Jamie 45

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Tutto intorno a me era bianco, mi sentivo bene però. Non avevo più l'affanno e respiravo normalmente. Mi guardavo intorno, ma non vedevo nulla. Solo bianco. Ero morto! Ma ora dove mi trovavo? Non dovevo essere all'inferno? All'inferno non dovevano esserci le fiamme? Perchè non c'erano? Che avrei dovuto fare ora?Nonostante fossi morto, il dolore che Dakota mi aveva lasciato, era ancora lì, non se ne andava, anzi era più forte. Ma non potevo farci niente. Il panico aveva avuto la meglio su di me, facendomi agire da suicida. Ora avrei dovuto aspettarla, se mai ci fossimo rincontrati. Stavo riflettendo se mai avrei più rivisto Dakota, quando mi sentii chiamare da una voce femminile a me molto familiare. Una voce che mi era mancata da troppo tempo e che mi fece riaffiorare le lacrime agli occhi. -《James?James?》Mi voltai e la rividi dopo quindici anni. Mia madre. Bellissima, come prima che il cancro la divorasse. I suoi bellissimi capelli castani, lunghi, gli occhi grandi azzurri come il mare e la bellissima carnagione diafana. Subito mi tuffai tra le sue braccia, stringendola forte e piangendo singhiozzando. -《Mamma... ooh mamma... mi sei mancata così tanto...》Lei mi stringeva e con una mano mi accarezzava con dolcezza i capelli. Quanto mi era mancato quel gesto. -《James, tesoro mio. Ma cosa hai fatto?》La sua voce era triste, ma era dolce e calda, proprio come me la ricordavo. -《Mi ha lasciato mamma. Cosa avrei potuto fare?》Lei subito mi prese il viso tra le mani e mi guardò seria. -《Avresti dovuto fare quello che ti ho sempre insegnato: Lottare. Sei un uomo ormai, James. Non devi avere paura. Lei ti ama. Ti ama da morire e tu devi lottare per la vostra felicità.》Era molto risoluta e io la fissavo quasi incerto. -《Sei sicura?》Mi sorrise amorevolmente. -《Si, James. Dakota è la tua donna. E tu devi andare a riprendertela. Quella ragazza è pazza di te... - pausa - come tu stavi rinunciando alla tua per il forte dolore. Questo è il vero amore. Lo hai trovato. Ora lotta.》-《Perché deve essere tutto così complicato?》Chiesi scoraggiato. -《Perché le cose conquistate a fatica, sono le migliori e hanno più valore. E perché il vero amore è questo: Dolore, rinunce, sacrificio, altruismo.》-《Lei è stata altruista, rinunciando a te, sacrificando il suo amore per te, pensando di farti del bene e soffrendo in silenzio. Ma tu devi farle capire che si sbaglia.》-《M-ma adesso è troppo tardi... - balbettai angosciato - sono morto.》Lei mi sorrise dolcemente. -《No, non sei morto, tesoro mio. Ma non provarci mai più. Mi hai ferita.》-《Oh mamma...》La strinsi ancora fortemente a me, accarezzandole i capelli, come facevo sempre quando ero piccolo e annusandola come per sentire che fosse veramente lei tra le mie braccia. Ed era così. Lei continuava ad accarezzarmi i capelli con amore. -《Tesoro mio... mi sei mancato così tanto. - Mormorava commossa. - Non sopportavo di vederti stare male. Voglio che tu sia felice sempre. - Poi mi guardò intensamente, facendosi più seria e causandomi internamente una certa ansia. - James, voglio che tu allontani quella donna malvagia dalla tua vita. Mi hai capita?》Io la scrutai attentamente. -《Ti riferisci ad Amelia?》-《Si. Quella donna è il male e tu devi allontanarla. Mi dispiace per la bambina... ma non c'è altra soluzione. Lei ti sta ingannando, tesoro. Lo ha sempre fatto. Non posso dirti altro. Ma... devi ascoltarmi. Allontanala subito dalla tua vita.》La fissavo confuso. -《Mamma, l'ho già lasciata. Non ho alcuna intenzione di ritornarci. Non la amo.》Lei si staccò e cominciai a vederla scomparire sotto ai miei occhi sconvolti. -《Ora devi andare. Ma ricorda: lotta per il vostro amore e allontana quella donna.》-《No! Mamma, aspetta!》Cercai di afferrarla invano, scomparve sotto ai miei occhi e mi sentii disperato. Avrei voluto raccontarle molte cose, ma non avevamo avuto abbastanza tempo. Iniziai a sentirmi di nuovo soffocare. Il petto comprimersi fortemente, come una morsa. Stavo boccheggiando nuovamente. Cercai istintivamente nelle tasche la bomboletta, ma non la trovai. Che idiota! L'avevo buttata dall'attico. Ad un certo punto il dolore s'intensificò, facendomi cadere di nuovo nell'oscurità.
Non vedevo niente, era tutto buio. Sentivo solo il rumore di un bip ad intermittenza. Dovevo trovarmi in ospedale. Ma come c'ero finito?Possibile che me la fossi cavata così a buon mercato? Sentivo che mi bruciavano i polmoni, seppur in maniera leggera rispetto a prima. Mi sentivo dei tubi nella bocca e nel naso che mi davano ossigeno, qualche ago nel polso destro. Dovevo essere combinato proprio bene. Poi un forte bruciore sulla punta dell'uccello. Che cazzo era? Delle voci mi distrassero da quei pensieri e mi concentrai a capire a chi appartenessero. -《Ancora non riesco a capire come diavolo sia successo!!》Le urla isteriche di mia sorella Jessica mi stavano perforando il cervello. -《Calma. Ci sarà una spiegazione. Appena si sveglia ce lo faremo raccontare.》La voce calma di mio padre cercava di tranquillizzarla. Jessica era molto affezionata a me, era la sorella di mezzo e mi amava alla follia, guai a chi mi toccava, a differenza di Liesa che era la più grande e quindi si limitava di più a fare la mamma di entrambi. -《Calma!? Io non riesco proprio a stare calma! Mio fratello stava per morire e io dovrei calmarmi??!!》So a cosa state pensando. Mio padre avrebbe potuto rispondere che per lui si trattava di suo figlio. Ma noi conoscevamo il temperamento di Jessica: impulsivo, combattivo e possessivo nei miei confronti. Infatti Amelia non le piaceva affatto. L'aveva accettata solo perché era incinta. Anche Liesa nin era mai stata un grande fan di Amelia, ma come vi dicevo: era la più grande, quindi la più matura, ragionevole, a volte anche un pò accomodante, ma aveva un gran cuore, proprio come nostra madre.
-《Jessica, calmati. Siamo tutti molto preoccupati. Ma non è alzando la voce che sistemerai la situazione. Jamie presto si riprenderà. L'ha detto il dottore.》Ecco la voce calda e rassicurante di Liesa. Era molto somigliante a quella di nostra madre. -《Lo sai quanto gli sono legata.》Piagniucolava Jessica. Nonostante avesse trentasei anni, fosse spostata e avesse due bambini di otto e quattro anni, era ancora una bambina capricciosa. -《Sono anch'io molto legata a lui, se è per questo.》La voce di Liesa stavolta uscì un pò più dura del solito. E io non mi aspettavo di sentirle litigare per il mio affetto, come quando eravamo piccoli. Ma anche se io e Jessica eravamo più uniti, anche per vicinanza di età, non significava che volevo meno bene a Liesa. Amavo le mie sorelle davvero molto. Volevo aprire gli occhi e parlare. Rassicurarli, ma non riuscivo a muovermi. Tutto era pesante come un macigno. -《Smettetela tutte e due. Avete sentito il dottore. Non dobbiamo creargli nervosismo intorno.》Mio padre le rimproverò, sempre con molta tranquillità, com'era solito fare. Non era mai stato uno troppo severo. -《Oh Dio, papà...》Stavo sentendo replicare ancora in modo agitato Jessica, ma venni risucchiato da una forza invisibile. Nell'oblio.

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