CAPITOLO 8

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Quante stelline per Giulia e Benjamin?😘

Mentre giocavo con Benjamin e Loris questa mattina non mi sono resa conto del tempo che passava e di conseguenza ho saltato la colazione con Arianna. È stata una fortuna se sono riuscita ad arrivata in tempo per le lezioni, anche se me ne son pentita mezz'oretta dopo quando è tornato a farsi sentire il fastidioso senso di nausea. Ho pregato ogni santo affinché non dovessi alzarmi dal mio posto per andare a rigettare ciò che ho mangiato a colazione e ci sono riuscita. Almeno fino alla fine delle lezioni. In questo momento mi trovo in uno dei bagni dell'università, piegata su me stessa, a vomitare anche l'anima.

Cerco di concentrare la mia mente sul bacio tra me e Benjamin, in modo da riuscire a smettere, ma la puzza che c'è qui dentro non mi aiuta affatto. Non li lavano mai sti gabinetti?

"Ehi, Giulia, va tutto bene lì dentro?" mi chiede Melissa da fuori bussando alla porta mentre un altro conato di vomito mi fa piegare ancora una volta.

"S-si, credo di si" le rispondo dopo qualche secondo impiegato a riprendermi. Se non mi passa entro domani giuro che prendo in considerazione l'idea di andare da un dottore così mi ordina qualcosa.

Tiro lo sciacquone prima di uscire dal bagno e dirigermi ai lavandini per sciacquarmi il viso e soprattutto la bocca. Mi sento uno schifo! La cosa peggiore è che appena tornerò a casa dovrò fare i conti con Benjamin che di sicuro mi farà la predica, iniziando con un 'Te l'avevo detto'. Il solo pensiero mi fa venire nuovamente voglia di vomitare.

"Hai un colore orribile in faccia" mi dice Arianna guardandomi attraverso lo specchio mentre tengo la mano bagnata sulla fronte.

Non alzo gli occhi al cielo solo perché mi gira la testa per poterlo fare e visto che non ho nessuna intenzione di svenire in questo posto lercio preferisco evitare.

È da ieri che me lo fanno notare e questa cosa mi sta terribilmente scocciando. Mi sembra normale avere un colorito pessimo quando si sta male, quindi cosa cazzo parlano a fare?

"Sto male, mi sembra ovvio" sbotto irritata e raccolgo velocemente le mie cose per potermene tornare a casa. Voglio solo buttarmi sul divano e rilassarmi perché mi sento stanca.

"Non è che sei incinta?" chiede Melissa quando ci incamminiamo verso l'uscita della nostra università.

Sgrano gli occhi nell'udire la sua domanda perché è del tutto impossibile una cosa simile, ho avuto soltanto rapporti protetti con il mio fidanzato, quindi sono del tutto sicura che non sia come dice lei.

"No, certo che no" rispondo scuotendo la testa impaurita per la sua osservazione.

In questo momento l'arrivo di un bambino nella mia vita non farebbe altro che portarmi una serie di problemi. Primo tra tutti con i miei genitori che non vedrebbero di buon occhio questa cosa visto che non sono nemmeno sposata. E poi, più importante, con il mio ragazzo perché non sono sicura sia pronto a diventare padre. Un conto è prendersi cura di un bambino che non è il suo, un altro è accudire il sangue del tuo sangue. Ma posso stare tranquilla per adesso dal momento che in cantiere non c'è niente del genere. Voglio prima parlarne con lui di questo argomento perché dobbiamo essere pronti entrambi, altrimenti non ne vale nemmeno la pena.

Melissa sta per aggiungere qualcosa ma veniamo raggiunte da Alberto e lei richiude subito la bocca. Menomale, sia ringraziato il cielo, così almeno non può turbarmi con le sue parole. So cosa mi provocherebbero altrimenti le sue parole e non ho nessuna intenzione di fare i conti con gli attacchi di panico. Non con mio nipote a casa.

"Dove andate, belle donzelle?" ci chiede mettendo un braccio attorno alle mie spalle e l'altro attorno a quello di Melissa.

Quest'ultima diventa rossa come un peperone per il resto del nostro amico e mi viene da chiedermi se reagivo anch'io quando Benjamin mi stava così vicino. La risposta alla mia domanda mi è subito chiara dal momento che io tutt'oggi arrossisco in sua presenza.

Finché io e te abbiamo noi ||Benjamin Mascolo|| #wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora