Finché io e te abbiamo noi ||Benjamin Mascolo|| #wattys2019

CAPITOLO 15

Sbizzarritevi con i commenti e spolliciate le stelline😘

Eccomi, Eccomi, sono viva.. scusate se non ho aggiornato prima ma ho avuto dei problemi!😏

Incinta. Questa è la parola che da ieri pomeriggio ronza nella mia testa. Guardo il piccolo Lorenzo che tranquillamente guarda i cartoni viaggiando con la mente e al solo pensiero che tra nove mesi avrò tra le mie mani un piccolo bambino mi fa venire le lacrime. Com'è potuto succedere? Siamo sempre stati molto attenti durante i rapporti e sono più che sicura che lui ha usato le precauzioni ogni volta, tranne alcuni giorni prima del viaggio a New York che abbiamo fatto, ma ho preso la pillola del giorno dopo quindi non dovrebbe esserci alcun problema. È in momenti come questi che senso fortemente la mancanza del mio migliore amico, se lui fosse qui saprebbe come tranquillizzarmi e di sicuro avrebbe fatto di tutto per non farmi prendere dal panico. Ho paura di quello che succederà se quel test fosse esatto. Ho paura di una reazione negativa del mio ragazzo, mi lascerà, me lo sento. Ho paura di dirlo ai miei genitori perché potrebbero prenderla male. Ho paura di quello che i nostri amici potrebbero pensare. Ho paura del giudizio delle persone che sicuramente mi guarderanno con occhio critico. Solo una ragazzina poco attenta poteva rimanere incinta a vent'anni senza neanche essere sposata. Mi sembra di impazzire. Non vedo l'ora di andare a fare le analisi con Lucas domani mattina per avere una conferma certa. Rischio un esaurimento nervoso altrimenti. Ma in ogni caso il pensiero è presente nella mia testa, ed è così forte che ieri sera non sono neanche riuscita a guardare negli occhi il mio fidanzato. Ho dovuto inventare scuse su scuse per non scoppiare a piangere davanti a lui e questo non ha fatto altro che farmi sentire in colpa. E mi sento così tutt'ora. Non dovrei nascondergli il fatto che porto in grembo il suo bambino perché non è una cosa grave, ma la paura di essere mollata è più forte di ogni altra cosa. Non posso perderlo. Ho lottato tanto per averlo e adesso che finalmente sono felice con lui non voglio che si metta in mezzo un altro problema. Non che un figlio sia un problema perché è la prova del nostro amore. Forse il problema è la reazione che potrebbe avere il mio ragazzo alla notizia che diventerà papà. Alla nostra età nessuno si aspetta di diventare genitori, chi se la prenderebbe una responsabilità così grande? Mi lascerà. Me lo sento, questa roba non andrà a buon fine. Ma qualunque cosa succeda non ho nessuna intenzione di buttarlo via. Sarei una pazza a farlo! Non ha nessuna colpa e non voglio neanche colpevolizzarlo in nessun modo. Sarà la mia rinascita. Si, questo bambino sarà la mia forza. Mi farà rinascere come donna, anzi no mi renderà tale. Matura, responsabile, mamma. Tutto ciò che adesso non sono. Vorrei tanto parlarne con qualcuno per sfogarmi, magari con Laura visto che c'è già passata. Per quanto Lucas sia un buon amico non può capire le mie paure fino in fondo perché nonostante la sua omosessualità è pur sempre un ragazzo. Non ha gli stessi istinti materni che abbiamo noi ragazze. Magari potrei fare una chiamata a Laura e parlarne con lei che ci è già passata, ma sta con mio fratello e non posso rischiare che glielo dica. Sarebbe capace di interrompere il viaggio per precipitarsi qui a Milano.

"Giulia, allora noi andiamo" la voce di Lucas mi fa sobbalzare per lo spavento, mi volto verso di lui trovandolo mano nella mano con mio nipote.

Lo porterà a fare una passeggiata in centro così appena tornerà Benjamin dal lavoro avremo casa libera per parlare tranquillamente. Non ho intenzione di dirgli che aspetto un bambino, oggi voglio soltanto sapere cosa ne pensa di tutto ciò.

"Okay, grazie Lucas" gli dico mentre mi asciugo le mani e cammino verso di lui per stampargli poi un bacio sulla guancia.

"Non farlo, sai che per qualsiasi cosa puoi contare su di me" mi dice dandomi una carezza sul viso che mi fa sorridere in automatico.