CAPITOLO 24

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Quante stelline per Benjamin e Giulia? 😘

Due ore dopo mi ritrovo stesa a pancia in su sul letto ad osservare il soffitto coperto da alcune macchie di muffa causate probabilmente dall'umidità. Benjamin ha la testa appoggiata sul mio petto mentre guarda la tv, il suo respiro è regolare, e gli accarezzo delicatamente i capelli per farlo rilassare. Si è preso cura di me da quando siamo scesi dalla macchina preoccupandosi quasi in modo eccessivo. Voleva chiamare la guardia medica per farmi dare un'occhiata e mi ci sono voluti dieci minuti buoni per convincerlo che non era il caso di disturbare nessuno.

È tuo figlio/a a farmi stare in questo modo, avrei tanto voluto dirgli e lo stavo quasi per fare. Ho cambiato idea soltanto perché ho pensato che per lui potesse essere uno shock venirlo a sapere così, meglio fare le cose con calma.

"Giulia?" mi chiama il mio ragazzo senza alzare la testa dal mio petto.

"Si?" rispondo avvicinandomi alla sua testa per potergli stampare un bacio su di essa.

"Ti senti meglio?" mi chiede facendomi venire un brivido lungo la schiena quando le sue dita iniziano a tracciare cerchi immaginari sulla pelle della mia pancia.

Faccio un sospiro prima di rispondergli con un altro si. Ed è vero: mi sento meglio. La testa non mi gira più, il mio stomaco sembra apposto e la nausea è passata. D'altronde c'è anche da dire che ho vomitato altre due volte in bagno dopo l'episodio sull'asfalto, dunque nel mio stomaco non è rimasto più niente.

"Penso che dovresti andare a farti visitare da qualcuno. Non mi piace per niente il fatto che vomiti ogni santo giorno e sono preoccupato" mi guarda negli occhi mentre dice queste parole: sono di un azzurro brillante, così sinceri, che mi fanno venire ancora una volta i sensi di colpa.

"Lo so" sospiro accarezzandogli il viso e lui chiude gli occhi beandosi del mio tocco. È così bello. "Infatti ho prenotato le analisi per domani pomeriggio" confesso dicendogli mezza verità. È vero che domani dovrò andare a fare le analisi, ma non sono per il motivo che pensa lui: sono delle analisi specifiche che servono al dottor Cantone per la mia gravidanza.

"Bene. Vuoi che venga con te?" mi chiede dandomi un bacio sul petto scoperto a causa dei bottoncini aperti della maglia del mio pigiama.

"So che sei impegnatissimo con il lavoro, quindi devi soltanto stare tranquillo e concentrato su di esso. Un po di sangue non mi farà paura" sollevo la testa per potergli stampare un bacio sul naso.

Voglio che stia davvero tranquillo perché va tutto bene, non c'è nulla di cui debba preoccuparsi, ma lui questo non lo può sapere.

Ho deciso: gli dirò che sono incinta il giorno del mio compleanno, ovvero tra due giorni, così mi tolgo il pensiero e smetto di stare in ansia per niente.

"Mi preoccupo per te" ripete Benjamin mantenendosi sui gomiti ai lati del mio corpo mentre con una mano mi accarezza il viso. Non rispondo alle sue oarole perché ormai l'ho capito che è preoccupato, avvolgo le braccia attorno al suo collo e lo tiro su di me per poterlo baciare in modo da mandare via i pensieri che ruotano tutti sui sensi di colpa dovuti al fatto che gli sto nascondendo il fatto di qualcosa e questo è un motivo in più per dirglielo il prima possibile. Voglio renderlo partecipe di tutto perché è giusto che sia così: questo bambino è sangue del suo sangue.

"Ti amo" gli dico staccandomi dalla sue labbra per poter riprendere fiato.

"Ti amo" risponde tirandomi il labbro inferiore con i denti. Mi esce un gemito dalle labbra che non mi sforzo nemmeno di trattenere. È il mio ragazzo posso permettermelo. Se non lo faccio davanti a lui con chi altro dovrei farlo? Il solo pensiero di un ragazzo che non sia Benjamin mi fa venire il voltastomaco.

Finché io e te abbiamo noi ||Benjamin Mascolo|| #wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora