Jamie 91

514 37 17
                                    

-《Mmh... il tuo sugo è davvero ottimo.》Esclamò piacevolmente colpita, leccandosi le labbra come una gattina. -《Mi fa piacere che ti sia piaciuto.》Risposi orgoglioso. Fortuna che non le era venuto da rimettere, era la ruotine dei primi mesi di gravidanza. Ovviamente non per tutte. -《Adesso però... ho voglia di qualcos'altro.》Cazzo! Di che cosa?Come sarei potuto uscire a recuperare ciò che la mia amata desiderava?
Pregai con tutte le forze che si trattasse di qualcosa che si trovava in casa. Di sicuro, conoscendomi, sarei uscito di corsa comunque a comprarle qualunque cosa avesse desiderato. Volevo il suo benessere e quello della mia bambina. -《Di cosa ha voglia la mia principessa?》Esclamai con un sorriso e strizzandole l'occhio. Dakota mi fece un sorrisetto malizioso. -《Di te.》Sussurrò con voce più roca del solito, facendomelo venire duro all'istante. -《Che tipo di tè desidera la mia adorata principessa?》Esclamai con un sorriso e strizzandole l'occhio. Lei mi fece lo sguardo come per dire: Vuoi prendermi in giro? Ovviamente stavo giocando, sapevo che intendeva me. -《Il te che si fa in due e in un letto.》Subito si alzò dalla sedia e si mise a cavalcioni su di me, prendendomi il viso tra le mani. -《Che ne dici di farlo qui. Sul tavolo.》Cazzo! I suoi ormoni stavano impazzendo. La sua proposta indecente era davvero allettante, se non fosse che dovevo andarci cauto, visto che la sua gravidanza era di poche settimane e c'era l'alto rischio di aborto, l'avrei accontentata subito. Dakota prese a mordicchiarmi piano il collo, alternando un po' con delle leccatine appena sotto l'orecchio, mandandomi brividi ovunque. -《Ti piace quando ti bacio qui?》Mi chiese in un sussurro. -《Sii, da morire.》Le risposi ansimando. Mi stava provocando in modo che mi faceva sentire totalmente eccitato ma anche un po' svirilizzato. Ricordate: amo condurre io il gioco. Ma porca puttana, lei era la mia donna. Non volevo deluderla. Volevo sempre accontentarla e viziarla. Le sue mani s'introdussero dentro i miei pantaloncini e ancora dentro ai boxer, afferrandomi l'uccello in una morsa. -《Dio, come sei duro. Lo voglio dentro. Subito.》Ansimava sempre più forte tra le mie labbra. Stavo perdendo lucidità, anche perché lei aveva preso a parlarmi volgarmente e la cosa mi eccitava da matti. -《Prendimi qui... sulla sedia... o sbattimi pure sul tavolo. È uguale.》Mi masturbava, facendomi diventare pazzo. Era davvero infuocata. Come avrei potuto gestire la cosa con calma, sei lei stessa era un vulcano? Mi mordeva l'orecchio e una delle sue mani mi afferrò una ciocca di capelli, tirandola selvaggiamente. Grugnii fuori controllo. Nella frazione di secondi si liberò dei pantaloncini e delle mutandine e liberò la mia erezione, impalandosi con il mio uccello e cominciando a cavalcarmi selvaggiamente sulla sedia. Lasciandomi tramortito ed euforico come non mai. Era stupendamente stretta e calda. Avvolgeva il mio uccello in una morsa conturbante. Mi baciò carnalmente, mordendomi le labbra, poi si staccò per respirarmi affannosamente sulle labbra e mettendo la lingua, cercando la mia, che subito leccai volentieri, era così erotico ed esaltante. Mi tirava selvaggiamente i capelli, mandandomi in tilt. Io le strinsi forte il sedere e l'aiutavo nelle spinte selvagge, grugnendo e ansimando forte. Eravamo già sudati e ansimanti, labbra contro labbra. E per un attimo credetti sul serio di non capire più nulla, cazzo quella situazione era davvero molto conturbante ed erotica, avrei continuato a prenderla selvaggiamente lì, ma ero ancora abbastanza cosciente che dentro il suo ventre c'era nostra figlia, quindi la sollevai sui miei fianchi, senza uscire il mio uccello, alzandomi e dirigendomi verso la camera da letto. -《Che fai? Non ti piaceva in cucina?》Mi chiese guardandomi con il broncio. -《Un'altra volta. Per ora preferisco di gran lunga il letto.》Risposi serio. La deposi piano, togliendole la canottierina e svestendomi, infine mi depositai tra le sue gambe. Presi subito in bocca un capezzolo, facendolo diventare bello duro e appuntito sotto la mia lingua, intanto massaggiavo con una mano l'altro seno. Erano ancora piccoli, ma sapevo che presto sarebbero aumentati di taglia e si sarebbero riempiti di latte. Oh cazzo! Ansimai forte, sentendomi tirare l'uccello e formicolare le palle. Se continuavo a fare quei pensieri, sarei venuto all'istante. Dakota prese a tirarmi selvaggiamente i capelli. -《James... ti prego... non posso più aspettare... aah...》Cristo! Era eccitatissima. Non potevo farla aspettare troppo, adesso era incinta, quindi i giochetti erano aboliti. Mi staccai dal seno, soffiando sul capezzolo per un attimo, poi mi chinai a baciarle dolcemente il ventre, mentre le facevo una carezza e poi glielo entrai con molta delicatezza.
Eccomi qui piccolina mia. Sono qui. Mi senti?》Le mormorai ansimante sulle labbra. Dakota gemette forte. -《Aah... ti prego, più forte...》Porca puttana! Non potevo farlo ancora più forte. Proprio no. Si stava strapazzando troppo. -《Ssh... tranquilla è tutto tuo. Non va da nessuna parte. Goditelo con calma.》Cercai di calmarla. Niente. Aveva cominciato a spingere contro di me con forza e mi stava passando le unghie sulla cute. Gesù bambino!Questa gravidanza rischiava di farmi impazzire. Prima che perdessi il controllo del tutto, lo uscii di mala voglia, facendola urlare disperata e mollare la presa sui miei capelli. Cazzo! Volevo picchiarmi per quanto mi dispiaceva. -《James... che fai?!》Esplose indispettita. Cercai subito d'inventarmi una scusa plausibile. -《Piccolina... sono io l'uomo qui. Lasciami fare.》Esclamai con dolcezza. Era già da stronzi dirle quello che le avevo detto, era giusto farlo nel modo giusto. Dakota sbuffò. -《Ancora con questa storia? Ma non avevamo già chiarito che per me sei super virile e uomo? Dai. Entralo di muovo.》La fissai, facendole un piccolo rimprovero con il viso. -《Dakota... si fa a modo mio.》Esclamai calmo. Lei alzò gli occhi al cielo. -《Okay, come vuoi, cavernicolo.》Le sorrisi e lei dopo un attimo ricambiò. La baciai con dolcezza, mentre lo rientravo nuovamente, sempre con delicatezza. Spingevo dentro di lei con molta lentezza, perdendomi nella sua strettezza e volendone sempre di più. I nostri corpi s'intrecciarono tra loro, diventando una cosa sola, non riuscendo più a distinguere dove iniziasse l'uno e finisse l'altro. Mi sentivo così preso in un vortice sempre più intenso e accogliente. Mi sentivo a casa. Lei era la mia casa. Avrei potuto vivere solo di questo: senza più cibo, nè acqua. Solo dei nostri corpi, completamente fusi in una danza erotica. -《Oh James, ti prego...》Piagniucolò. Stava per venire. Mi passò di nuovo le unghie sulla cute e decisi che saremmo venuti insieme, nella maniera giusta. Misi più forza nelle spinte, facendola sospirare beata e godendo anch'io come un eruzione violenta.

La Forza dell'amore 💖Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora