Jamie 130

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-《E per quanto riguarda la fame: non credo proprio. Ci sono io. Ce la faremo.》Era risoluta. Io la fissai con aria di rimprovero. -《Vuoi castrarmi?Perché per quanto ne so è l'uomo che porta i soldi a casa e che si occupa di prendersi cura della propria donna.》-《Certo amore che tu sei proprio uno all'antica. L'avevo già capito da molte cose, per di più dai tuoi boxer...》Aggrottai la fronte e la interruppi. -《Cosa hanno i miei boxer che non vanno?》Tentò di reprimere un sorrisetto divertito, ma non riuscendoci. -《Sono quadrettati e poi... - fece un altro sorrisetto, mi sentii veramente preso per il culo. - Non sono sicura che dovresti metterli così alti.》 Cosa? Mi stava dando del vecchio?? -《Sono appena sotto l'ombelico.》Risposi un po' seccato. Lei rise ancora, mentre la scioglievo dall'abbraccio. Sicuramente era una gioia per i miei occhi vederla ridere così di cuore, dopo la sera e la notte passata. Ma non ero proprio sicuro che mi piacesse la sua presa in giro. Certo ci toglievamo otto anni... ma mai come oggi mi erano stati stretti. -《Stai ridendo di me?》Rideva a crepa pelle e non so perché risi anch'io. Era proprio contagiosa. -《Sei così adorabile.》Diceva tra le risate. -《Mi stai dando del vecchio, piccolina?》Si calmò un po'. -《Assolutamente. Sei solo all'antica. Mio fratello Jesse ha trentun'anni e non porta i boxer come te. Né di fantasia, nè di altezza.》I miei occhi si strinsero a fessura. -《Guardi tuo fratello in mutande o lui cammina mezzo nudo sotto ai tuoi occhi? Che cazzo significa?》Ero irritato. Lei rise ancora. Forse più di prima. -《Ma smettila con questa tua possessività. Con i miei fratelli è proprio fuori luogo. - Aspetta: plurale? Fratelli? Quindi tutti e due i mastini, perché gli altri due erano ancora troppo piccoli. - E poi vorresti farmi credere che le tue sorelle non ti hanno mai visto in mutande?》-《Assolutamente no! Ci tengo alla mia privacy.》Dissi serio. Piccola bugia. Qualche volta era capitato. -《Che presto verrà sputtanata nei grandi cinema.》Rideva come se fosse ubriaca. Scossi la testa. -《Dak, non dirmi che i tuoi fratelli ti vedono girare nuda o do di matto.》Mi fissò come se avessi tre teste. -《James sono i miei fratelli, datti una regolata. Mi hanno vista crescere. E poi andranno al cinema. Lì mi vedranno veramente nuda.》Rise ma appena mi vide accigliato, si morse il labbro. Già. Al cinema tutti avrebbero visto la mia Dakota, nuda. L'agitazione mi crebbe veloce come le fiamme di un fuoco ardente. Subito lei mi abbracciò e con una mano mi prese il viso. -《Non volevo turbarti e poi mi piace questo tuo stile retrò, vintage. Non vorrei che lo cambiassi per niente al mondo. - Fece un lungo sospiro prima di continuare. - Comunque riguardo alla questione di prima... Hai detto tu stesso che tua madre lavorava con tuo padre. Quindi credo che anche lei contribuisse alle spese della casa. Per cui dovresti lasciarmelo fare e basta. - Cazzo! Mi aveva messo con le spalle al muro con la storia di mia madre. - È questo che fanno le mogli. Aiutano i mariti.》 -《Io e tu, non siamo mio padre e mia madre. Il nostro amore è più forte e intenso. Io voglio prendermi cura di te in ogni punto di vista e tu me lo lascerai fare.》Ero sempre più deciso. -《Lo stesso vale per me Dornan!》Ops. Mi aveva appena chiamato per cognome. Meglio non contraddirla. -《D'accordo. - Dissi con una certa esasperazione. - Per quanto riguarda i miei boxer...》Alzò una mano. -《No. Ti ho già detto che mi piace il tuo stile retrò.》-《Vuoi sul serio che vada in giro come certi babbei, con i jeans e mutande basse per mostrare il culo?Scusa, ma non fa proprio per me piccolina. Ho già superato quella fase.》-《Non sia mai... - la sua voce si fece più calda e roca, mentre due dita mi abbassavano lentamente i boxer, fino all'inizio dei peli pubici e della mia possente erezione. Ecco la mia Dakota! - Però mi piace guardare la tua bellissima V. Quando giri per casa in mutande, potresti lasciarli bassi così. In modo che io possa ammirarla.》Sentivo già il mio sangue pomparmi velocemente nell'uccello. -《E se le togliessi e basta?》Mormorai roco. Sorrise maliziosa, posando la mano sul mio uccello e stringendolo saldamente. Forse avremmo fatto l'amore dopotutto. -《Ti risponderei che sarebbe ancora meglio.》Basta! La strinsi forte strusciandole il mio uccello e baciandola con carnalità. Gemeva forte sulle mie labbra, facendomi bagnare di liquido preieaculatorio. Se non la portavo a letto, finiva che venivo così, nei miei boxer antichi. La presi tra le braccia, facendole cingere le gambe sulla mia vita e incamminandomi verso la camera da letto. Le tolsi velocemente quel pigiama, sdraiandola sul letto e scalciai via i boxer. Ero così eccitato. La desideravo da morire. Mi avventai con foga sui suoi capezzoli già belli duri, ne presi uno in bocca succhiandolo avidamente, mentre giocavo con l'altro con l'indice e il pollice. La sentivo gemere e contorcere forte. Anche lei era fortemente eccitata. Le allargai le gambe, buttandomici subito in mezzo e mentre mi presi l'uccello in mano, in modo da entrarlo dentro la sua piccola fica, la sentii irrigidirsi tutta, lasciandomi di stucco. Rimasi come stonato, tenevo il capezzolo tra i denti, piano, senza riuscire a fare altro. Poi la sua mano mi toccò il bicipite per fermarmi. Fu allora che mollai il capezzolo e l'uccello, fissandola con la fronte aggrottata. Che cazzo succede?? I suoi occhi azzurri erano spalancati e velati di un certo timore. Ma di cosa?? Di me?? -《James... non posso farlo.》Fu come ricevere un pugno nello stomaco. Qualcuno l'aveva molestata?? Portai subito il mio viso a toccare al suo. -《Amore... Che ti succede? Ti prego. Non mentirmi. - I suoi occhi mi scrutavano attenti, imperscrutabili e io mi sentii mancare il respiro. Ero davvero terrorizzato da ciò che avrebbe potuto dirmi. - Qualcuno ti ha fatto del male?》I suoi occhi si spalancarono. -《No. Ma cosa vai a pensare. - Le credetti subito. Era sincera. E buttai un sospiro di sollievo. - E solo che... ho avuto dei problemi per colpa di un pelo incarnato.》La sua voce era dolce, un po' agitata, quasi in imbarazzo. Sbattei le palpebre confuso. -《Cosa?》Si spostò da me, fino ad alzarsi e lasciandomi come stordito. Ero scioccato. Si stava rivestendo sotto ai miei occhi, mentre l'ansia mi stava risalendo. -《Hai capito. Mi fa male la vagina. C'è l'ho irritata, sono andata dalla ginecologa e mi ha sconsigliato di fare sesso fino a quando non mi passa.》Ma che cazzo di puttanate mi stava rifilando?? I suoi occhi erano ancora sfuggevoli. -《Dove cazzo si trova questo pelo incarnato, all'interno della tua fica? Come cazzo è possibile una puttanata simile Dak?!》Ero molto nervoso ora. Avevo le palle in fiamme e lei si negava a me, senza una motivazione valida.

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