Dakota 101

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Quando i miei fratelli se ne andarono, James mi raggiunse in camera da letto, con in mano un bicchiere di succo d'arancia. -《Come ti senti?》Mi sollevai il cuscino sulla spalliera e m'issai un po', mentre lui si distendeva di fianco a me porgendomi il lungo bicchiere di vetro. -《Meglio, grazie.》Bevvi un lungo sorso, accorgendomi di essere assetata, sotto i suoi occhi attenti. Poi misi da parte il bicchiere. -《Non sapevo che avevi due mastini per fratelli.》Disse in tono ironico. Sorrisi. -《Sono molto legati a me.》Dissi con semplicità. -《Più che legati, direi proprio che stravedono per te.》-《Ti avevo avvisato che mi volevano molto bene. Non dire che non te l'avevo detto.》Mi circondò le spalle con un braccio. -《Già. Specie Jesse. Siete molto uniti, vero?》-《Si, potresti definire Jesse come tua sorella Jessica è con te. Molto geloso del mio affetto. Di fatti, lui ed Alex a volte sembrano dei bambini quando fanno a gara per avere le mie attenzioni.》Lui corrugò un po' la fronte. -《Ma mi è sembrato che fosse Jesse il tuo fratello del cuore.》Sorrisi. -《Voglio molto bene ad entrambi, ma sì: Jesse è il mio fratello del cuore, e credo che con un certo dispiacere anche Alex lo sappia, insieme al resto della famiglia.》Con la mano aveva spostato la spallina della vestaglia di seta, baciandomi delicatamente la spalla, per poi prendere a massaggiarmela dolcemente, pervadendomi di una piacevole sensazione. -《L'ho trovato molto maturo e concreto e soprattutto molto protettivo nei tuoi confronti, mi piace. Alex invece è molto impulsivo e giovane.》-《Per forza ha ventisette anni, mentre Jesse ne ha trenta. È un tuo coetaneo.》Dissi divertita. -《Si, ma adesso deve capire che sarò io a prendermi cura di te.》Era serio. -》Penso che Jesse ti abbia inquadrato subito, cavernicolo e possessivo che non sei altro. Non riesco a credere che tu possa essere anche geloso di mio fratello.》Ci misimo a ridere. -《Comunque, non era necessario dire ad entrambi di volere già un figlio. Come ti è venuto in mente?》La sua mano si fermò e mi fissò imbronciato. -《È perché non era necessario?Sentiamo.》Oh Signore! Ecco che ci risiamo. Di nuovo a fare i capricci.
-《Semplicemente perché abbiamo già chiarito che per il momento non se ne parla di fare figli, ma che ne avremmo riparlato dopo il matrimonio.》Dissi con una certa esasperazione. James faceva di no con il capo. -《Questo è quello che vuoi tu, io non ti ho mai detto che sarà così.》M'irritai e mi scostai da lui d'istinto, facendolo infuriare con lo sguardo, i suoi occhi grigi lanciavano saette. -《Quindi quello che voglio io non è importante. Tanto si farà come dici tu. Non è così?!》Avevo alzato un po' il tono, ma ero davvero arrabbiata ora. -《Non essere ridiciola. Sai perfettamente bene che mi preoccupo di ogni minima cosa, quando si tratta di te.》Era irritato, ma non aveva ancora alzato i toni. -《Quindi adesso sarei ridicola?!》Mi misi in ginocchio a metà letto. -《Dakota, calmati e non urlare. Non ne hai il motivo. Sai a cosa mi riferivo a quando ti ho dato della ridicola. Non ho detto che lo sei. Non lo penserei mai.》-《In realtà non so più niente. E sta di fatto che me lo hai detto e tutto questo solo perché vuoi un figlio.》James si alzò di scatto dal letto, passandosi una mano tra i capelli, tirandoseli, era davvero arrabbiato. -《Non voglio solo un figlio! - Adesso aveva alzato il volume. - Voglio un figlio nostro! Cristo Santo!Perché cazzo non riesci a capirlo?!》Scesi anch'io dal letto e gesticolavo in maniera frenetica, mentre urlavo. -《E tu perché non riesci a capire che per me è troppo presto?!》Ora mi puntò un dito contro, con gli occhi amareggiati. -《La verità è che non mi ami abbastanza da volere un figlio da me! - Non stava urlando, ma le sue parole mi avevano pugnalata comunque. - Non sai quanto questa cosa mi fa stare male.》Sussurrò infine, quasi come se stesse per piangere. Voltandomi le spalle e dirigendosi nel corridoio. Eh no!Stavolta non avrebbe fatto la vittima!Ora basta! Non l'avrebbe salvato neanche la sua bomboletta a ossigeno! Lo seguii a grandi passi, urlandogli addosso tutta la mia frustrazione. -《Ma che diavolo ne sai tu di come cazzo mi sento io?! Siamo stati lontano due mesi!! Ho pianto ogni singolo istante fino a ricadere addormentata!! Tu dov'eri?! Dove cazzo eri?!》 Urlavo e singhiozzavo insieme. Lacrime calde mi rigavano il volto, mentre James mi fissava sconvolto e preoccupato. Ma ormai non potevo più fermarmi. -《Vuoi sapere dov'eri?! Eri con tua moglie e tua figlia!! Si perché per quanto tu ti rifiuti, tu hai già una figlia!! Sei già un padre!!》Fece per prendermi le braccia. -《Amore mio, calmati. Ti preg...》-《Lasciami stare!! Non toccarmi!! - Lo spinsi a malo modo, quasi facendogli male. Non ero mai stata così aggressiva e furiosa. - Tu non sai come mi sento per tutto il tempo che tu stai con loro!! Vuoi saperlo?! Una puttana!! Ecco come mi sento!!》 -《Tu non sei una puttana!!》Mi urlò addosso con quanto fiato aveva in gola e scaraventando a terra in modo violento un vasetto con dentro una candela, che era poggiato su un mobiletto. Sobbalzai spaventata, sembrava il ruggito feroce di un leone. Piansi ancora più forte. Avevo davvero bisogno che capisse come mi sentivo. -《Non ti azzardare a dirlo di nuovo Dakota. O giuro su Dio che scoppia il finimondo. Ti avverto. - Alzò il dito indice - Non farmi perdere il lume della ragione. Non ci saranno sculacciate che tengono quando t'insulti. Spacco la casa e potrei prenderti a sberle, per fartelo entrare ben in testa.》Ruggiva forte. -《Fin quando non sarò tua moglie è così che mi sentirò. Sporca.》Non avevo più voce. Mi usciva rauca e la gola mi bruciava. -《Non voglio più sentire quello hai detto. - Aveva uno sguardo violento, gli occhi grigi avevano un guizzo minaccioso, ma io non avevo paura. Come al solito vederlo così mi eccitava. Forse ero malata. Aveva abbassato i toni, forse si era accorto che prima mi ero spaventata, ma comunque era minaccioso. - Tu sei pura e sei mia. E poi pensi che vorrei mai un figlio da una puttana?! Che cazzo di opinione hai dei nostri sentimenti?! Voglio un figlio nostro perché ho bisogno che una parte di te e di me venga al mondo. Voglio il frutto del nostro amore farsi concretezza! Stringerlo tra le mie braccia, cantargli la ninna nanna e dirgli ogni giorno quanto amo sua madre perché è tutta la mia vita!Voglio vedere noi due in lui o lei e insegnargli molte cose sull'amore e la vita. E lo voglio subito perché ho troppa paura di perderti e che di te non mi resti più nulla!》Piangevo, sotto i suoi occhi disperati.

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