CAPITOLO 73

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Un piccolo consiglio: mentre leggete state bene attente perché da qui la situazione diventerà sempre più chiara.
Scusatemi il ritardo ❤

Sono in macchina con Loris da qualche ora, non so dire esattamente quante perchè credo di essermi addirittura addormentata. Stanotte, dopo aver avuto quel maledetto incubo non sono più riuscita a prendere sonno. Anche con Benjamin accanto non sono riuscita a trovare pace perché avevo in testa quelle orribili immagini che il mio inconscio ha formulato durante il mio sonno.

"Ehi, che succede?" mi chiede il mio migliore amico, distogliendomi dai miei pensieri, e per poco non mi prende un colpo quando vedo Lorenzo seduto al mio fianco.

Sono passati anni da quando è accaduto l'incidente e si è ripresentato vivo solo pocho giorni fa. Devo ancora abituarmi all'idea che era tutta una messa in scena. E ancora non ho ben capito il motivo.

"Nulla, sono solo stanca" rispondo, strofinandomi gli occhi con le mani, per poi appoggiarmi con la testa al finestrino.

"Ti sei per caso pentita di essere venuta con me?" mi chiede e alzo gli occhi al cielo perché ha appena fatto una domanda del cazzo.

"Verrei in capo al mondo con te, lo sai" rispondo, con la voce mezza impastata per via del sonno.

Penso che di avergli dimostrato che quando si tratta di lui non guardo in faccia nessuno. Può essere anche il Padre Eterno, non me ne può fregare di meno. Lorenzo è la persona più importante della mia vita. Quando abni fa pensavo di averlo perso mi sono sentita smarrita, avevo perso la mia strada, mi ero persa io. Senza di lui non sono nulla. Senza di lui non so vivere. Senza di lui, Giulia non esiste.

"Ho lasciato Benjamin a casa solo con un bambino di appena un mese quindi risponditi da solo" aggiungo, lasciando un sospiro di sollievo.

Ora che mi sono allontanata da casa dovrei sentire la loro mancanza o quanto meno avere un minimo di preoccupazione nei loro riguardi, ma a malincuore devo dire che questi sentimenti al momento non fanno parte di me. Non sento niente. Niente di niente. Come se all'infuori di questa macchina io non avessi alle spalle un'altra vita.

"E come ti senti?" mi chiede il mio migliore amico.

Mi ha per caso letto nel pensiero e vuole sentirmelo dire per averne la conferma?

"Al posto giusto" rispondo, senza voltarmi a guardarlo. Mantengo lo sguardo fisso davanti a me per paura di quello che possa dirmi lui. So benissimo che non è una cosa normale perché stiamo parlando di mio figlio e la persona che sposerò tra un anno, ma Loris ha la capacità di far passare tutto questo in secondo piano.

Con la coda dell'occhio noto un sorriso furbo sulle sue labbra, ma non ci do molto peso perché stiamo parlando del mio migliore amico. Lui è sempre stato geloso di me. Ma a parte tutto ciò penso sia semplicemente contento del fatto che abbia scelto lui. Come avrei potuto fare altrimenti? È sempre stato al mio fianco, siamo cresciuti insieme, ci siamo voluti un bene dell'anima ed era il minimo che potessi fare.

Voglio capire cos'è successo quella notte di tanti anni fa. Io l'ho visto morire tra le mie braccia mentre adesso è qui al mio fianco, vivo, e mi sembra tutto irreale.

Mi ricordo il momento dell'impatto, mi ricordo lui per terra, il sangue sull'asfalto, sulle mie mani. Mi ricordo lui, vestito come se stesse andando a sposarsi, in una fottuta bara e tutti i suoi parenti attorno a lui che piangevano la sua morte.

"Giulia, mi ascolti?" seguita dalla sua voce mi arriva una leggera gomitata sul braccio che mi fa voltare verso di lui di scatto.

"Si, scusami. Dicevi?" gli chiedo, strofinandomi ancora una volta gli occhi con le mani.

Finché io e te abbiamo noi ||Benjamin Mascolo|| #wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora