Dakota 4

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Feci un altro tiro,mentre voltavo lo sguardo altrove,evitando accuratamente i suoi occhi indagatori. -《Scusa,ero sovrappensiero.》Risposi infine,con un filo di voce,ormai la mano che sorreggeva la sigaretta,mi tremava appena per la tensione.-《Si. Me ne sono accorto.》Disse con un accenno di sorriso nella voce.Mi voltai appena in tempo,per accertarmi che stava sorridendo.Aveva capito ogni cosa. Del resto,lui aveva più esperienza di me,più anni..Ero una ritardata mentale. Tuttavia gli sorrisi a mia volta,un pò imbarazzata. -《Stavi dicendo?》Ripresi con finta indifferenza. Ora da rincoglionita quale ero,volevo fare la figa. Ero davvero un caso imbarazzante. Jamie mi sorrise ancora malizioso. -《Dicevo..non hai freddo?》Sorrisi ancora una volta imbarazzata.-《Si. Effettivamente un pò si.》In realtà,ora stavo sudando;quell'uomo mi divampava un incendio interno,poco indifferente.-《Però chi bella vuole apparire..》Continuò lui sorridente e facendosi di fianco a me, sollecitandomi l'odorato con il suo profumo ormonale,che ormai avevo imparato a conoscere. -《Esattamente.》Risposi. Ormai mi conosceva troppo bene da sapere che ero vanitosa fino al midollo. Continuava a scrutarmi,sempre con quella fronte perennemente corrugata,e i suoi occhi indagatori, come se volesse sapere sempre qualcosa in più.-《Com'è la paternità?》Lui corrugò di più la fronte,come se non si aspettava quella domanda. Aveva la bocca semi aperta e gli occhi grigi si fecero derisori. Sapeva che non smaniavo in particolar modo di sapere com'era la sua vita da padre e marito devoto,ma nonostante tutto,nei suoi occhi passò un barlume di stupore.-《È ancora troppo presto per dirlo. Ho passato pochissimo tempo con lei. È così piccola che ho quasi paura a metterla in braccio e romperla. -Adesso sorrideva con una gioia a me sconosciuta.Mia moglie invece,non fa che buttarmela tra le braccia,ridendo delle mie paure.》Gli occhi grigi erano persi nell'oscurità della notte,mentre brillavano di una luce particolare e io mi sentii tagliata fuori,anche se stava condividendo con me,uno dei suoi momenti di vita privata.Mi sentii un'intrusa,fuori posto;aveva avuto ragione a guardarmi in quel modo. Non avrei dovuto fargli Quella domanda. Me ne pentii e buttai la sigaretta nell'oscurità,furente con me stessa. Una sferzata d'aria gelida mi colpì sul viso,ma io la sentii anche internamente e iniziai a tremare incontrollabilmente. Jamie se ne accorse,guardandomi preoccupato, le sue mani mi presero le braccia e le sfregò rapidamente sul mio pellicciotto,come per farmi calore. -《Tu stai morendo di freddo. Dai.. entriamo dentro o ti prenderai un malanno.》Era così protettivo con me. Non lo era mai stato con nessun'altra delle mie colleghe. Solo con me. Forse provava affetto, o forse aveva capito quanto per me la figura paterna era così essenziale,visto che mio padre non era stato molto presente. Sta di fatto che mi sentii il cuore gonfio, quando mi passò un braccio attorno alle spalle,spingendomi verso l'entrata. Mi veniva da piangere e singhiozzare come una bambina.. come avevo fatto per tanti anni.. Perchè lì,avevo finalmente capito di amarlo,come mai avevo amato nessun'altro in tutta la mia esistenza. Ma lui non era mio,e mai lo sarebbe stato. Quando realizzai,fu come se ricevetti un forte pugno allo stomaco. Mi bloccai d'impulso e boccheggiai in preda ad un attacco di panico,di quelli micidiali. Jamie mi fissò preoccupatissimo in volto. -《Dakota? Che succede? Stai bene?》Chiusi gli occhi e inspirai lentamente e poi espirai,sempre con la stessa calma. Adoravo sentirgli pronunciare il mio nome,con quell'accento tipicamente Irlandese. E poi gli dava quella dolcezza che nessuno dava,ma che tutti pronunciavano con durezza. Continuava a sorreggermi tra le sue braccia muscolose,la fronte corrugata, gli occhi pieni di preoccupazione. -《Continua a respirare come stai facendo e lui se ne andrà.》Mi disse in un sussurro carico di dolcezza. Aveva appena capito che avevo avuto un attacco di panico e sapeva come si fronteggiava. Solo chi ne aveva sofferto,sapeva cosa fare in questi casi. La cosa non mi sorprese,visto che aveva perso la mamma da piccolo. Lo guardai negli occhi e lui mi fissava con un affetto tale,che capii all'istante quanto ero importante per lui. Ma era possibile? Sì. Non avevo dubbi. Mi guardava come la cosa più preziosa della sua vita,come se era di vitale importanza la mia salute per lui. No,questo non era affetto. C'era di più. Questo mi diede una nuova speranza dentro e il macigno nel petto si allentò del tutto,facendomi sospirare di sollievo. A quel sospiro,la sua fronte si rilassò e mi sorrise dolcemente,i suoi occhi non smettevano di comunicarmi il suo amore profondo. In quell'istante mi sentii bene,era come se lui avesse capito le mie paure e con la sola forza del suo sguardo avesse voluto dissolverle subito via, rassicurandomi,facendomi leggere attraverso il suo volto,i suoi sentimenti per me. Aveva capito,che io avevo capito,e sospirò anche lui, con la bocca semi aperta. -《Passato?》Un sussurro appena percettibile e tremante. -《Si.》Anche la mia voce tremò. Adesso l'intensità del suo volto,si fece più carico di significati e io cercai in tutti i modi di fargli capire che il messaggio era chiaro,e lui lo capì,cambiando espressione e facendo il solito sorrisetto furbo. Un attimo prima che lui mi spingesse verso l'entrata,io non potei fare a meno di dirgli:-《 Jamie.. sarai un padre meraviglioso.》I suoi occhi brillarono.

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