15. Detention

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Nel silenzio tombale dei sotterranei di Hogwarts, il rumore delle scarpe di Hermione risuonava ben udibile.
Si stava incamminando verso il laboratorio di pozioni per riscontrare la punizione, e aveva approfittato della quasi totale tranquillità che la circondava per riflettere.
Fino al quel momento era stata talmente arrabbiata con Draco, e irritata per la punizione, che non le era ancora quasi nemmeno passato per la testa l'accaduto con Malfoy.
In effetti, anche adesso che ci rifletteva, non riusciva a trovare un senso logico per quello che il ragazzo aveva fatto.
Che cosa ci avrebbe guadagnato Draco a tentare di sedurla in quel modo?
Perché in quel momento?
Perché lei?
Non capiva minimamente il motivo delle sue azioni, le trovava solo stupide. Stupide e insensate.
In realtà avrebbe potuto evitare benissimo di fare ciò che aveva fatto, e probabilmente in questo momento lei non si starebbe nemmeno dirigendo all'aula di pozioni per dover prendere il compito di un bidello babbano.
Infatti, è anche da sottolineare che Silente aveva provveduto a ritirare le bacchette di entrambi i ragazzi, lasciandogli l'onore di impiegare probabilmente diverse ore nella pulizia dell'aula.
Diverse ore nella pulizia dell'aula con Draco Malfoy.

- Sei in ritardo, Granger. - appena entrata nell'aula fu canzonata da qualcuno che riconobbe immediatamente.

La ragazza si prese la libertà di non rispondere a quell'irritante affermazione, e si diresse impassibile verso un angolo colmo di stracci e scope (non da volo, bensì da pulizia) dove ne afferrò una.

Draco rispose al silenzio della Granger con ulteriore silenzio da parte sua, se avesse risposto sarebbe stato poco composto e non era in vena di litigare con quella.
Poco esperto sull'argomento 'pulizia babbana', imitò il gesto di Hermione acciuffando anche lui una scopa, per poi prendere a rigirarsela fra le mani confuso.

- Cos'è? - domandò infatti il ragazzo.

- Credevo che anche i maghi purosangue sapessero almeno cos'è una scopa, nonostante sia un oggetto babbano. - rispose la riccia fredda iniziando a togliere la polvere da uno scaffale.

- A casa mia mica le faccio io le pulizie. -

- Quindi? - insistette Malfoy.

- Cerca di capire da solo cos'è. Non ci vuole un dottorato per arrivarci.- rispose secca lei, indispettendo maggiormente il mago.

C'erano momenti in cui l'avrebbe davvero voluta uccidere.
Così, decise di stare in silenzio, e sistemare quella dannata aula partendo dagli scaffali in disordine, prima di non essere più responsabile delle sue azioni.

- Cos'è questo? - chiese Draco dopo quasi un' ora di silenzio, notando una boccettina senza nemmeno una scritta o un nome, poggiata sopra uno scaffale di libri.

Hermione si avvicinò, e dopo aver scrutato attentamente la fiala, la posò arresa.

- Non lo so. - disse.

- Dovremmo capirlo, sennò come facciamo a sapere dove metterla? - disse ovvio il biondo, con superiorità nella voce.

- Perspicace, davvero. - ironizzò Hermione -Tiriamo a indovinare? - tentò poi.

- Da quando Granger la sapientona tira ad indovinare? - domandò sarcastico Malfoy, guadagnandosi un'occhiataccia.

- Okay credo che non ci sia altra scelta se non assaggiarla. - concluse dopo una riflessione la riccia.

- Tutta tua. - disse Draco.

- Non se ne parla. - scosse subito la testa la ragazza.

- Tua l'ideona fantastica, tua la pozione. - insistette lui.

- Sei tu che ci tieni tanto a capire cos'è. Io l'ho detto che avrei l'avrei tranquillamente messa a caso da qualche parte. - ribattè Hermione. -E per altro tu ti stavi occupando degli scaffali: questa pozione non è affar mio.-

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