Contenuto extra. Insofferenza.

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Vengo svegliato di soprassalto dalle urla infernali di quella neonata. Mi porto le mani in faccia. Cazzo!! Non ce la faccio più sono due settimane di fila che urla ogni fottuta notte. Mi sembra d'impazzire! Perché non ritornava a Londra con sua madre? Non c'è la faccio più. -《Jamie...》Mille mi cerca con la mano, toccandomi il braccio... -《Sei tu che l'allatti mica io.》Dico nervoso e girandomi su un fianco. -《Forse non avrei mai dovuto farlo. - Si lamenta mentre la sento alzarsi. - Mi fa male il seno e sono troppo stanca.》Stringo gli occhi. -《É stata una tua scelta. Nessuno ti ha obbligata.》-《Grazie. Sei sempre molto gentile.》Sbuffo... ormai non facciamo altro che discutere. Sono arcistufo. -《Prendi le pillole e interrompi. Si abituerà a quello in polvere.》Sento che prende nostra figlia e io cerco nuovamente di riprendere sonno. Mi sbaglio. -《Jamie!!》Urla allarmata. E ora che succede?? Apro gli occhi e accendo la luce di fianco. Ha il volto spaventato, sbatto le ciglia non capendo. Poi vedo. Oh Cristo!! E ora?? Ha il seno gonfissimo e capisco subito che non è un buon segno. Mi alzo velocemente dal letto. Sono nel panico. Che devo fare? -《Non posso allattarla! Che faccio??》Respiro profondamente. Dulcie urla come un piccolo demonio e lei è sconvolta e io sono l'unico che deve risolvere quel casino. Per prima cosa decido che per forza dovrà bere del latte normale. È notte fonda. Impossibile trovare del latte in polvere. -《Le daremo il nostro.》Dico serio. -《Ma non può.》Piagnucola in piena crisi. -《Lo farà. Perché glielo farò prendere anche a forza.》Sono determinato. Non so... Ma Dopo qualche ora ci riesco. Ma la parte più difficile viene ora. Millie è abbattuta nel letto, sembra sia in agonia quel cazzo di tiralatte che si era rotto e per mancanza di tempo non era stato acquistato. Deglutisco a fatica. Non ho altra scelta. Non posso farla morire. Prendo una bacinella e mi appresto a fare una cosa che proprio non ho voglia. In un attimo due occhi azzurri si fanno strada dentro di me. E mi viene da piangere. Mi sento di tradirla. È molto strano. Ma è così. E mentre vedo Millie in uno stato comatoso. Mi sento un crisi. È mia moglie, sta male... ma io non riesco a muovere un muscolo.
Respiro faticosamente. Sento il sudore scendermi dalle tempie, stringo i denti e chiudo gli occhi stringendoli forte e cerco di farmi forza. Un altro lungo respiro e riapro gli occhi e mi porto il capezzolo alla bocca e comincio a succhiare via quel latte inacidito per poi riggettarlo nella bacinella. Eseguo la pratica in modo molto meccanico. Non mi rendo più neanche conto in che cazzo di dimensione sono. So solo che penso  Dakota potrebbe essere fiera che per una volta sto facendo del bene a qualcuno. Ma porca puttana! Mi sento un traditore di merda, anche se io e Dakota non siamo nulla. Non nego che però sta nascendo qualcosa. Qualcosa a cui tengo moltissimo. Non so quanto tempo passa da quella tortura. Ma il pensiero di Dakota mi ha aiutato a farlo, distraendomi da tutto ciò. Dopo un po' sono in bagno con la testa dentro wc e sto vomitando pure l'anima. Sono tutto sudato e nauseato. Decido così di farmi una doccia fredda. Ho bisogno di pulirmi. Ho bisogno di togliere da me ogni singola traccia di lei. Sotto il getto freddo mi ritrovo a piangere singhiozzando... Mi tiro i capelli e mi dispero perché l'ho tradita. Mi sento così, anche se tra me e Dakota non c'è niente. Ma è una cosa che mi dilania l'anima. Mi fa male. Poi un pensiero si fa strada nella mia mente. Io la amo disperatamente! Non c'è spazio per altro o per nessuno. Solo per lei. Da lei avrei succhiato il latte con tranquillità, con amore. Si l'avrei fatto tranquillamente anche se non avesse avuto la febbre. Mi blocco sotto il getto e fisso un punto fermo nella doccia. Non c'è una singola cosa che non farei per quella piccolina. Credo che persino il suo latte possa essere dolce come lei. Caldo. Mi rimetterebbe al mondo. Ci unirebbe intimamente in modo completo e profondo. Mi farebbe sentire amato e accolto dentro di lei. Fino in fondo. Mi ritrovo a respirare affannosamente e con un erezione mostruosa. Sono cosciente che se voglio una cosa così intima e profondamente intensa con lei devo subito farla mia. Possederla dentro e fuori e farla mia in eterno. Voglio subito un figlio da lei. Una bella bambina birichina almeno quanto lei. Sorrido felice, mentre l'acqua gelida mi scivola sul corpo, cancellando quel gesto disgustoso.

Jamie.

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