Dakota 84

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-《Non è nessuno per me. È solo un conoscente.》Mormorai tra gli ansimi, pregando di raggiungere al più presto il culmine. -《Solo un conoscente...》Ringhiò. Ero vicina, decisamente vicina. Tolse dinuovo le mani e mi sculacciò ancora, facendomi provare un dolore acuto dovuto al mancato orgasmo. Sentivo già i miei umori tra le cosce, sudata e ansimante, pregavo che la smettesse di punirmi. Ma avevo intuito che era solo all'inizio. -《Quel fottuto testa di cazzo ti sussurrava all'orecchio!! - Aveva ripreso ad urlare e io sentii le lacrime agli occhi. - Glielo hai detto che sei mia?!!》 -《S-si.》Balbettai, spaventata che se non lo avessi fatto mi avrebbe sculacciato ancora. -《E lui si è avvicinato lo stesso?!! Bastardo!! Se me lo ritrovo davanti lo riduco in polvere!!》Sentii finalmente un rumore familiare che mi fece sospirare: la cerniera che veniva aperta. Non tolse la camicia, si limitò solo ad abbassarsi appena i pantaloni e i boxer. Rendendo la cosa ancora più rude, del resto anch'io portavo ancora il sopra. Dopo neanche un secondo me lo entrò tutto in modo violento, tanto che che iniziai a boccheggiare. -《Tu sei mia Dakota!Soltanto. Ed.Esclusivamente.Mia! - Grugniva affannoso e furioso. - Nessuno può toccarti! Nessuno può averti! Solo io! Capito?!!》Le sue stoccate erano impetuose, precise. Mi pompava senza più respiro ormai, ero molto preoccupata se avesse avuto una crisi e come se mi sentì, lo sentii inalare dalla bomboletta. Mi sentii mancare il respiro. Non lo aveva mai fatto prima. Sapeva che mi piaceva il suo respiro affannoso. Ma evidentemente non voleva darmi piacere. Del resto mi stava punendo. Le sue mani non mollavano la stretta imperiosa sui miei polsi sottili, l'anello che gli avevo regalato mi stava scavando la pelle e forse lui lo faceva pienamente consapevole, per imprimermi maggiormente il concetto di appartenenza. Le sue stoccate per quanto impetuose toccavano il punto giusto. Aveva imparato a conoscere il mio corpo e nonostante tutto, capii che anche se mi stava punendo, voleva darmi un minimo di piacere. Lo amavo disperatamente, mentre piangevo silenziosamente, anche se mi stava facendo tutto questo. Ma sapevo che ero stata io a provocarlo e me lo meritavo. -《Di chi sei Dakota?》Grugnì contro il mio orecchio. -《Tua.》Mormorai appena, tirando su col naso. -《Di chi?》-《Tua.》Cercai di metterci più voce. -《Non ho capito.》Esclamò rabbioso, continuando a pompare. Voleva sentirlo bello chiaro e forte. -《Tua!》Urlai con quanto fiato avevo in gola. Il fortissimo sfregamento del suo pene iniziò finalmente a farmi provare piacere. Era una sensazione molto strana. Dolorosa, ma piacevole. -《Bene! Non.Devi.Dimenticarlo.Mai!》Ringhiò. Incominciai a gemere, stavo raggiungendo il vertice. James mi scostò da una parte i capelli e mi annusò forte il collo, facendomi rabbrividire. Poi lo uscì facendomi urlare. -《Noo... ti prego... noo...》Iniziai a singhiozzare in modo umiliante. Mi diede un'altra sculacciata. -《Come ti faccio sentire ora Dakota? - Mormorò in modo provocatorio. - Come la mia donna? O come una puttana?》Oh no! Quella era la vera natura del suo atteggiamento. Voleva farmi capire, che in realtà lui non mi ci aveva mai trattata, e per me non lo stava veramente facendo neanche ora. -《Allora? Come ti faccio sentire?》Mi penetrò dinuovo con violenza, ricominciando a pompare. Io non riuscivo più a rispondere, ero in trans. Mi sculacciò ancora. Non c'è la facevo più. -《Rispondimi, Dakota. Come la mia donna? O come una puttana?》-《Come la tua donna.》Mormorai singhiozzante. Mi faceva male tutto. -《Non ho capito.》Grugnì tra una stoccata e l'altra. -《Come la tua donna!》Urlai ancora con voce rotta. Mi pompava sempre con molto vigore. Voleva ancora punirmi. A quel punto mi preoccupai fino a dove si sarebbe spinto. -《Come la mia donna, eh. - Prese ad uralre, furioso. - Eppure ti piace tanto provocarmi. Portarmi al limite. Dicendomi che tu per me non vali niente!! Che sei inutile!! Sei talmente inutile che ti chiamo ad ogni ora del giorno!! Della notte!! Sei sempre nella mia fottuta testa, come un ossessione!! Ma tu dici di sentirti inutile!! Sei la mia vita!! E sei inutile?!! - Mi urlava addosso mentre mi penetrava, ma io avevo già sentito crescere nuovamente l'orgasmo dentro e incominciai a gemere tra le lacrime, pregando tutti i santi che stavolta mi avrebbe fatta venire. -
Dicendomi che tu non vieni al primo posto!! Come cazzo fai a dire queste puttanate?!! Tu sei la mia fottuta vita, Dakota!! - Urlava con affanno, avrebbe dovuto prendere la bomboletta, ma stavolta non lo fece, contimuava ad ansimarmi contro, con lo stesso impeto delle sue spinte vigorose. Allora vidi uno spiraglio di luce. La mia punizione era finita. - Ho vissuto due fottuti giorni di tormento!! Non posso più vivere senza te!! - Mi annusava ancora il collo fortemente e allentò la presa sui miei polsi. - Niente e nessuno viene prima di te, maledizione!!》Le sue spinte si erano fatte più dolci, ma sempre belle mirate. Il mio cuore era gonfio, provai una fortissima ondata di calore dentro tutto il corpo e piansi ancora. Ero pazza di lui. Malata. Non c'era più scappatoia. L'orgasmo mi colpì violento, forte impetuoso, lo sentii quasi come doloroso. Una sensazione divina e di forte sollievo. James venne con me, con lamenti strazianti, inondandomi del suo seme caldo, sentendomi entusiasta. Infine, cadendo sul letto spossati, James sopra di me, ancora tutto vestito. Mi sentii strana, alleggerita, come se tutto il male e la tensione fossero scomparse di colpo. Mi baciò dolcemente il collo e passandoci sopra il naso, come una carezza. Singhiozzai a quel gesto tenero. Lui mi strinse forte a se dandomi altri baci delicati. Poi si alzò e di colpo sentii freddo, presi a tremare. Mi asciugai gli occhi mentre lo vidi andare in bagno. Tornò qualche minuto dopo, nudo con una crema lenitiva in mano. Ci fissammo per un attimo in volto. Io bisognosa di lui, James con rammarico. -《Scusami.》Mormorò piano. Mi alzai di scatto dal letto, sentendo dolore dappertutto, ma non preoccupandomene e abbracciandolo forte, lui ricambiò dopo qualche attimo. -《James, scusami tu. - Sussurrai. - Non dovevo dire quello che ho detto. Tu non mi hai mai trattato da puttana.》Gli baciai una spalla muscolosa dalle vene in rilievo. Intanto lui mi massaggiava con delicatezza il collo. -《L'ho fatto ora. E mi faccio schifo.》Esclamò seccato. Scossi la testa e lo guardai in volto. -《No. Non lo hai fatto neanche ora.》Lui sbuffò odiandosi. -《Sei stato solo un po' violento. Ma non mi hai trattato come una puttana, James. Non lo hai mai fatto》Lui aveva il viso voltato dall'altra parte, evitando i miei occhi. Ma io glielo presi dolcemente e lui mi guardò con gli occhi lucidi e arrossati, sapevo che stava per piangere. -《Ti amo James. Niente può cambiare questa verità.》Mi baciò con delicatezza e amore. Da quando era entrato in casa, non avevo ancora toccato le sue labbra. La sensazione fu divina, paradisiaca. Le mie mani sprofondarono tra i suoi capelli, le mie labbra erano affamate delle sue, la mia lingua danzava esultante con la sua. Lo mordevo e lo succhiavo con gioia. Mi era mancato tutto di lui. L'amavo follemente. Amavo anche la sua possessività e quella sua violenza dovuta al forte possesso nei miei confronti. Era inconfutabile che eravamo fatti per stare insieme. Accettavo di lui qualunque cosa, tutto. -《Come fai ad amarmi così tanto? Da accettare anche lo schifo che ti ho fatto. Dovresti sbattermi fuori.》Disse serio e con rancore verso se stesso. -《So perché lo hai fatto. Era l'unico modo per farmi capire. Io ti ho davvero ferito James. Sono io la stronza. Mi sorprende che TU, non sia disgustato dal mio comportamento infantile e che mi corri sempre dietro. Ho esagerato quanto te. È normale nella nostra situazione. Siamo troppo possessivi, innamorati e nervosi. E poi mi sembra che tu abbia perfettamente capito bene che non mi ha fatto schifo. Anzi... tu sai benissimo che mi piace. Non lo avresti mai fatto altrimenti. Lo so molto bene.》James mi accarezzò con delicatezza la guancia, il suo sguardo non smetteva di essere serio. -《Non succederà mai più. Sei la mia vita. Non voglio farti del male.》-《Lo so. Ma... ti prego non dire mai più... per favore, possiamo prendere in considerazione anche questo aspetto. - James mi fissò attento. - Magari... anche facendo un po' meno... se vuoi..》 -《Piccolina...》Diceva con diniego. -《Ti prego...》Sussurrai tra le sue labbra. Mi diede un bacio delicato. -《D'accordo. Ma non aspettarti che ti sculacci ad ogni ora del giorno o che mi comporti come un pazzo tutte le volte che ti scopo. Lo farò quando lo dico io. Poi... Ti ho detto che sono troppo possessivo nei tuoi confronti. Se qualcuno ti si avvicina... io non capisco più niente amore mio. Divento un pazzo. Penso che ora tu l'abbia capito.》Gli sorrisi e gli feci una carezza sul viso. -《Si. Non mi sono mai sentita tanto amata in tutta la mia vita.》 James mi guardò con aria di rimprovero. -《E allora non dubitarne mai più. Dulcie non è più importante di te. Sei tu la mia vita. Non lei. Se sarà necessario te lo ricorderò ogni singolo minuto.
-《La lontananza è difficile, James.》Mormorai malinconica. Lui mi prese il viso tra le mani, portandolo vicino al suo. -《Sono qui. Mi vedi. Sono venuto subito da te! Non vado da nessuna parte.》Mi baciò ancora e ancora. Narcotizzandomi in ogni cellula del mio corpo. Dopo un po' mi spalmò la lozione sul sedere e nei polsi. Lo fece con cura e amore. Poi ci coricammo. James a pancia in aria e io con il viso sul suo petto, avvinghiata completamente a lui, come un rampicante. Non potevamo metterci nella nostra abituale posizione perché avevo il sedere troppo sensibile. Comunque quella posizione mi piacque moltissimo, lui mi teneva stretta a sé, come se potessi scappargli da un momento all'altro e mi dava dei continui bacetti sulla fronte e sul viso, sussurrandomi dolci parole d'amore e di perdono. Ero felice. Dopo la tempesta, il sereno. Tra le braccia del mio unico, grande amore.

How deep is your love - The Bird and The Bee.❤❤

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