Jamie 109

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I suoi occhi si fecero più grandi e intensi, aprì leggermente le labbra per fare un sospiro. -《Te lo dirò al momento giusto. Mhuirnin.》-《Mi piace il tuo accento, te l'ho già detto?》Mormorò piano. -《Si.》Mimai con le labbra, sentendo già l'uccello tirare. -《Ancora più bello è sentirti parlare in Gaelico.》Mormorò ancora. Sorrisi fissandole le labbra. -《Solitamente noi Irlandesi non riscuotiamo molto successo.》Si accigliò. -《Sai che sono Americana. - Annuisco. - Penso che non ci sia bisogno di aggiungere altro. Non sono una stupida. So quanto voi Irlandesi siete all'antica. E molto passionali.》All'ultima battuta alzò un sopracciglio, come per enfatizzare meglio il concetto. -《Ah davvero? Hai raccolto informazioni sulle mie origini?》Sorrise furbetta. -《Era il minimo, mio bellissimo Irlandese, visto le tue intenzioni.》Aggrottai le sopracciglia. -《E quali sarebbero...? - Presi a farmi più roco nella voce. - Le mie intenzioni?》Ci fissammo a lungo, come se ci perdessimo uno dentro l'altro. La profondità del nostro amore era davvero qualcosa di unico. Me ne sentii geloso e l'avrei protetto da tutto il male del mondo. Non rispose alla mia domanda... Anche perché non era necessario. Sapevo che conosceva benissimo le mie intenzioni. Erano anche le sue. No. Disse altro. Lasciandomi colpito. -《Facciamo un bambino.》Mormorò. Gesù! Non era una domanda. Era un'affermazione, fatta con desiderio. Dentro di me avvenne uno tsunami. Non replicai a parole, non ritenevo fossero più significative di ciò che stavo per fare. Con dolcezza infinita le schiusi le labbra con le mie, in un bacio molto umido e carnale. Sempre con delicatezza mi misi sopra di lei e le sollevai la sottanina, che lei mi aiutò a sfilarsi, riprendendo a baciarci. Con una mano mi abbassai i boxer e li scalciai via, mentre la sua mano delicata mi stringeva un anca. Le accarezzai il seno e poi le presi il capezzolo, giocando un po' con la punta, roteandoci la lingua e poi succhiandolo avidamente, sfiorandolo di tanto in tanto con i denti. La sentivo gemere forte e contorcersi dal piacere, le toccai la fica, sentendola già tutta bagnata. -《James...》Sapevo cosa voleva, ma mi piaceva da morire sentirglielo dire. -《Cosa vuoi piccolina?》Biascicai non mollando il capezzolo. -《Te. Dentro di me.》Non l'avrei fatta aspettare. Le allargai le gambe e glielo entrai dolcemente. Adoravo sentirla tutta bagnata, calda, stretta intorno al mio uccello. Una sensazione impagabile. Le sue gambe mi strinsero forte i fianchi, mi afferrò per i capelli tirandomeli forte, (prima o poi mi avrebbe lasciato calvo, anche se in famiglia non c'erano problemi di calvizie... io poi ne avevo una marea) portando la mia bocca alla sua. Voleva il mio respiro affannoso su di lei. Le mie stoccate erano lente e mirate, facendola gemere e tremare sotto di me. -《Più forte.》Ansimò. Così aumentai il ritmo, facendola gemere più forte. -《Dio! Come sei bravo... è stu-pe-ndo.》Sorrisi, tra il fiatone. Questo complimento proprio non me lo aspettavo. -《Sono bravo solo con te... amore mio... solo con te mhuirnin.》Esclamai affannoso. Lei mi prese la bocca tra la sua e cominciò per così dire a baciarmi, tra il fiatone e il gemere, venne fuori qualcosa tra lingue e morsi. Decisamente ancora meglio del bacio, molto ma molto più erotico. Poi mi leccò dietro l'orecchio e sentii un fortissimo brivido di eccitazione. -《Cazzo è bellissimo.》Grugnii vedendola sorridere compiaciuta, intanto che mi mordicchiava il lobo e diede un'altra leccata sempre su quel punto. Misi molto più vigore nelle spinte e lei muoveva il bacino, seguendo perfettamente il mio ritmo. Sembrava che stessimo danzando. Un ballo molto proibito. Guardandoci ci sorrisimo complici e felici. Quanto potevamo essere innamorati? Si fece tutta rossa in viso, mi leccò il sopra delle labbra sudato; non era la prima volta che leccava via di lì il mio sudore, evidentemente la cosa le piaceva e anche a me faceva impazzire. -《Mi fa impazzire... quando lo fai.》Riuscii a dire tra il fiatone. Sentii la sua fica stringere più forte il mio uccello. Le piaceva quando la rendevo partecipe e respiravo più faticosamente. Il che mi fece capire che era vicina all'orgasmo. Mi tirò ancora una volta i capelli e passò le unghie sulla cute. Sì, stava venendo e voleva che io la seguissi. Ormai conoscevamo molto bene i nostri corpi e quindi venivamo insieme. Bocca contro bocca, mentre i nostri respiri si univano. Urlò del piacere che le stavo dando, così che anch'io grugnii forte tra le sue labbra, venendo dentro di lei. Gioendo di quella sensazione di appartenenza e di forte intimità. Eravamo un anima e un fiato. Sempre. E per sempre.
Fecimo una doccia, insaponandoci a vicenda, ci asciugammo e poi si diresse ancora nuda verso la camera da letto, la seguii incuriosito e vidi che si spalmava in tutto il corpo quella magnifica lozione che in quei due mesi mi aveva tenuto compagnia. Mi misi dei boxer puliti e il sotto del pigiama, accomodandomi in una parte del letto di fianco a lei, osservandola ipnotizzato. -《Ti godi lo spettacolo?》Cazzo! Certo che sì. Vederla mentre si toccava tutto quel magnifico corpo esile e tonico, era davvero eccitante. Sentii il mio uccello iniziare a tirarmi. -《E che spettacolo.》Risposi malizioso, inarcando un sopracciglio. -《Non farti venire strane idee, monello. Devo togliere quelle lenzuola, fare il bucato, riordinare e preparare la colazione.》-《Non so di che parli.》Dissi alzando le mani, facendo l'innocentino. Dakota mi fece un sorrisetto furbetto, stringendo un po' gli occhi. -《Come se già non ti conoscessi. So cosa ti passa per la testa. Ormai sono un intima.》Mi piaceva la sua ironia. -《Ormai per te sono un libro aperto eh?》-《Un bellissimo libro. Un libro che conosco molto bene e che non smetterei mai di leggere. Un libro di cui non potrei fare a meno.》Ci sorrisimo, complici. -《Ti amo.》Le dissi con tutto l'amore possibile. Non mi sarei mai stancato di dirglielo. -《Ti amo anch'io, James caro.》Il cuore prese a battermi furiosamente, fissandola negli occhi con maggiore intensità. Dakota mi sorrise e si abbassò per prendermi il viso tra le mani e darmi un dolcissimo bacio. Mi sentii sciogliere come neve al sole, sapevo che era un detto molto comune, ma la sensazione era davvero quella. -《Potrei farti un bel massaggio e spalmartela io.》Dissi una volta che lei ritornò a passarsi la lozione, con movimenti lenti e delicati. Avrei veramente voluto farlo io. Dakota rise di gusto, inarcando appena la testa all'indietro, lo trovai molto sensuale. -《Tu proprio non ti arrendi vero? Sappiamo entrambi come andrebbe a finire se me la spalmassi tu.》-《E come andrebbe a finire?》Mi piaceva questo giochino di stuzzicarla. -《Con te sopra di me sul letto.》Disse ridendo. -《Non con me DENTRO di te, sul letto...》

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