Jamie 31

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La sua mano andò a posarsi sul mio uccello, sopra i boxer. Il mio amico era decisamente in letargo e io mi sentii come violato; quella non era la mia donna, (nonostante l'avessi sposata) io non le appartenevo, quindi non avrei mai potuto tradire la mia Dakota. Adesso la sua mano s'infilò dentro ai boxer, continuando a toccarmi. Ma il mio amico non aveva alcuna reazione, come del resto anch'io non ero molto entusiasta della cosa, sbuffai pesantemente, mandandole un chiaro messaggio. Anche se non poteva vedermi perché le davo le spalle, aveva sicuramente sentito la mia esasperazione. Ma lei era imperterrita, non mollava la presa sul mio cazzo ancora moscio. Era come morto. Ormai riconosceva solo la sua padrona. Capendo che quella situazione non sarebbe finita se io non l'avessi fermata, con la mano le presi il polso, bloccandola. -《Jamie... mi manchi.》Mi sussurrò. Effettivamente, non lo facevamo da prima della gravidanza. Ma cosa le avrei potuto dire? Mi sentii colpevole, non volevo ferire neanche lei. Ma se non l'amavo e non la desideravo, non era neanche colpa mia. Le tolsi la mano dai boxer e mi girai ad incontrarla faccia a faccia. Aveva gli occhi lucidi e il viso triste. Provai pena per lei, ma io non potevo renderla felice. -《Sono qui. Dormi.》Le mormorai semplicemente. Millie subito mi abbracciò, poggiando il viso sul mio petto e muovendo il naso contro di esso. Un gesto molto tenero, non avevo il cuore di pietra, così l'abbracciai, sperando si addormentasse. -《Non mi desideri più, vero?》Sbuffai ancora, ma come sarei uscito da questo casino? -《Millie, ti prego... dormi.》Lei subito alzò il viso verso quello mio, aveva il volto tirato da una smorfia di disappunto. -《Non voglio dormire!Voglio fare l'amore con mio marito!Cos'è, non ti è ancora chiaro il concetto?!》Aggrottai la fronte, guardandola cupo. -《Non mi piace avere rapporti con la bambina di fianco.》Cercai di essere convincente. -《Nostra figlia ha solo un paio di settimane, cosa ti sembra che succederà? Che si alzerà dalla cesta, ci guarderà e rimarrà traumatizzata?》Disse in tono ironico, alzando un sopracciglio. Io subito sciolsi l'abbraccio e la fissai scioccato. -《Non mi piace questa ironia.》Le dissi nervoso. -《È solo una questione di sensibilità. Non riesco proprio a farlo con lei di fianco.》-《Okay. Allora andiamo in salotto!》Mi sfidò nel tono e nella voce, stavo seriamente innervosendomi sempre di più. -《Non parlarmi in quel in modo Millie.》L'avvertii brusco. -《Insomma Jamie, per fare l'amore con te cosa diavolo devo fare? Mettermi in ginocchio ed implorarti?》Sbuffai ancora, sollevandomi a metà letto e anche lei fece lo stesso. -《Mettiti a dormire. Tra due ore devo essere a terra per andare a lavoro e vorrei riposarmi almeno un pò.》Mormorai con calma, cercando di non svegliare la bambina. -《Insomma quando potrò fare l'amore con te? Più tardi, domani mattina, quando torniamo a casa... Quando?! Vorrei proprio tanto saperlo. Perchè non c'è la faccio più!》Mi coprii il viso con le mani, ero in crisi. Avrei voluto rispondere mai. Mi sentivo sull'orlo di una crisi di nervi. Io appartenevo solo a Dakota e quindi non l'avrei tradita. -《In questi giorni sono molto stanco. Dammi tregua.》Dissi sempre mantenendo un certo controllo. Lei si avvicinò toccandomi una spalla e io tornai a fissarla, aveva il volto accigliato. -《Jamie, non mi piace la piega che ha preso il nostro matrimonio. Voglio che tu ora faccia il tuo dovere da marito. Quindi comportati come tale.》La sua, seppur sussurrata, era una minaccia, chiara e netta. Se non ci fosse stata la bambina, sarebbe scoppiato il finimondo. Nessuno mi minacciava. -《Ti ho detto di moderare i modi.》L'avvisai per la seconda volta, duramente. Millie si accigliò di più, alzandosi bruscamente dal letto e iniziando a spogliarsi sotto ai miei occhi sconvolti. Millie era sempre stata una donna formosa, poi con la gravidanza io l'avevo anche aiutata a fare qualche esercizio, per farla sentire più in forma. Ma non poteva competere neanche prima della gravidanza con il fisico statuario e perfetto della mia Dakota. -《Che stai facendo?》Le chiesi veramente esasperato. Millie una volta nuda salì di nuovo sul letto, in ginocchio davanti a me, prendendomi di forza la mano e mettendola sul seno. -《Cristo Santo!》Imprecai nervoso, ritraendo subito la mano e cercando di alzarmi, ma lei mi si buttò sopra, sbattendomi sul materasso.
-《È così difficile per te fare l'amore con me? Mi trovi così orrenda ultimamente?》Si strusciava addosso a me come posseduta e io subito la ribaltai, trovandomi sopra a lei con aria minacciosa. -《Cos'è, ancora non hai capito? Non ho voglia! Quindi piantala di menarmela, chiaro?》Lei spalancò gli occhi, terrorizzata dal mio comportamento, come se l'avessi schiaffeggiata in pieno viso. -《Di cosa hai voglia allora? - Mi chiese agitata e quasi alle lacrime. -Di scopare?Fotere? Faccio qualunque cosa tu voglia.》Cristo Santo! Non la sopportavo più, non si rendeva conto di quanto fosse umiliante quella situazione? Lei mi strinse il collo, venendo ad un palmo dalla mia bocca, cercando un mio bacio, che io le negai tirandomi indietro. -《Mille, smettila! Ti stai rendendo ridicola e io sto iniziando a perdere le staffe.》Le sussurrai ansimando, ero davvero stanco e lo stress si faceva sentire con la mia asma. Le ero ancora sopra, ma il mio uccello non voleva saperne. Lei mi fissava con aria supplichevole e a quel punto un'illuminazione. -《Sei eccitata vero?》Le chiesi ansimando più forte, ma non fraintendete, non ero eccitato. Stavo recitando. Millie non sopportava il mio respiro affannoso, al contrario della mia Dakota. Così giocai d'astuzia. -《Sii... Jamie... ti voglio da morire...》Aveva preso a tirarmi i capelli e io sentii un brivido di freddo lungo la spina dorsale, non mi piaceva più essere toccato da lei. -《Vediamo un pò quanto sei eccitata...》Esclamai sempre affannosamente, intrufolandomi nella sua fica, più dilatata rispetto a prima a causa del parto. Era già bagnata, come immaginavo. E l'unica cosa che avrebbe avuto da me, erano le mie dita e subito gliene infilai due con brutalità. -《Aah! Jamie!》Gemette piano per non svegliare la bambina. -《Eh sì. Sei proprio bagnata.》Esclamai più affannosamente possibile, continuando a muovere le dita dentro e fuori, mentre la mano di lei si insinuò di nuovo a toccare il mio uccello, ancora moscio. Stava per entrare la mano dentro ai boxer, che io la bloccai con l'altra mano. -《Avevi detto che avresti acconsentito a qualunque cosa, quindi accontentati di questo.》Le mormorai.
Mi feci più vicino alla sua bocca e feci ciò che tanto eccitava la mia Dakota: le ansimai fortemente in direzione e finalmente ottenni ciò che volevo. Subito aggrottò le ciglia e mi guardò un pò nauseata. -《Jamie... prendi la bomboletta... mi stai ansimando addosso come un animale... ma che ti prende?》Bingo! Mi ritornarono in mente le parole della mia amata Dakota: "Chi non lo sopporta, non ti ama veramente e non ti merita." Subito uscii le dita e mi alzai. Presi un kleenex che tenevo sul comodino, asciugandomi le dita. -《Mi prende che non sei la donna che voglio al mio fianco!》Ecco! Lo avevo detto. Lei si alzò subito venendomi accanto, mentre io mi stavo già vestendo. -《Cosa?! Ma che dici? Che fai?》La voce agitata e tremante. Mi mise le mani addosso cercando di fermarmi, ma io la scostai bruscamente. -《Non mi toccare! Ricordi? Sono un animale!》La minacciai a voce bassa, in modo da non svegliare la bambina. Millie aveva il volto sconvolto, stava di fronte a me ancora nuda, con la bocca aperta e le mani che si stringeva addosso in un abbraccio, come per difendersi da me. -《No... hai frainteso. Io non volevo dire che sei un animale... era solo riferito al tuo...》-《Al mio cosa? Al mio respiro? - La rimbeccai subito, lasciandola più stupita. - Ancora peggio, perché io respiro così! E visto che ti fa tanto schifo... vuol dire che non mi meriti.》Presi i miei effetti personali e uscii dalla camera, con lei alle calcagna. -《Dove stai andando?》Alzò appena la voce. Io la guardai con finta compassione. -《In un posto dove posso dormire in santa pace. Visto che con te è diventato impossibile vivere.》Mi voltai velocemente verso la porta. -《Jamie, se esci da quella porta...》Non finì la frase, che io uscii ancora più velocemente e sbattendo con violenza la porta.Ero furioso. Poteva andarsene al diavolo, lei e le sue minacce!

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