Dakota 51

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-《Il tuo collega?! Quello con cui hai dovuto fare quel film porno?!》Aveva la bocca spalancata a O, facendomi ridere ancora una volta. -《Mor Mor, non è un film porno. È solo erotico.》Le risposi con naturalezza. -《Voi due avete avuto rapporti intimi sul set?Insomma lui te l'ha messo dentro?》Mia nonna era davvero una forza della natura e mi stava davvero simpatica, soprattutto perché non era la classica donna anziana che si scandalizzava di parlare di sesso. No, lei diceva tutto ciò che le passava per la testa, una cosa che io avevo ereditato da lei. Era molto moderna e ironica. -《Si. L'abbiamo fatto. E non solo sul set, Mor Mor.》Le confidai infine. -《Visto! Quello: chiamasi porno. - Poi si bloccò un attimo fissandomi incerta. - Aspetta hai detto: e non solo sul set?》Aveva capito. -《Si, esattamente. Per di più è sposato da poco e qualche mese fa è diventato padre.》Lei scoppiò a ridere, mentre io la fissavo come unastupida a bocca aperta. -《Oh cielo! Dakota. E io che pensavo che tu fossi un angioletto. Mi ero persino detta che non avevi preso niente niente da me e tua madre. Invece sei proprio una birichina!Quanti anni ha?》-《Trentuno.》
-《Mmh... vi togliete otto anni. Sei stata tu a fare laprima mossa o lui?》La guardai confusa, non stavo capendo il filo del suo ragionamento. -《In che senso? Perché in realtà non riesco a ricordare chi ha iniziato per prima a flirtare.》La sua espressione era molto attenta e seria. -《Lascia perdere il flirtare. Voglio solo sapere chi ha voluto concretizzare il rapporto, portandolo ad un livello superiore. Tu, o lui?》-《Lui.》Risposi con voce tremante. -《Ti ha fatto promesse? Tipo: lascerò mia moglie e mia figlia per te?》Rimasi a riflettere su quella domanda, rimanendone quasi sconcertata. -《In realtà no. Lui non mi ha mai fatto promesse. Ma prima che io partissi lasciandolo, la notte prima, mi aveva detto che sarebbe venuto con me a New York, chiarendo la sua posizione alla moglie. E fino al giorno dopo, lui era deciso a farlo. Avevamo un appuntamento. Ma io l'ho lasciato. Una volta però... Mi ha detto di promettergli di essere per sempre sua. E poi mi ha promesso tutto se stesso.》Continuava a fissarmi con attenzione.
I suoi occhi verdi azzurri si erano fatti piccoli, come se stesse riflettendo su quello che le avevo appena detto. -《Ho capito.》Sbattei le palpebre un paio di volte, in maniera decisamente confusa. -《Cosa hai capito?》-《Ho capito che ti ama. E verrà a riprenderti.》Aveva il tono molto sicuro e un sorrisetto furbetto. Per quanto sapessi per certo che lui mi amava veramente, non avrei mai creduto che potesse essere così innamorato follemente da venirmi a cercare, anche se io ci speravo tanto, come nelle fiabe. Come in 50 Sfumature, quando Christian va a riprendere Anastasia in Georgia. -《Non credo. Ha una neonata a cui pensare. E questa neonata è sua figlia.》Dissi giù di tono. Mia nonna scoppiò un'altra volta a ridere, lasciandomi ancora come un ebete. -《Che c'è di tanto divertente in quello che ho detto?》-《Tutto, cara. Praticamente sei ancora così giovane da non capire neanche che quell'uomo è pazzamente innamorato di te.》-《Ma praticamente non ti ho raccontato niente che può portarti a pensarlo. Quindi non so come tu sia arrivata a tale conclusione.》-《Sei in errore mia cara. - Esclamò con aria saggia. - Mi hai detto l'essenziale. Che lui era appena diventato padre e nel mentre faceva l'amore con te. Questo è davvero molto grave, sai? Significa che l'amore che prova per te è più grande di quello che prova per quella piccola creatura. Non è poco. Poi il fatto che non ti abbia fatto le classiche promesse, ma che direttamente stava per partire con te... Tu lo hai lasciato. Questo l'avrà ucciso di sicuro, Dakota. Ti amerà più di prima.》Ero senza parole. -《In effetti, lui mi ha chiaramente detto che la figlia non l'aveva voluta, è capitata. Si è sposato solo per questo, per convenzione sociale. - La mia voce tremava mentre parlavo e ricordai ancora l'impatto che quelle parole avevano avuto su di me. - Mi ha anche confessato che la prima volta che se l'è messa in braccio, avrebbe voluto avere un figlio da me e che non riusciva a provare quell'amore paterno di cui tutti parlano. - Feci una pausa, vedendo mia nonna alzare un sopracciglio con aria consapevole. - A dire il vero, mi ha un po' spaventato.》-《E hai fatto bene a spaventarti. Quell'uomo è una vittima della donna che lo ha incastrato. Non è felice. E non amerà mai quella povera bambina, perché per lui, lei è la causa della sua infelicità. - Il tono di voce di mia nonna era diventato più duro del solito e le sue parole mi colpirono nel profondo, sentendole come vere. - Sei TU, la donna che ama e con cui vuole avere dei figli. E non sarà mai del tutto felice fino a quando non ti avrà sposata e ingravidata. Scommetto tutta la mia fortuna, che il volerti sposare e ingravidare sia diventato per lui un pensiero fisso. E bene che lo tieni presente. Se non lo ami abbastanza quando verrà a riprenderti allontanalo subito.》-《E se invece lui stesse ingigantendo la cosa, per paura di perdermi?》Le chiesi insicura, sapevo che mia nonna era una donna molto intelligente e mi fidavo ciecamente della sua opinione, raramente si sbagliava. Aveva azzeccato molte cose in famiglia, era molto arguta. -《Non credo, un uomo di trentuno anni non scherza mai su matrimonio e figli. Comunque per esserne più certi, se vuoi puoi raccontarmi tutto e dal principio, così sarà tutto più chiaro. Ovviamente se ne hai voglia, se no, non preoccuparti, non mi offenderò. Capisco e rispetto sempre la privacy.》Ma come vi ho già detto, per me il suo parere era molto importante, specie perché io stavo davvero male. -《Invece ti racconterò ogni cosa. Mi fido di te.》Lei mi sorrise amorevole, allungando la mano verso la mia e stringendomela. -《Ti viglio molto bene Dakota. Sono felice che tu tenga molto al mio giudizio. Però spostiamoci sul divanetto, perché le mie povere ossa non sopportano più queste maledette sedie.》Ero molto affezionata a lei, peccato che quando ero piccola la vedevo raramente, soprattutto perché lei era sempre stata una donna piena d'impegni, ancora tutt'ora all'età di ottantatre anni, aveva sempre qualche evento mondano a cui partecipare o qualcosa di cui occuparsi. Quando ero diventata maggiorenne e più dipendente, ci avvicinammo, io la andavo a trovare spesso, lei mi chiamava durante la settimana, riuscimmo a recuperare tutti quegli anni di vuoto e ad instaurare un bellissimo rapporto. Non potevo fare a meno di lei, come anche di mia madre.

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