Dakota 125

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Ritornammo al tavolo e la serata continuò con il solito ritmo. Ci fu una pausa in cui andai di nuovo al bagno e quando uscii mi fermai a salutare Kate Hudson, un'altra mia amica. Anche lei non si risparmiò i commenti. -《Mamma mia Dak!Dornan è proprio pazzo di te.》Ormai era evidente. Per non parlare dalla foto che avrebbero visto tutti: Lui con la mano sul mio sedere. Sapevo già come la pensava lui: "Sei mia! Tutti lo devono sapere! Persino quel segaiolo che recita di essere il tuo ragazzo!" Mi aveva sussurrato mentre ci avviavamo ai nostri posti. Tenendo in bella mostra la sua mano sulla mia bassa schiena. Marcando in piena vista il suo territorio. Era davvero un cocciuto.

Finalmente la serata giunse al termine e James mi baciò sulle guance come all'inizio. -《A presto.》Mormorò. E suonò proprio come una bella promessa. Decisi che sarei andata all'after party. Tanto ero sola. C'erano pure Kate e Reese. Finalmente ero più rilassata e presi a bere mojito. Le mie amiche non smettevano di ripetermi quanto fosse chiaro il sentimento di James nei miei confronti, ma io cercai sempre di fare la vaga. Ridevo, ridevo come una pazza, per tutte le cattiverie che dicevano su Amelia Warner e quanto potesse essere stupida a non accorgersi dell'evidenza, oppure solo una donna senza spina dorsale che non voleva proprio mollare il marito che ora valeva un bel po' di milioni. Poi mi sentii bagnata tra le gambe, come se avessi il ciclo. Portavo un tanga, appunto perché sapevo che non era il giorno rosso. Ma ero davvero tutta bagnata. -《Ragazze scusatemi. Vado alla toilette.》Le lasciai a ridere e mi infilai in bagno. Non ero pronta a ciò che stavo per vedere. Alzai il vestito e mi ritrovai tutta zuppa di sangue. Rimasi sconvolta. La bocca spalancata. Ansimante e indifesa. Ma che cazzo significa??! Che cazzo faccio ora??Rovinerò il vestito! Non avrei mai creduto che quello era davvero il male minore. Stavo male?? La testa prese a vorticarmi velocemente. Non può essere il ciclo! Mi è venuto due settimane fa! Ero troppo agitata. Non sapevo che fare, o a chì chiedere aiuto. Prima che il panico mi facesse svenire, presi la carta igienica e iniziai a pulirmi in mezzo alle cosce. Aprii la pochette, presi l'iPhone e composi un numero. Di lei potevo fidarmi. -《Dakota?! Problemi?》La sua voce era preoccupata.
-《Robin sono all'after party... in un lago di sangue. Ti prego vieni a prendermi.》Dissi agitata. -《Hai il ciclo?》Mi chiese confusa. -《No! Non so cosa cazzo sia! Ti prego vieni qui!》Urlai. -《Okay, okay. Ti faccio uno squillo appena sono fuori.》Quando il mio iPhone suonò, uscii dal bagno con un mare di carta igienica in mezzo alle gambe, scarpe in mano e la giacca addosso per coprire di più. Ma sapevo che non avrebbe durato. -《Ragazze devo proprio scappare. Alla prossima!》Urlai verso di loro, salutandole con un gesto della mano e correndo via, lasciandole disorientate. Robin mi fece entrare in auto e quando anche lei salì: Iniziò l'incubo. -《Dakota, spiegami che diavolo succede.》Cominciai a piangere sconvolta. E io che ne sapevo. -《Non lo so. Perdo un mare di sangue.》Mi fissò con aria grave. -《Ti porto all'ospedale, sei d'accordo?》-《Sii.》Gemetti. Avevo dei fortissimi crampi allo stomaco ed ero molto terrorizzata ora. -《Oddio, ti sporcherò l'auto, il vestito...》Ero davvero dispiaciuta. -《Dakota, stai calma. Non preoccuparti dell'auto. La cosa più importante per ora è assicurarci che tu stia bene. Capito?》Annuii gemendo. -《Ti pagherò i danni. Te lo prometto.》-《Ma figurati. Rilassati. Ci sono io con te. - Mi diceva calma. Ma sapevo che sotto sotto era molto preoccupata. - Vuoi che chiami tua madre o qualcun'altro.》-《No. Mi fido di te.》Le dissi con calma inquietante. Robin era davvero una brava ragazza, aveva trentotto anni, era single, ma molto affettuosa. Qualche volta eravamo uscite a bere qualcosa. -《Grazie per la fiducia che riponi in me.》Mormorò mentre correva per le strade, facendo lo slalom e suonando di continuo. -《Dakota... - iniziò con calma - non è che per caso eri incinta, vero?》Cosa??! Incinta??! Io??! -《Fino a due settimane fa inclusi gli altri mesi, ho avuto il ciclo.》Dissi con sarcasmo. -《Non significa niente. Ho sentito che molte donne fino a quattro mesi hanno avuto il ciclo e poi bam: si scoprono incinte.》Un brivido di freddo mi percorse la schiena. -《Ma ho fatto due test di gravidanza, ed erano negativi entrambi.》Sentivo la mia vice assottigliarsi e diventare un poco più insicura, rispetto a prima. -《A parte che non sono proprio affidabili al 100%. Ma a quanto risale l'ultima volta che lo hai fatto?》
Ma adesso era diventata pure la mia ginecologa? Beh, del resto ero stata io a chiamarla e a coinvolgerla. -《Lasciami pensare... tre mesi e mezzo fa. All'incirca.》La vidi fare un sorriso di traverso. -《Sai quante cose succedono in tre mesi? Non voglio chiederti se tu e Jamie avete rapporti protetti. Ma in tre mesi avrebbe potuto benissimo metterti in cinta.》Diceva seria. -《Ma io... Aaah...》Mi lamentai. -《Che hai?》Chiese preoccupata. -《Dei fortissimi crampi allo stomaco.》-《Oh Dio mio! - Suonava il clacson con vigore. - Toglietevi dai piedi.》-《Ma come ho potuto essere in cinta tutto questo tempo e non accorgermene?》Mormorai più a me stessa che a Robin. -《Non hai avuto: nausea mattutine, vomito?》Riflettei. -《Fino a stasera ho avuto nausea e ho vomitato. E sì, qualche volta sì, ne ho avute.》-《E non ti è venuto in mente che potessi essere in cinta?》-《No, visto che vomito spesso per lo stress e infatti pensavo che fosse questa la motivazione. E poi ero talmente così stressata che avevo persino il ciclo più lungo e qualche perdita di sangue.》In quel momento vidi come un fulmine a ciel sereno. Ero stata ingenua e menefreghista. Avevo ignorato volontariamente la mia gravidanza a spese di mio figlio. -《Che cosa?! Avevi perdite di sangue e non hai pensato di consultare la tua ginecologa?》Ero traumatizzata. Ora tutto mi era chiaro. -《Avevi minacce d'aborto. Ecco cos'era! Maledizione!Non ne hai parlato a Jamie?!》Mi toccai la pancia e piansi silenziosamente. Avevo ucciso la mia bambina. Quella che avevo sognato. Quella con i riccioli d'oro e gli occhi grigi. Mrs Dornan stasera mi aveva avvertita e io come una stupida l'avevo ignorata... e poi l'ortensia... la mia ortensia.. io l'avevo pestata... io l'avevo pestata e poi lasciata cadere... la mia bambina... la mia bambina... -《Dakota! Mi senti?!》No! Non capivo più niente. Singhiozzavo piano e pregai di essere ancora in tempo per salvarla. Ma avevo seri dubbi al riguardo. C'era troppo sangue. Con il volto sconvolto mi voltai verso Robin, mormorando tra le lacrime. -《Robin ti prego, non dirlo a nessuno. Nessuno deve saperlo. Nessuno deve sapere che ho ucciso mia figlia.》Robin mi guardò sconvolta, senza riuscire a spiccicare parola.

Purtroppo le mie paure avevano ricevuto conferma. La dottoressa di turno, mi disse che ero in cinta di dodici settimane e mezzo e che a causa di qualcosa che mi aveva turbata molto, aveva causato l'aborto. Ma se fossi arrivata ore prima avrei potuto salvarla. Io avevo permesso a quell'essere infimo di uccidere mia figlia. E sempre io avevo ignorato Lorna. Mia suocera voleva salvare sua nipote ed evitare a me l'orrore che stavo vivendo. Mi odiavo con tutta l'anima. Dodici settimane e mezzo!!Praticamente mancavano due settimane per entrare nel fuori pericolo! Una tragedia! La parte peggiore era che dovevano effettuarmi il raschiamento. Non avevo più lacrime. Robin era al mio fianco e mi teneva stretta la mano. Dal quel giorno il nostro rapporto sarebbe cambiato. -《Sei sicura di non voler chiamare Jamie? Dovrebbe esserci lui qui al tuo fianco.》Scossi la testa e mi odiai a morte. Avrei provato ancora dolore per l'intervento che mi avrebbero fatto? Ma il dolore più grande era quella perdita. -《No. Lui non deve saperlo. Non voglio che lo sappia. Non deve saperlo. Capito Robin?》Mi guardava smarrita. -《Hai bisogno di lui al tuo fianco. Quello che stanno per farti, non sarà una passeggiata. Lui è ancora qui e a mio avviso deve essere informato.》Singhiozzai forte e le presi le mani. -《No. Ti prego Robin. No. Mi ama troppo. E volevamo tantissimo questo figlio. Ne cadrebbe malato. Non voglio dargli un altro motivo per cui stare male.》-《Appunto perché lo volevate entrambi che deve essere messo al corrente. Non ti perdonerà mai di averlo escluso da un momento così delicato della tua vita. Appunto perché ti ama troppo. Si darà delle colpe...》-《Lui.Non.Deve.Saperlo.》Esclamai con risolutezza agghiacciante, lasciando Robin rammaricata. -《D'accordo.》Mormorò. Iniziai a prepararmi psicologicamente a ciò che avrei subito. I miei sogni erano stati infranti. Avevo ucciso nostra figlia e prima di rimanere di nuovo in cinta sarebbero dovuti passare mesi. Il dolore era indescrivibile. Ero ad un passo dalla felicità e questa mi era sfuggita dalle mie stesse mani. Lasciandomi vuota e straziata dal dolore.

Hometown Glory - Adele💔

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