Siamo sulla spiaggia, alla casa al mare di mio fratello che ci ha invitati a trascorrere le vacanze qui visto che in questo periodo Benjamin è libero dagli impegni di lavoro. È sera e Laura ha organizzato una specie di falò che però si sta trasformando in una caccia ai bambini visto che Bryan e Loris si stanno divertendo a correre come due pazzi e Grace li segue, cadendo di tanto in tanto. La mia bimba ormai ha un anno e mezzo, anche lei somiglia moltissimo a Benjamin ma ha anche qualcosa di me, per fortuna. Tipo l'espressione del viso e la parte dal naso in giù, per il resto è uguale al mio fidanzato. In mano tiene Mucchino, il pupazzo con cui giocava Benjamin fino a qualche anno fa, e proprio quest'ultimo le sta dietro per non farla cadere. Vorrei tanto unirmi a loro, giocare con loro, e correre con loro ma purtroppo non posso e sono costretta a stare seduta su una tovaglia col sedere sulla spiaggia. Non mi sono mai lamentata della mia condizione però ultimamente ci penso spesso perché vorrei poter giocare con i miei figli e così mi sembra di non starmeli godendo come dovrei. Per questo motivo, l'altro giorno, cercando su internet ho trovato un centro a Milano che potrebbe farmi le protesi alle gambe così finalmente potrò stare in piedi senza dover contare sull'aiuto di qualcuno e alzarmi da quella fottuta sedia a rotelle. Non ne ho ancora parlato con Benjamin perché prima voglio essere sicura di quello che andrò a fare, ma penso che gliene parlerò in questi giorni, magari anche domani perché voglio un suo parere. Da sola non riesco a prendere una decisione, ormai siamo in due. Anzi quattro e non posso pensare solo per me stessa.
Ad interrompere i miei pensieri è la voce di Bryan. "Mamma. Mamma" urla mio figlio, correndo nella mia direzione con in mano una scatola bianca rettangolare e al suo seguito ci sono Loris e la mia piccola Grace. "Papi mi ha detto che questa è per te" aggiunge, porgendomela, per poi mettersi in ginocchio accanto a me.
Alzo lo sguardo ritrovando quello di Benjamin proprio davanti a me mentre anche lui si mette in ginocchio come i nostri bambini e il nostro nipotino. Gli chiedo spiegazioni con gli occhi perchè non ricordo nessun evento importante in questo periodo, a parte il suo compleanno che sarà tra una settimana esatta e dovrò essere io a fargli un regalo. Cosa significa questo?
"Aprilo" mi incoraggia il mio fidanzato e per una frazione di secondo sposto lo sguardo sul pacco che ho tra le mani, chiedendomi cosa possa esserci visto che non pesa proprio per niente. Perchè mi ha fatto un regalo?
"I help you, mum" dice Bryan, facendomi sorridere. Ormai tutti sanno che Benjamin è bilingue e proprio per questo motivo sta imparando l'inglese ai nostri figli già da piccoli e a volte mi fanno venire il mal di testa perchè fanno un mix di inglese e italiano che mi manda in confusione. Grazie a lui sono molto migliorata nella lingua e ora riesco a parlare tranquillamente con lui, con i suoi nonni dell'Australia e anche con sua mamma quando intorno abbiamo persone a cui non ho voglia di fargli capire cosa ci diciamo.
Bryan, Loris, e Grace si avvicinano a me ancora di più per aprire la scatola ma Benjamin li allontana garbatamente dicendo che è una sorpresa per me e devo farlo io. Guardo i suoi occhi, perdendomi dentro, e in un attimo tutti attorno a noi spariscono, mi sembra di essere da sola con lui e gli allungo la mano per farlo avvicinare a me. Se mi ha fatto una sorpresa significa che ha qualcosa da dirmi e voglio che sia più vicino a me per aprirlo insieme per abbracciarlo subito dopo averlo visto e non posso farlo se lui mi sta lontano.
Porto la mano sul nastrino che tiene chiusa la scatola e Grace inizia a battere le mani per quello che sto facendo, emozionata, e in questo momento mi trovo a sperare che da grande trovi anche lei un ragazzo come il suo papà perchè se lo merita. Merita tutto il bene di questo mondo. Merita qualcuno che la ama profondamente così come Benjamin ama me nella condizione in cui sto e so che mi ama, lo leggo nei suoi occhi ogni volta che mi guarda. Sollevo il coperchio nel momento in cui sento partire le note della canzone Perfect di Ed Sheeran, la mia preferita, e in poche parole la nostra canzone. Dall'interno della scatola escono una trentina di farfalle anch'esse bianche che immediatamente volano intorno a noi facendomi rimanere a bocca aperta per quanto sembra magico. Cerco la mano del mio ragazzo con la mia mentre sono concentrata ad osservare ogni singola farfalla. Benjamin oltre ad essere un fidanzato perfetto è anche matto per aver fatto una cosa del genere. Io amo le farfalle. Lo sento spostarsi e mettersi in ginocchio davanti a me e il mio sguardo si sposta in automatico su di lui, trovando i suoi meravigliosi occhi azzurri ad osservarmi.
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Finché io e te abbiamo noi ||Benjamin Mascolo|| #wattys2019
RomanceSequel di Amarsi e Perdersi ||BENJAMIN MASCOLO|| DAL PROLOGO: "Non vale la pena litigare perchè tanto mio figlio si chiamerà come mio nonno, Bryan" mi volto di scatto verso il mio ragazzo con gli occhi sgranati dalla sorpresa. Quando avrebbe deciso...