in più a casa.

Please...Malfoy And Weasley-ScoroseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora