Jamie 73

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-《Non ho mai detto che non mi prenderò cura di Dulcie. Io e Amelia non possiamo più stare insieme. Mi dispiace di averla ferita, ma non posso farci niente. E poi... anche lei potrà rifarsi una vita cercandosi qualcuno più adeguato a lei.》-《Ma come puoi essere così freddo e impersonale. Mia figlia sta soffrendo per te. Ti ama. Vuoi capirlo? Perché non ci riprovi. Sono sicura che la tua è solo una sbandata. Dalle il tempo di passare stando a fianco di tua moglie e di tua figlia. Un tempo era così che si salvavano i matrimoni.》Il tono della sua voce si era fatto più indulgente, io invece ero più incazzato di prima. Come si permetteva di definire il mio immenso amore per Dakota come una sbandata? Che cazzo ne sapeva lei? -《Proprio tu mi parli di salvare matrimoni? Tu che non hai saputo salvare il tuo? Ma fammi il piacere! E poi Dakota non è una sbandata, è la mia vita! Quindi bada a ciò che dici!》-《Stai attento Jamie. Mia figlia non è così stupida! Potrebbe davvero rovinarti.》Si fece minacciosa e io m'infuriai. -《Che fai, minacci? Non ho paura ne di te, nè di tua figlia! Ora lasciami in pace. Ti auguro una buona giornata Anne!》Riattaccai furente. Quando d'improvviso sentii una mano toccarmi la spalla sudata. Sussultai di colpo e voltandomi incontrai il volto allarmato di Tippi. Portava un prendisole coloratissimo ed era già tutta sistemata per uscire. -《Mi dispiace, non volevo origliare. Solo... Ti ho sentito urlare. Hai proprio un bel vocione mio caro. - Disse sorridendomi maliziosamente. - Scommetto che la tua voce fa impazzire mia nipote. Specie il tuo accento Irlandese.》Sorrisi. Stava alleggerendo la tensione che c'era nell'aria. -《Si. Dakota va pazza per il mio accento. E anche per la mia voce.》Lei mi guardò attentamente e si fece seria. -《Mi piaci Jamie. Davvero. E non lo dico perché sei un bel ragazzo. Ma perché sei uno tosto. Sai quello che vuoi e lotti con le unghie e con i denti per averlo. Ti ammiro. Sei l'uomo adatto a mia nipote. Lei ha bisogno di un uomo come te al suo fianco. È troppo fragile, anche se non sembra, ne ha passate tante. Ma io sono sicura che con te è al sicuro. Lei ha bisogno di uno che la tenga bella stretta, che le faccia capire chi è che stabilisce. Di un uomo, mi spiego? - Annuii. - Ho visto subito in te la virilità e la forza. Il possesso e il forte senso di appartenenza nei suoi confronti. È davvero stupefacente.》Mi sentii molto lusingato da quelle parole. E via via sentii la rabbia scemare. -《Grazie Tippi. Ma ho anch'io qualche difetto.》Feci un mezzo sorriso. -《È vero. Sei Irlandese.》Risi divertito, cogliendo l'ironia. -《Ma sei giusto per lei. L'anello che le hai ragalato ha un significato molto pericoloso e imprescendibile. - La scrutai con molta più attenzione, trattenendo quasi il fiato. - Da quel poco che mi aveva raccontato Dakota ero riuscita a farmi un idea di te. Ma adesso che ti ho osservato... devo ammettere che confermi in pieno il mio primo pensiero, anzi lo hai rafforzato. L'avevo avvertita che se non era abbastanza innamorata di te, avrebbe fatto bene a scappare. Ma ho capito che anche lei non scherza. Per anni... ho cercato un uomo come te. Ma non l'ho mai trovato. Dakota è molto fortunata e, non preoccuparti: Ne verrai fuori. Tutti si stancano, prima o poi. Anche quella donna si stancherà. Troverai una soluzione. Quelli del tuo stampo la trovano sempre. Oddio... non c'è ne sono molti nel mondo, ma tu sei uno.》Mi sorrise, dandomi una leggera pacca sul braccio e allontanandosi. -<<Grazie Tippi. - Esclamai facendola voltare. - Comunque non è necessario che lasci tutto il giorno la casa. Mi piacerebbe cenare di nuovo insieme, prima di partire.》-《È giusto che vi godiate il più possibile. E poi, ho già detto che tra voi due si respira troppa tensione sessuale. Non mi piace essere di troppo. Comunque ti garantisco che l'ultima sera ceneremo insieme.》Mi fece l'occhiolino, sorridendomi e andandosene. Scossi la testa. Era davvero un bel tipo. Diversa da mia nonna. Ma aveva capito perfettamente che tipo di uomo ero. Era molto arguta, come la mia Dakota. Se non era per gli anni, avrebbe potuto essere benissimo sua figlia, per quante cose l'accomunavano. Avevo avuto a che fare poco con Melanie.
Quando la maneger di Dakota mi aveva dato l'indirizzo e i vicini mi dissero che era partita per un paio di giorni, m'informai sulla famiglia, facendomi dare l'indirizzo di dove abitava sua madre. Così che quando me la trovai davanti l'avevo trovata molto bella e alla mano. La dolcezza era la componente principale della loro famiglia. Era stata molto gentile, facendomi accomodare nell'ingresso e scrivendomi un bigliettino con l'indirizzo della madre. Un giorno avremmo scambiato più di una semplice chiaccherata.
Quando rincasai per andarmi a fare una doccia, passando davanti la lavanderia vidi qualcuno intento a fare qualcosa. Avevo tirato dritto, poi tornai indietro e guardai con più attenzione e mi accorsi che si trattava della mia Dakota, di spalle. Aveva legato i capelli in un alta coda di cavallo, indossava dei micro shorts di jeans bianchi e una canotterina grigia aderentissima. Dio, com'era sexy. Stava stirando?? M'imbronciai avvicinandomi verso di lei di soppiatto. La cinsi per la vita, facendola sussultare lievemente ed emettere un "ooh". -《Mi hai spaventata. Non ti ho sentito arrivare. Hai finito di sudare?》Inarcò la nuca sulla mia spalla, pronunciando le labbra verso le mie, alla ricerca di un bacio che io subito le diedi, lentamente. -《Mmh... mi piace quando sei tutto sudato.》Disse con voce roca, facendomelo drizzare all'istante. -《Non sei andata a cavallo?》Vidi che stava stirando una mia camicia e alcuni dei miei vestiti erano già accuratamente stirati e messi da parte. -《No. Mi sono occupata della biancheria del mio uomo.》Esclamò con un certo orgoglio. -《Non c'è Karola per questo? E poi non aveva importanza. Una volta rincasato avrei portato tutto in lavanderia.》Adoravo che si prendesse molta cura di me. Come faceva sempre mia madre con mio padre. Ma non volevo approfittarne. Non volevo che mi facesse da serva. Sapevo gestirmi da solo. O sempre pensato che le donne non sono schiave dell'uomo. Sono esseri molto superiori e vanno rispettate e adorate. -《In lavandderia?? - Chiese con aria disgustata. - Ma che diavolo fa quella parassita in casa, se non si occupa di te? Visto che ti AMA così tanto, come vorrebbe fare credere.》Le annusai forte il collo, mi faceva impazzire farlo. Adoravo l'odore della sua pelle e ben presto ne avrei sentito fortemente la mancanza. Poi presi a baciarglielo e mordicchiarlo piano, sussurrandole roco: -《Non guastimoci la giornata menzionandola. Lei non è te. Per quanto mi riguarda, sei tu mia moglie.》Lei si voltò sorridendomi dolcemente. -《E tu sei il mio maritino.》Mi cinse il collo con possesso e mi diede con slancio un bacio passionale, succhiandomi la lingua e portandola in una lenta danza insieme alla sua. Cazzo se sapeva baciare. Volevo possederla subito. Seduta stante.

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