Jamie 43

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Cominciai ad agitarmi. Volevo un bene enorme a mio padre.
Lo amavo tanto, ma nè lui e nè nessun'altro mi avrebbero impedito di vivere felicemente la mia vita, con la donna che amavo sopra ogni cosa. Era stata sicuramente quella pazza isterica di Amelia a metterlo in agitazione. L'avrei strozzata! Strisciai il dito e risposi con calma controllata, ero lì lì per esplodere sul serio. -《Papà! Vedo che Amelia non ha perso tempo!》-《Jamie dove sei?》Mi chiese con voce stanca. Era malato e io non volevo essere per lui ancora una volta il figlio problematico che aveva bisogno di terapie per rimettere a posto il cervello scombussolato. -《Papà, sono dove avrei sempre dovuto essere. - Lo sentii respirare profondamente e mi dispiaceva dargli quest'altro dolore, ma non avevo scelta. - Io la amo papà. La amo senza via d'uscita. Ed è lo stesso anche per lei. Mi ama per quello che sono. Lei non vuole cambiarmi o aggiustarmi. Lei mi ama per come sono, come faceva la mamma.》Ecco, lo avevo detto. Fin da piccolo mi ero sempre sentito inferiore, diverso, l'asma poi era stata la maggiore causa di quei miei complessi, nessun'altro bambino intorno a me doveva portarsi una bomboletta per l'ossigeno. Ero molto magro e fragile, ma mia madre mi dava forza e coraggio, e quando lei se ne andò, i miei problemi aumentarono e mio padre non era abbastanza bravo a darmi forza e coraggio. Ma io gli ero grato per quelle terapie, anche se mi avevano fatto sentire sempre come il pazzo della famiglia Dornan. Tanto che alle riunioni di famiglia, fino a qualche annetto fa, tutti mi chiedevano sempre con tatto: "Jamie. Come stai?Stai bene ora?" Potete immaginare come mi sentivo? Cosa provavo? Le mie sorelle mi stavano sempre vicine e guardavano storto chiunque mi facesse sentire diverso. Ecco io ero sempre stato diverso. Per Dakota invece avevo scoperto di essere il suo uomo. L'uomo di cui lei non avrebbe cambiato mai nulla. Ricordai ancora l'effetto che quelle parole avevano avuto su di me. Nessuno me le aveva mai dette e per me avevano un valore inestimabile, soprattutto perché era stata lei a pronunciarle. -《Jamie, mi dispiace se ti ho dato l'impressione di volerti cambiare, o peggio aggiustare.》Il suono della sua voce si era fatto triste e mi dispiaceva.
-《Ho sempre cercato di aiutarti e ti ho sempre amato per ciò che eri e che sei. Sei un uomo meraviglioso ed eccezionale. Rispetto la tua scelta, ma non negare a tua figlia il tuo amore. Lei è troppo piccola e ha bisogno di te. Come tu ne avevi di tua madre e ne hai ancora un disperato bisogno. - Fu come ricevere un pugno nello stomaco e iniziai ad ansimare. - Lei è morta Jamie, non ti ha abbandonato di sua iniziativa. Tu sei vivo. Non farle patire questo dolore.》Diedi un fortissimo pugno alla lastra di marmo a toccare alla porta dell'ascensore e facendomi un male cane. -《Dannazione papà! Non è corretto parlare di mamma! - Avevo alzato un pò i toni e alcune persone alla reception si voltarono a fissarmi, così abbassai la voce. - Sai bene quanto l'amavo. Ma c'è una cosa che non sai. Adesso è Dakota il mio punto debole. Nessuno può cambiare questa verità, neanche Dulcie.》-《Jamie io non vo...》Lo interruppi bruscamente. -《No papà, stammi a sentire: io non rinuncerò mai a lei! Per niente al mondo! Sono stanco di sacrificarmi!Voglio la mia felicità! Se non posso averla io ne morirò, lo capisci?! Perciò accettala! E non chiedermi di scegliere... per quanto io ti voglio bene e ami le mie sorelle... Io so già chi sceglierei.》Ero stato duro, inflessibile, ma doveva capire come stavano le cose. Lui sospirò e rispose abbattuto. -《Ti voglio bene figlio mio. Ed è giusto che tu rincorra per una volta la tua felicità con la donna che ti fa stare bene. È giusto. Ma era mio dovere dirti quello che ti ho detto. Comunque stai sereno, quando vuoi, portamela a casa, voglio conoscere la donna che rende finalmente felice mio figlio.》Mi commossi, sorreggendomi con una mano sulla lastra di marmo. -《Papà... - mormorai tra le lacrime, mi sentivo scosso, - sto andando con lei a New York. Ma ti prometto che presto verremo a trovarti.》-《Vi aspetterò con ansia.》Percepii dalla sua voce rauca, che anche lui era commosso. -《Ti voglio bene papà. E grazie per il tuo sostegno.》-《Non dirlo neanche per scherzo. Sei mio figlio. Ti amo e ti sosterò finchè sarò vivo.》Già. Fino a quando quell'orrenda malattia glielo avrebbe consentito. -《A presto papà.》-《Ciao Jamie, saluta la tua ragazza da parte mia e fa buon viaggio.》Lo sentivo ancora più emozionato, e quando mi disse di salutare per lui Dakota, mi sentii rincuorare. -《Grazie, non mancherò di farlo.》Chiusi la chiamata e mi appoggiai con la schiena al muro di marmo, chiudendo gli occhi e respirando con calma per tranquillizzarmi. L'ascensore si aprì con il suono del campanello, facendomi sobbalzare, intanto che uscivano alcune persone. Subito mi ritrassi dal muro e stavo per varcare la soglia, quando mi sentii chiamare dal concierge. -《Mr Dornan?Mr Dornan.》Io subito mi voltai verso di lui, asciugandomi frettolosamente con le mani gli occhi, mentre lui mi veniva incontro con aria imbarazzata. Le porte dell'ascensore si richiusero. -《Mr Dornan, mi dispiace comunicarle che Miss Johnson ha lasciato l'albergo più di un'ora fa.》-《C-come?》Iniziai a sudare freddo, tutto intorno prese a girarmi e il cuore prese a battermi come impazzito. Stavo per avere un attacco di panico. L'uomo forse si accorse del mio stato d'animo, perché il suo volto si fece molto più imbarazzato di prima. -《Mi dispiace comunicarle che... Miss Johnson ha lasciato l'albergo più di un'ora fa.》Ansimai e presi con una mano a sfregarmi il petto, in direzione del cuore. -《Le ha lasciato un biglietto per me?》La mia voce tremante uscì in un sussurro appena udibile. -《No signore. Nessun biglietto.》-《Niente?》Ero vicino alle lacrime e lui se ne accorse. -《No. Niente signore. - Fece una pausa, prima di aggiungere con conforto: - Se può consolarla, è andata via in uno stato pietoso. Portava dei grossi occhiali scuri e piangeva.》E questo doveva consolarmi?? Perchè??!!Perché mi aveva abbandonato??!!Cos'era successo??!! Forse mentre ero in bagno quella matta di Amelia l'aveva minacciata?? Se era così, faceva meglio a nascondersi. -《Posso salire nella suite, per vedere se mi ha lasciato qualcosa lì?》La mia voce era sempre molto bassa. -《Mr Dornan, non credo che le abbia lasciato qualcosa, senza che io ne fossi avvisato.》

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