Jamie 59

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-《Dio, quanto sei gustosa. Sei solo mia.》-《James..?》Mi guardava con uno sguardo implorante e subito mi fiondai come un affamato su uno dei suoi capezzoli, succhiandolo con voracità. Lei emise un urletto, contorcendosi tutta e tirandomi i capelli. Con una mano le strizzavo forte l'altro seno, alternando a prenderle tra l'indice e il pollice l'altro capezzolo. Amavo il suo piccolo seno, era fatto apposta per la misura delle mie mani. Mi piaceva stuzzicare con la lingua quella piccola punta dura, mordicchiarla piano e succhiarla forte. Non ne avevo mai abbastanza. Ero molto possessivo dei suoi seni, erano miei. Non avrei permesso a nessun'altro di avvicinarsi ad essi, neanche ai nostri figli. Amelia allattava mia figlia, a me non importava un accidente. Ma alla mia Dakota non lo avrei mai permesso. Tuttavia non vedevo l'ora di sperimentare con lei il sapore del suo latte. Non avevo dubbi che sarebbe stato dolce e caldo come lei. Succhiai ancora più forte facendola gemere di più, ed ero tranquillo, visto che avevo saputo prima che sua nonna era in tutt'altra ala dell'enorme villa. Al pensiero che un giorno avrei assaggiato il suo latte, mi eccitai come un animale e staccandomi da lei, tutta arrossata in viso e sul seno, glielo infilai subito spingendomi fino in fondo e non sentendomi mai del tutto soddisfatto, volevo andare sempre più in profondità con lei. Anche stavolta emise un altro urletto appagato. -《Oh si James... mi piace quando sei cosi rude...》Lo sapevo perfettamente. Rimasi fermo dentro di lei, senza muovermi, gustandomi quella magnifica sensazione di benessere che si propagava in tutto il mio essere. Mi misi con la fronte a toccare alla sua, ansimando in direzione della sua bocca e la vidi esultare in viso, respirandomi a sua volta, mentre le pareti della sua piccola fica si contrassero fortemente attorno al mio uccello. Quando ci trovavamo così, era come se mi sentissi completo.
La nostra anima si era riunita e per quanto valesse, il mondo per me poteva anche finire in quel preciso istante. Io ero dove dovevo essere e con chi appartenevo. -《Dimmi cosa vuoi. - Mormorai, sfiorandole le labbra con le mie. - Voglio darti tutto quello che vuoi.》Dakota mi fissò attenta per un lungo attimo, dove l'unico rumore che si percepiva in quella stanza erano i nostri ansimi concitati. -《Voglio che mi prendi da dietro.》Mormorò appena con l'aria un po' spaventata. Non c'erano problemi, l'avrei voltata come avevo fatto qualche settimana fa e l'avrei presa da dietro, facendoglielo sentire tutto. Immaginavo che potesse piacerle di più quella posizione perché entrava più in profondità, con la giusta frizione facendola godere di più. -《Okay, va bene come in albergo? O alla 50 sfumature?》Le chiesi ridendo, mentre mi muovevo lentamente dentro di lei, eccitandola maggiormente, al momento giusto l'avrei voltata. Lei però era immobile, fissandomi con i suoi grandi occhi azzurri preoccupati e mordendosi appena il labbro inferiore. Cosa stava succedendo? Mi fermai anch'io e la scrutai attento. -《Che succede Dakota?》Lei abbassò gli occhi arrossendo e sospirando come per incoraggiarsi a dirmi qualcosa e cazzo ora mi stavo davvero preoccupando. Non mi era sembrato che quella volta non le era piaciuto... anzi... -《James... Voglio che tu mi prenda... Da dietro.》Ci vollero alcuni secondi per capire il vero significato di quelle parole, che prima io non avevo capito. E ne restai tramortito. Voleva un rapporto anale. Avevo già avuto rapporti anali, ma con lei era diverso. Non era necessario! Era già abbastanza stretta davanti, dietro sarebbe stato un enorme problema. Non volevo farle del male. Lei si accorse che mi ero irrigidito, guardandomi stranita, ma non accennai ad uscire il mio uccello da lei. -《James... Hai qualche problema con i rapporti anali?》-《Assolutamente. Mi preoccupo per te. Non voglio causarti danni. Non m'importa se il tuo precedente ragazzo se ne fregava. Io voglio andarci cauto.》Lei si morse ancora il labbro e il rossore sulle guance si fece più intenso. -《In realtà io non... non ho mai sperimentato il sesso anale.》Cosa?? Per carità non era d'obbligo, non a tutti piaceva. Ad esempio io non ne andavo matto. Ma davvero non me l'aspettavo. La fissai a bocca aperta. -《Se non l'hai mai provato, cosa ti spinge a volerlo fare ora?》Sussurrai fissandola con ansia. -《Perché voglio che tu possieda ogni parte di me. - Il mio cuore accelerò i battiti furiosamente. - Voglio appartenerti completamente. Voglio condividere con te una delle intimità più grandi, che non ho mai condiviso con nessuno. E che fino a ieri non pensavo avrei potuto fare. Quello era un mio limite assoluto. Ma adesso voglio che diventi la mia prima volta con te.》Deglutii a fatica. Respirai più intensamente, sentendomi invadere da un desiderio primitivo di possesso verso di lei molto spaventoso. Chiunque, avrebbe dovuto avere una paura fottuta ad avvicinarsi a lei, perché io sarei diventato molto violento. Lei era mia! L'avrei protetta, rispettata, soddisfatta e amata sopra tutto e tutti. -《Amore mio grande... - Mormorai emozionato, sfiorandole delicatamente la guancia accaldata. - Ti darò la tua prima volta. Ti darò ogni cosa. Ma sei ancora vergine da quel lato, quindi domani uscirò a comprare qualcosa che ci possa aiutare, ma per stasera puoi accontentarti di un dito?》Dakota mosse le anche in avanti, come un invito a muovermi. -《D'accordo. Finora nessuno mi aveva messo un dito nel didietro.》Era completamente vergine. Cristo Santo! Uscii l'uccello e mi alzai dal letto, dirigendomi nel bagno comunicante. -《James... ma cosa fai?》La sentii mentre prendevo la sua crema idratante dalla mensola del bagno. Quando ritornai in camera Dakota era appoggiata sui gomiti che mi fissava come disorientata. -《Che fai con la mia crema?》Mi rimisi sopra di lei. -《La userò come lubrificante. Non voglio farti del male. Il raoporto anale e molto intrusivo e può essere fastidioso per alcuni e deliziosamente piacevole per altri. L'importante è saperlo fare nel modo giusto e con le giuste precauzioni.》-《Vedo che te ne intendi.》Mi disse con un sopracciglio alzato e l'aria leggermente infastidita. Mi piaceva quando faceva la possessiva. -《Personalmente nessuno mi ha mai infilato niente nel culo. Però mi è capitato di praticarlo a qualche avventura passeggera, solo per sapere cosa si provava. Ma non è il massimo se non lo fai con la peesona giusta.》-《Se non ti va, non fa niente. Come non detto.》Disse subito e io le presi il viso tra l'indice e il pollice, guardandola dritto negli occhi con serietà, facendole capire bene i miei sentimenti. -《Non dire sciochezze! Non c'è una sola cosa che non mi va di fare con te. Specie questa.》La baciai sonoramente, muovendo le mani lungo il suo corpo liscio e tonico. Era perfetta. La sentii che armeggiava con una mano e staccandomi da lei vidi che aveva svitato il vasetto con la crema. Io allontanai il vasetto dalla sua visuale e me lo portai di fianco. Era proprio una bambina impaziente. -《Ora l'unica cosa a cui tu devi pensare e fare l'amore con me. Rilassati e lasciati andare. Al momento giusto lo sentirai. Non essere impaziente. D'accordo?》Lei annuì con un sorrisetto irrequieto, ma mi piaceva fare le cose nel modo giusto, facendole toccare l'apice del godimento. -《Dove eravamo rimasti?Ah, sì.》Infilai di nuovo l'uccello dentro, facendola gemere. Mi circondò subito la vita con le sue gsmbe, stringendomi forte e procurandomi un erotismo fortissimo. Le toccai con una mano il seno, stringendoglielo forte e torturandole il capezzolo con le dita, intanto che mi muovevo lentamente con movimenti rotatori, emettendo grugniti di piacere. Dakota inarcava il suo corpo sudato quanto il mio e andava incontro alle mie spinte con ardore. Era una gioia vederla ansimante e desiderosa di me, sembrava che godesse ad ogni cosa che le facevo, gemendo e tirandomi i capelli, facendomi eccitare maggiormente. -《Graffiami la schiena.》Le dissi affannoso. Mi piaceva sentirla reclamare il possesso. Non potevo farne a meno. Dakota mi accontentò e io grugnii ancora più forte, spingendo con maggiore intensità e più in profondità. Mi piaceva la sensazione delle sue unghie che mi marchiavano la pelle, maggiore era l'affondo, più mi rendevo conto di quanto mi desiderava e mi faceva impazzire maggiormente. Le ansimai forte sulla sua bocca aperta e la fissai intensamente con la fronte corrugata. Volevo che perdesse completamente il controllo e che si abbandonasse totalmente a me e al godimento che le stavo dando. La sua fica si contorse fortemente sul mio uccello, facendomi infuocare ancora di più, la sua espressione si era fatta come persa. Era mia. Completamente. Subito intinsi il dito medio sulla crema e con l'altra mano la strinsi ancora più forte al mio corpo, poi con il dito le sfiorai il perineo, lentamente e lei gemette, e con molta lentezza e dolcezza infilai solo la punta, sentendola irrigidire e contrarre di piacere. Le mie stoccate erano sempre lente e decise, le accarezzai subito il viso con l'altra mano e ci fisavamo quasi senza sbattere ciglio. Aumentai il ritmo, mentre muovevo il dito in senso circolare, procurandole un leggero massaggio e facendola gemere più forte, strabuzzava gli occhi mantenendo il contatto visivo con il mio, aveva capito quanto ci tenessi a quel particolare. -《Ti piace amore mio?》Le chiesi, nonostante conoscessi bene il suo corpo e sapessi quanto le piacesse. -《Sii... da morire...》-《Ancora?》Mormorai non smettendo con le stoccate e il massaggio. -《Di più... Ti prego.》Avevo capito che stava per venire dai muscoli interni ed esterni del suo corpo, così mi preparai a seguirla. Aumentai con più impeto le stoccate e infilai più in profondità il dito, muovendolo allo stesso ritmo del mio uccello. Dentro e fuori, dentro e fuori, mentre con il pollice le praticavo un massaggio sul perineo. -《Oh James!Aah... è bellissimo! Sto venendo! Sto venendo!》Non l'avevo mai sentita urlare in quel modo e anche i suoi occhi erano fuori dalle orbite. Era in completa estasi. Il mio uccello era completamente zuppo dei suoi umori e mi sentii ancora una volta un Dio.
Le sue unghie si conficcarino sul mio sedere, strizzandolo forte e facendomi venire in maniera violenta, grugnendo come un animale selvaggio, sentendo i forti schizzi del mio sperma riempirla tutta. Quando ci fermammo uscii il dito e la strinsi più fortemente a me, sentendola tremare. Era soprafatta e avevo solo infilato il dito, domani sarebbe stato più intenso per entrambi. Presi a baciarla con dolcezza e lentezza, leccandole la lingua e le labbra, assaporandola maggiormente. Le succhiai il labbro inferiore e le accarezzavo piano i capelli sparsi sul cuscino. Mi sentivo strano, ancora più innamorato, più protettivo. La guardavo come se fosse il mio gioiello prezioso. Il volto arrossato e sudato, gli occhi brillanti solcati dalle occhiaie del nostro amore, le labbra gonfie dei miei baci, il suo sguardo imbarazzato era incantato. Sembrava una bambina, ed effettivamente era molto giovane rispetto a me. Ci toglievamo ben otto anni. Era la mia piccolina. Così dolce e premurosa. Volevo che nessuno si avvicinasse a lei. Che mi portasse via il mio gioiello. -《Cosa pensi James?》Chiese in un sussurro. -《Penso che sei solo mia. E guai a chi ti tocca. Potrei diventare molto pericoloso.》Le dissi serio, sentendo la mia voce uscire roca per l'emozione. Lei mi accarezzò piano il viso, scrutandomi attenta. -《Stai tranquillo pantera. Sono solo tua.》Le sorrisi compiaciuto, mi piaceva quel soprannome. -《Grr...》Feci il verso, facendola sorridere. -《A te è piaciuto... o... non so... magari...》-《Certo che mi è piaciuto. - La interruppi subito, serio. - Darti piacere mi rende felice. E poi... possederti completamente è il massimo. Voglio conoscere e avere ogni parte di te e spero che lo stesso valga per te.》-《Vuoi che ti metta un dito nel didietro?》Chiese scherzosamente ridendo. Ma io ero completamente serio, così che lei accorgendosene si fece seria a sua volta.

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