Finché io e te abbiamo noi ||Benjamin Mascolo|| #wattys2019

CAPITOLO 22

Quante stelline per il capitolo?😘

Benjamin's pov

Guardo Giulia mentre prepara il pranzo, sculetta ascoltando una canzone in cuffia, e non posso fare a meno di confermare i miei pensieri: da quando è tornata dalla sua uscita con Lucas è più felice. Cosa sarà successo? Mi sento un po geloso nei suoi confronti perché è riuscita a farla rinascere in soltanto un'ora. Sto iniziando a pensare che forse io non la rendo felice abbastanza. Mi chiedo se sorride in quel modo anche quando sono io a portarla fuori. Mi chiedo se è felice anche con me. La risposta è ovvia: no. Non come lo è in questo momento almeno. Ho chiesto ad entrambi cosa hanno fatto mentre erano via visto che sono ritornati a mani vuote e mi hanno risposto dicendomi semplicemente che sono stati in giro a guardare le vetrine. Ma non è possibile che Giulia sia così felice per una fottuta passeggiata in centro. E Lucas sembra quasi sotto shock. Sono strani, su questo non ci piove. Nonostante tutto però non voglio essere pesante quindi non indago oltre, me lo dirà la mia ragazza al momento giusto.

"Piccola!" le sussurro all'orecchio, dopo averle tolto una cuffia, mentre le avvolgo le braccia attorno alla vita. Mi appoggio con la testa alla sua spalla e le lascio un piccolo bacio sul collo.

"Ehi" mi sorride voltandosi di poco per stamparmi un bacio sulla fronte. Posso amare di più questa ragazza? "Il pranzo è quasi pronto" aggiunge mettendo la pasta nella pentola e mi muovo assieme a lei perché non ho nessuna intenzione di staccarmi.

"Non mi importa del pranzo" le dico baciandole la spalla. "Voglio solo stare abbracciato a te" aggiungo un attimo prima che lei si giri verso di me e mi circonda il collo con le braccia.

"Ti amo" mi dice Giulia senza alcun apparente motivo e appoggia la fronte alla mia.

Sorrido alle sue parole tirandola ancora più vicina a me. Ultimamente non voglio staccarmi da lei, non so cosa mi prende, ma vorrei starle tutto il tempo attaccato. "Ti amo, cucciola" rispondo strofinando il mio naso con il suo. So che le piace quando lo faccio e piace anche a me vedere quel meraviglioso sorriso che le si forma sulle labbra tutte le volte. "Pensi di dirmi il motivo per cui sei tornata a casa così felice?" le chiedo subito dopo facendola ridacchiare. Le sue labbra sono ad un millimetro dalle mie, sento il suo respiro sulla mia pelle, e il desiderio di lei si fa sempre più forte.

"Certo" risponde con il sorriso stampato sulle labbra e mi stupisce il fatto che non mi abbia liquidato con la stessa stronzata della passeggiata che mi ha piazzato quando sono rientrati. "Ma non oggi" aggiunge poi e scoppia a ridere. Ecco appunto, mi sembrava strano!

"Quindi ammetti di star tramando qualcosa alle mie spalle?" le chiedo guardandola negli occhi. Non sono particolarmente infastidito per questo, forse sono sollevato dal fatto che se è così felice è perché sta tramando qualcosa per me. Magari qualcosa tipo quella della sorpresa per il viaggio a New York. Dice di non essere mai abbastanza per me, ma non si rende conto che in verità è molto di più di quanto lei pensa, e tutto quello che fa per me ne è una dimostrazione. Quale ragazza di nemmeno vent'anni si trasferirebbe a Milano per stare con il proprio ragazzo? Okay, lei frequenta l'università qui, però c'è da dire che sapeva anche che il mio lavoro mi avrebbe tenuto fuori Modena parecchio. Questo è stato uno dei tanti motivi che l'hanno portata a scegliere di continuare i suoi studi proprio in questa città. Che è anche la sua preferita, mettiamolo in chiaro. Poi, al giorno d'oggi nessuna ragazza si prenderebbe la responsabilità di mettersi a carico un ragazzo. Diciamocelo, in casa lei fa tutto: cucina, pulisce, lava i nostri vestiti, mette in ordine, fa la spesa e via dicendo. In tutto questo ci metto anche del mio perché a volte mi fa tenerezza vederle fare tutto da sola. E non dimentichiamo che deve anche studiare per gli esami dell'università. Ma è giusto che dia una mano, infondo ci vivo anche io con lei e devo rimboccarmi le mani.