Jamie 128

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La sentii avvicinarsi lentamente, mentre singhiozzavo piano. Mi strinse in un forte abbraccio. -《Non ti merito. Faccio schifo. Come uomo e come persona. - Mormoravo straziato dai singhiozzi. - Se non ti amassi così disperatamente... ti direi di lasciarmi perdere.》-《Ssh... - mi accarezzava dolcemente i capelli - non voglio più sentirti insultare! Capito? Non farlo mai più! Non potrei mai lasciarti. Ti amo troppo. Sei un uomo meraviglioso James. Non ho mai incontrato nessuno come te!》Le sue parole furono la cura del mio malessere. Sollievo infinito, fu ciò che provai stringendola forte a me, pregando Dio di non portarmela MAI via!

Una volta in camera da letto, nonostante fossimo in inverno, l'aspettavo sotto le coperte con solo i boxer, come d'abitudine. Sapevo che presto anche quelli sarebbero volati, ma ci tenevo a voler essere un po' signore. Aspettavo con trepidazione il mio amore uscire dal bagno. La conoscevo ormai sin troppo bene da sapere che si stava agghindando per me con qualche completino sexy e inesistente, e lei sapeva bene che io l'aspettavo nudo sotto le coperte. Ormai ci conoscevamo troppo bene. Sembravamo già marito e moglie e lei per me lo era davvero. Nessuno mi conosceva dentro quanto lei. Neanche la mia famiglia. Aspetto, aspetto. Ma lei non esce. Poi quando mi convinco di alzarmi dal letto per andare a vedere se c'è qualcosa che non va, eccola che esce. Rimango spiazzato da ciò che vedo. Come se mi avessero dato una martellata in testa. Indossava un pigiama di flanella dallo sfondo bianco e grigio, la maglia bianca con Garfield in grigio, il sotto grigio con i baffetti neri. Teneva gli occhi bassi, evitando i miei occhi stupiti e si diresse verso il letto. Ma che cazzo..? Mi prende per il culo??Sono passate due settimane! Due fottute settimane che non facciamo l'amore! Un altro brivido mi percorse la schiena, intanto che lei si distendeva al mio fianco e mi abbracciava, poggiando il suo dolce viso sul mio petto. Me lo baciò piano e lo annusò. Mi sentii un po' confuso da questo cambio di rotta. Non è che pretendessi per forza di fare l'amore, ma poteva almeno avvisarmi, per evitare la cocente delusione, del costatare che il suo desiderio nei miei confronti era andato un po' a scemare. E se non mi desidera più??Stasera è troppo strana. Non mi piace. Non è la mia Dakota. -《James... - mormorava in tono canzonatorio e davvero mi sentii un po' preso per il culo. - Non farti strani film. Ti desidero ancora. Anche più di prima. - Non mi meravigliavo più di quanto mi leggesse dentro. Vi ho detto che ormai eravamo un tutt'uno. - È solo che stanotte voglio solo stringerti. Per favore.》Quel per favore le era uscito come disperato, facendomi tremare forte interiormente. Non le avrei mai negato niente. -《Faccio tutto ciò che desideri. - Mormorai baciandole i soffici capelli. - Anche se non ti nascondo che Mr King Size moriva dalla voglia di essere riabbracciato da Mrs Small Clam.》Rideva piano, facendo muovere il suo corpo perfetto in piccole scosse. La strinsi fortissimo al mio corpo, accarezzandole delicatamente il collo e baciandole dolcemente il viso. -《Se vuoi puoi metterti il pigiama. - Mormorava con voce già impastata dal sonno. - Non voglio che senti freddo. Specie per l'asma.》Niente. Non avevo proprio speranze di fare l'amore con lei quella notte. -《Non sento freddo. - Mormorai con un certo desiderio nella voce. - Si sta bene. Sono sotto le coperte, attaccato a te. - Feci una pausa, insicuro se continuare o meno. - E poi è meglio farsi trovare preparati. Metti caso che tra qualche ora ti viene voglia...》Risi un po', ma lei non si muoveva più e il suo respiro si era fatto regolare. Si era addormentata! Sul serio?!Sospirai, guardando i due vasetti di vetro con le piantine che pendevano dal soffitto. Eravamo davvero marito e moglie ora. Eppure non so spiegare... ma sentivo che quel comportamento non era da lei. Dakota era sempre stata molto focosa... qualcosa non andava. Me lo sentivo nelle ossa. Non potevo dire che non mi amava più, perché lo vedevo chiaramente che era pazza di me. Mi aveva appena detto di desiderarmi più di prima... e allora cos'è? Di che si tratta? Non poteva essere l'abitudine, non vivevamo ventiquattro ore su ventiquattro insieme, da pote provare un simile sentimento. Sbuffai irrequieto. Mi sentivo completamente impotente. Dakota si mosse sul mio petto, annusandolo come una gattina, per poi tranquillizzarsi subito. Mi si riempii il cuore, persino durante il sonno aveva bisogno di me. La strinsi più forte, facendola mugolare e le baciai la testa. Mi rilassai subito, i pensieri negativi erano stati spazzati via di colpo da quel suo gesto tenero. L'amavo sempre più profondamente. E in parte mi dispiaceva di non poter dormire nella nostra abituale posizione a cucchiaio. Volevo tanto annusarla anch'io. Mi rilassava molto farlo. Ero abituato a dormire con il mio volto perso nell'incavo del suo collo, per sentire la fragranza che emanava la sua pelle setosa. Mi tranquillizzava, perché sapevo che era con me, tra le mie braccia. Ma anche questa posizione, con lei rannicchiata su di me, non era male. Era già capitato altre volte ed era bella perché sentivo il suo bisogno di me. Chiusi gli occhi con il pensiero che domattina io e Mr King, le avremmo dato un bel buon giorno. Sorridendo a quel pensiero lascivo,mi addormentai.

-《No! James, No!!》Ma che cazzo..?Venni svegliato di soprassalto dalle urla di Dakota, che si era allontanata dal mio corpo e si dimenava sotto le coperte. Accesi l'abat jour sul comodino, erano le quattro del mattino e mi issai a metà letto, rimanendo sconvolto.

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