Dakota 83

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Ero davvero molto provata. Di sicuro però non ero preparata a ciò che a breve mi sarebbe apparso davanti. Tolsi il chiavistello e aprii di scatto la porta. -《Blake, mi hai rotto le...》Rimasi di sasso. Sconvolta. Davanti ai miei occhi fuori dalle orbite, c'era il mio James. Bellissimo. I capelli erano più lunghetti, pettinati all'indietro, sempre stupendi, la barba incolta. Portava una camicia bianca con le maniche arrotolate e i jeans blu scuri, sulle spalle il suo zainetto. Sembrava molto più grande e affascinante dal nostro ultimo abbraccio, sulla video chat non era come averlo di fronte. Era molto, ma molto più bello, ma soprattutto era incazzato. No. Furioso era il termine adeguato. Bene. Se non altro era vivo. -《Chi cazzo è quel coglione che ti stava appiccicato all'orecchio?!!》Se il buon giorno si vedeva dal mattino... Mi spostai facendolo entrare. Non stavo da sola.
Era un appartamento all'attico e anche se non avevo vicini, fare casino nell'atrio avrebbe dato fastidio a qualcuno nel piano di sotto. Mi chiusi la porta alle spalle e anche se continuavo a tremare sia per la paura della sua reazione, sia per l'agitazione, anch'io mi seccai un po'. -《È un piacere anche per me rivederti, James!》Misi le mani sui fianchi e lo guardavo con aria un po' delusa. Mi aspettavo, dopo due mesi che non ci vedevamo, come minimo un abbraccio, dei baci... Ma a quanto pare la sua possessività aveva preso il sopravvento. Con gli occhi cercò subito il mio anulare destro e appena vide il suo anello, notai il suo volto rasserenarsi un po'. -《Ah! Quindi adesso sono tornato James!》Esclamò. Iniziai ad innervosirmi. -《Sei venuto fin qui per aggredirmi o...》-《Voglio solo sapere chi cazzo è!》Urlava come un pazzo, scaraventando a terra lo zainetto e mettendo le braccia muscolose sui fianchi. Non l'avevo mai visto così fuori di sé. -《Sei venuto fin qui per questo?!》Urlai anch'io, avvicinandomi a lui. Riuscivo a sentire il suo forte profumo, misto al sudore e sentii la mia vagina contrarsi di piacere. Era incredibile che anche durante a un litigio, perché è questo che stava avvenendo, io mi sentissi così fortemente attratta da lui. -《No!Cristo Santissimo! - Urlava ancora più forte, i suoi occhi grigi sembravano scagliare lame di ghiaccio. - Sono qui perché a te piace tagliarmi fuori dalla tua vita!! Mi hai ammazzato!! - Mi si avvicinò a un palmo dal mio viso, urlandomi e mettendomi sotto agli occhi due dita. - Due fottuti giorni!!Cristo!! Due fottutissimi giorni a negarti a me!! Come credi mi sia sentito?!! Come cazzo credi che sia stato?!! Eh!!》Mi feci ancora più a toccare alle sue labbra, urlando anch'io a squarciagola. Ma sapevo che la sua voce era più forte della mia. -《Lo so!! So che non sei stato bene!!Era esattamente quello che volevo!! Cazzo!!》Mi resi conto di quella verità con un certo terrore. -《Ah si?! Era questo che volevi?!! Farmi del male?!!Uccidermi chiamandomi Jamie?!!Negarti a me?!!》-《Si!!》 -《Perché?!!》Ringhiava inferocito, mentre i suoi ansimi mi sfioravano il viso, procurandomi un forte erotismo. Questa cosa stava cominciando a preoccuparmi sul serio. -《Perché volevo che capissi come mi sento!!Come mi hai fatta sentire inutile!!》-《Inutile?!!》Sibilò inferocito. Eravamo faccia a faccia, con il fiatone per tutta quella furia. -《Io ti ho fatta sentire: INUTILE?!!》Tremavo, era troppo inferocito, ma io non avevo paura di lui. Mi fidavo. Mi fidavo ciecamente. Ed ero troppo eccitata. Ero già tutta bagnata, mi eccitava troppo vederlo così. Forse que film mi aveva contagiata. O forse, io avevo scoperto dentro di me alcune mie preferenze, che lui aveva già intuito tempo fa da mia nonna. -《Puttana ti piace di più?!!》Ringhiai a mia volta. Vidi le vene sul collo pulsare molto velocemente e il suo sguardo diventare improvvisamente molto violento. L'espressione che faceva quando interpretava Paul Spector, a confronto era quella di un santo. Ma io non avevo paura. Anzi... lo desideravo ancora di più. Forse lui colse quel segnale e nella frazione di secondi a quello che avevo detto, mi caricò subito in spalla, mentre io mi agitavo come un anguilla impazzita. Le sue braccia misero una forza mostruosa per tenermi bella stretta e avrei scommesso che l'indomani mi sarei rotrovata piena di lividi in quei punti. Vagava per la casa in cerca della camera da letto, mi diede una sonora sculacciata che mi fece urlare forte dal piacere misto al dolore. Avevo solo dei leggeri pantaloncini, che erano talmente corti che in quella posizione lasciavano scoperta parte del mio sedere, quindi il bruciore fu talmente forte che mi s'irradiò dentro come se mi avesse frustata. Quando trovò la camera da letto mi buttò come un sacco sul letto, mentre io iniziavo a divincolarmi. James era troppo forte. Mi voltò a pancia in giù velocemente, con una mano m'immobilizzò le braccia sopra la testa, con l'altra mi strattonò in modo violento i pantaloncini, mentre mi teneva bloccate le gambe in mezzo alle sue muscolose e forti. Cercavo di reagire, ma era impossibile. Ero già in un bagno di sudore e con il fiatone e riuscivo a sentire ansimare forte anche lui. Quando mi abbassò i pantaloncini e gli slip, mi sollevò il sedere per il bacino e mi sculacciò. -《Ahi!!》Sentii un forte bruciore, ma allo stesso tempo ero eccitatissima. Era molto preoccupante. Ma volevo che continuasse. Qualunque cosa avesse in mente, non volevo che si fermasse. Mi passò due dita sulla mia fessura e lo sentii grugnire forte. -《Sei completamente fradicia.》Gemetti impaziente, James mi diede un'altra sculacciata. -《Mi vuoi, non è vero?! - Mi sussurrò in modo sinistro nell'orecchio. La sua erezione dentro i jeans, dura e grossa mi premeva forte nella natica dolorante. - Vuoi che il mio cazzo ti riempa tutta, non è così?》Ansimavo disperata. Lo volevo, sì. Lo volevo con tutta l'anima. Un'altra sculacciata. -《Ahi!!》 -《Rispondimi!》Urlò. Era molto autoritario. -《S-si.》Riuscii a dire con voce soffocata. Le sue dita mi sfiorarono dinuovo la fessura e poi presero a stuzzicarmi con gesti esperti il clitoride. Ansimai più forte, sentendolo grugnire piano. Sapeva che mi piaceva essere sculacciata. Io stessa glielo avevo rivelato. Sapevo anche che lo stava facendo dandomi piacere, infatti si era accertato se fossi bagnata, anch'io conoscevo lui e sapevo quanto gli stava costando farmi tutto ciò. A me invece non importava, io avevo bisogno proprio di questo in questo momento, e lui lo sapeva e me lo stava dando, ma allo stesso tempo, avvertivo che dietro era celata una punizione. -《Come ti senti ora, Dakota?》La sua voce era provocatoria e iniziai a capire il suo vero gioco, cominciando ad essere terrorizzata. Mi fidavo ancora, ma ero terrorizzata. Due sensazioni contrastanti, ma entrambe molto forti. Mi strusciavo tra le sue mani che ancora mi accarezzavano intimamente, cercando sollievo, ma lui le tolse e mi sculacciò ancora. Il sedere mi formicolava. -《Rispondimi.》Grugnì. -《Sono eccitata.》Esclamai in un gemito strozzato. Lo sentii sorridere. Riprese a toccarmi e io iniziai dinuovo a strusciarmi. Stavo impazzendo. Avevo un disperato bisogno di venire. -《Così mentre io sono a Londra, tu vai in giro con il primo testa di cazzo!!》Aumentò il volume e le sue carezze si fecero più insistenti, facendomi salire verso il vertice del piacere.

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