Jamie 29

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Amavo alla follia perdermi dentro di lei, riempirla del mio seme. Possederla fino a farla mia. E molto presto il mio seme avrebbe dovuto fare di più. Non avevo desiderato Dulcie. Quello era stato un incidente di percorso. Ma ora volevo un figlio da Dakota. E molto presto le avrei chiarito le mie intenzioni. Mi accasciai sul suo collo, esausto e sudato, il respiro ancora affannoso. -《Adoro fare l'amore con te, piccolina.》Le mormorai annusandole e baciandole lentamente l'incavo del collo umido. -《Lo adoro anch'io.》Sospirò beata. -《Oh ti prego, dimmi che profumo porti, mi fa impazzire.》Dissi continuando ad annusarla come un animale con la bava alla bocca. Dakota rise divertita, facendo muovere i nostri corpi ancora uniti, con delle leggere scossette. Ero ancora dentro di lei, non avevo proprio voglia di uscirlo e Dakota non sembrava avere fastidio. -《Te lo dico ad una condizione, che tu mi riveli il tuo.》Esclamò sorridente come una bambina birichina. -《Obsession, Calvin Klein.》Confessai, tornando ad annusarla. -《Non è un profumo. - Tornai a fissarla con un sopracciglio inarcato. - È una crema idratante per il corpo.》Mi sorrise ancora e anche lei alzò un sopracciglio. -《Ce l'ha un nome questa crema?》Le chesi con un sorrisetto. Dakota scoppiò a ridere, facendo ridere anche me. -《Come mai tutto questo interesse per la mia crema?》-《Te l'ho detto. Mi manda al manicomio.》Tornai ancora una volta ad annusarla fortemente e sentii le pareti della sua piccola fichetta contrarsi fortemente intorno al mio cazzo, come una morsa, stritolandomelo. Cazzo! Il mio respiro la eccitava davvero tanto. Se andavamo avanti di questo passo, non ci sarebbe neanche stato bisogno di uscirlo, avremmo continuato fino a prosciugarci. Saremmo potuti morire facendo l'amore, per quanto eravamo affamati l'uno dall'altro.
-《Davvero ti piace così tanto?》Mi chiese un pò incredula. -《Si... mormorai nell'incavo del suo collo e mordendole leggermente il lobo. - Te l'ho detto. È da quando ti conosco che il profumo della tua pelle mi fa impazzire. Ogni volta che giravamo a lavoro, mi trattenevo il più possibile dal non annusarti come un animale e leccarti tutta come un gelato.》Allora devo dedurre che ti sei innamorato del mio odore e non di me?》Mi chiese in tono ironico. Mi sollevai a guardarla con tutte e due le sopracciglia alzate. -《Smettila di scherzare con le cose serie, piccolina. - La rimproverai dolcemente e lei mi sorrise. - E tu invece..? Ti piace il mio profumo?》-《Decisamente. Forte e pungente, molto virile. Proprio come te. Ma mi fa impazzire anche quello della tua pelle: Dolce e muschiato. Mi strizzò l'occhio e io provai una forte fitta nel petto. Cristo! Quanto l'amavo!Le sorrisi e poi ritornai ad annusarla ancora fortemente e anche stavolta la sua fica rispose al mio respiro in modo diretto. Stavo iniziando a capire che il mio forte respiro aveva una linea diretta con la sua libido, era una cosa molto interessante, oltre che gratificante. -《Ti fa proprio impazzire il mio respiro, vero?》Le mormarai all'orecchio, rauco e ansinante, facendola rabbrividire tutta. Mi piaceva tantissimo compiacerla e la mia respirazione era un'ottima alleata, anche perché io non potevo farci nulla per cambiarla, ma potevo solo spingere sull'acceleratore ogni volta che avrei voluto darle piacere. -《James...》Ansimava. Mi voleva ancora, stimolandomi appena, muovendo le anche e contorcendo la fica calda e morbida attorno al mio uccello. Aveva gli occhi chiusi e la bocca semi aperta. Io le infilai il pollice in bocca e lei iniziò a succhiarmelo e accarezzandolo nella punta con la lingua, proprio come aveva fatto prima con il mio cazzo. Dio! Me lo sentii ancora di pietra. Si, sarei morto. Non ero abituato a tutto quel sesso.
-《Ti piace?》Le mormorai ansimante. Dakota annuì, non mollando la presa sul dito. -《Vuoi che lo esca fuori... o lo lasci dentro? - Dakota aprì gli occhi, le pupille già dilatate, guardandomi confusa. - Sto parlando di questo.》Subito spinsi forte il mio uccello nella sua piccola fichetta, facendola gemere di piacere. - Allora? Vuoi che lo esca?Oppure ne vuoi ancora?》Le tolsi il dito dalla bocca per farla rispondere. -《Ne voglio ancora.》Il gemito uscì appena e sembrò quasi una supplica. Cazzo! Si vedeva che era ancora piccola, era così vogliosa, non era mai sazia, e io mi sentivo un mandrillo impazzito. Lei era il mio nirvana e io ne volevo sempre di più. -《Piccolina..?Adesso ti fotto per bene. - Le dissi preparandola. - Significa che non sarò dolce, sarò un animale e voglio che tu ne sia consapevole.》 -《Sii...》Gemette, come se non aspettasse altro. Così decisi che era arrivato il momento di mostrarle l'altra parte di me. Iniziai con stoccate lente, intanto con una mano le stuzzicavo il clitoride con movimenti circolari. -《Come pulsa...》Ansimai cospargendola in circolo con il mio seme, intanto che lei si contorceva. Mi piaceva marchiarla. Era mia! Dakota cominciò a mugolare in maniera roca. Cristo! Come mi prendeva... -《Ti piace il mio uccello?》Ripresi affannoso. Sapevo che alle donne a letto faceva impazzire molto il linguaggio volgare. Le aiutava molto ad essere belle presenti con la mente e il corpo a quello che stavamo facendo, e quindi lasciarsi andare ad inibizioni ed impulsi che avrebbero aiutato molto con l'orgasmo. Lo so, mah... ve l'ho detto: ho avuto le mie belle esperienze e letto qualche libro interessante. -《Sii... mi piace...》Mormorò appena, intanto io non la smettevo di torturarla con le mie spinte e le mie carezze, la sentivo tremare di piacere ad ogni mia spinta. Sentivo l'uccello bruciarmi per quanto era stretto nella sua calda morsa. Eravamo tutti appiccicati, tra il mio seme e i suoi umori. Ma a me non dava fastidio, era intimo, eravamo io e lei mescolati.
-《Ti piace che è bello grosso così che la tua piccola fichetta vogliosa me lo stritola tutte le volte?》Lei corrugò appena la fronte, guardandomi stranita. È ovvio che stava capendo il mio cambiamento nei modi, fin'ora ero sempre stato dolce e romantico, speravo che anche questo lato di me le sarebbe piaciuto. -《Ooh... si... mi piace stritolartelo...》Gemette infine. Sì. Le piaceva. Così iniziai a spingere più forte, sentii il letto che si muoveva e lei chiudere quasi gli occhi. -《Guardami.》Esclamai subito, lei sgranò gli occhi. Riconobbi il suo corpo irrigidirsi e le contrazioni muscolari della sua fica che stava avendo un altro orgasmo, così la fermai di colpo. Veniva troppo velocemente. -《James!》Urlò sconvolta. -《Ssh... calmati piccolina. Non è ancora arrivato il momento...》Le presi un capezzolo in bocca, era tutto arrossato e gonfio per il mio trattamento di poco prima. Lo succhiai tirandolo appena con i denti, mentre la mia mano aveva ripreso a stuzzicarle il clitoride turgido. Dakota sussultò. -《Oh... James... ti prego...》Mi tirava i capelli e si muoveva come un'anguilla sotto di me, cercando sollievo. -《Non devi pregarmi... il mio cazzo è tuo... devi solo essere paziente.》Biascicai sul capezzolo, poi lo tirai a lungo, prima di lasciarlo e soffiarci piano sopra. La guardai e la vidi ansimante, col volto rosso e sconvolto, non ce la faceva davvero più. Quindi tornai a spingere ansimandole sulla bocca anch'essa ansante. -《Eccolo... è tutto tuo... prenditelo...》Grugnii. Dakota gemette, venendomi contro con le spinte e stringendomi come prima con le gambe. Ma io avevo altri piani. -《Non ne hai mai abbastanza,vero? - Grugnii ancora sulla sua bocca. - Sei così insaziabile... avida... questa cosa mi fa impazzire.. mi rendi un animale piccolina... io non sono mai stato così...》-《Sii... mi piaci anche quando fai l'animale...》Ansava forte, eravamo entrambi una massa grondante di sudore, accaldati, al limite del respiro, almeno io per lo meno. Mi sembrava che stessi percorrendo una maratona, ma non riuscivo a fermarmi, per quanto mi piacesse. Avrei anche potuto avere un infarto.
Le scostai dal viso alcune ciocche umide e lei premeva le labbra sulle mie, donandomi ossigeno. Ma potevo fotterla se lei mi faceva dei gesti tanto dolci? Si! Anzi, ancora di più. Staccamdomi da lei, la voltai con un'unica mossa (come nella scena di 50Sfumature), le sollevai il bacino e iniziai a prenderla da dietro. Con una mano le presi i capelli, intorcigliandomeli a pugno e spingendo più forte e in profondità dentro di lei. Dakota mi lasciava fare, urlando di piacere, fidandosi di quello che le stavo facendo. -《Ti piace così? - Le ansimai all'orecchio. - Riesci a sentirlo tutto?》-《Sii... tutto...》Gemette affannosa. Era così dolce. Come poteva farmi gonfiare il cuore di una tenerezza così infinita mentre la stavo fottendo? L'amavo come un folle e nonostante volessi rallentare, volevo ancora di più farle vedere quanto ero uomo, dandole un piacere supremo, non paragonabile a nessun'altro stupido uomo che fosse entrato anche solo per poco nella sua vita. Io volevo essere il suo diamante, l'unico che la facesse sentire viva, desiderata, amata e protetta. Dopo di me, il nulla. -《Voglio che mi senti tutto...》La presi con una mano e me la portai con la schiena a toccare il mio torace, le annusai di nuovo il collo e continuavo a spingere come un posseduto, grugnendo forte e facendole venire la pelle d'oca.Una mano era ancora stretta a pugno sulla sua bellissima chioma scura, ma senza farle male, l'altra sul suo piccolo seno, torturandole il capezzolo appuntito. -《Sei la mia ossessione... il mio tormento. Voglio entrarti dentro piccolina... sotto pelle... nel sangue... ooh... voglio essere un tutt'uno con te... sei mia... ooh... tutta mia... solo mia... Dillo! Dillo che sei mia! Che mi appartieni! E che non sarai mai di nessun'altro!Dimmelo! Digrignai possessivo.
-《Sono... aah... solo tua... aah... James...》Riuscì a mala pena a mormorare con il fiatone, stava venendo e io dietro a lei. -《Lasciati andare piccolina. Godi per me...ooh...》-《Sii...》Le strattonai piano i capelli, portando la sua bocca alla mia in un bacio selvaggio e appassionato. Venne mentre io la sorreggevo tra i tremiti convulsi e facendo venire anche me in modo spasmodico, quasi disperato. Mi sentivo euforico, in un'altra dimensione. Ci accasciammo insieme sul letto, esausti e senza fiato. Uscii il mio uccello, procurandole un leggero mormorio. -《Stai bene piccolina?》Mormorai dolcemente, girandola verso di me e portandomela sul mio petto. Le scostai con delicatezza i capelli dal viso arrossato e sudato. Dakota a malapena riuscì ad aprire gli occhi, era esausta, la mia piccolina. -《Mmh, mmh...》Riuscì a mormorare, prima di cadere in un sonno profondo. Io le baciai la fronte, piano, con dolcezza. -《Dormi, amore mio.》Sussurrai per la prima volta quelle parole, ma Dakota era già tra le braccia di morfeo, per poterle sentire.

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