59. Something new

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Erano le 7 in punto quando Hermione Jean Granger si era alzata, pronta a prepararsi per intraprendere quella nuova giornata di studi.
Daphne Greengrass venne bruscamente destata con una cuscinata da parte della riccia alle 7:20, dopo minuti che la bionda non si decideva a lasciare le coperte.
Alle 7:58 Hermione aveva terminato di prepararsi, e alle 8:02 anche Daphne era pronta.

- Che ore sono?- chiese quest'ultima, mentre si chiudeva alle spalle la porta della camera, attenta a non far rumore per lasciare dormire una Pansy ammalata.

- Le 8:04.- rispose Hermione precisissima, dopo aver dato uno sguardo all'orologio Tiffany legato al suo polso destro.

- Bene, ti avevo detto che non saremmo state in ritardo.-

- Si, perché ti ho svegliata. Altrimenti a quest'ora saresti ancora lì dentro con Pansy.- ironizzò la Granger.

- Approposito di Pansy, pensi che si riprenderà mai? È da giorni che sta male.- domandò sarcastica la bionda, seppure nelle sue parole ci fosse un fondo di vera preoccupazione.

- La nausea è una brutta bestia.- commentò Hermione.

- Magari è incinta.- scherzò allora Daphne, per sdrammatizzare.

- Possobile...se non fosse che è più vergine di una suora!- la rimbeccò Hermione, e le sue stesse parole la lasciarono irrequieta, portando la sua mente ad un argomento delicato per lei in quel periodo.

Probabilmente Daphne notò come la sua amica si era rabbuiata, perché domandò:

- Tutto ok?-

- Certo.- rispose Hermione con sicurezza, ma dopo qualche secondo ci ripensò. -Daph, posso chiederti una cosa?-

- Dal momento che è una domanda retorica...- commentò la Greengrass sollevando gli occhi con finta scocciatura.

- Come hai capito di essere pronta la tua prima volta con Theo?- chiese Hermione, naturalmente solo dopo aver constatato che il corridoio nel quale camminava fosse mezzo vuoto.

Daphne spalancò di poco gli occhi, ma non lo diede a vedere.
Lei e Draco erano arrivati a quel punto?
Tuttavia preferì non fare domande, capendo che quello che Hermione voleva in quel momento era solo una risposta: per i discorsi e consigli avrebbero avuto tempo in momenti e luoghi più opportuni.

- Diciamo che...lo sai e basta. Nel momento in cui ero con lui io lo sapevo. L'ho sentito. Cioè sapevo che in quel momento doveva succedere, e volevo con tutto il mio cuore che succedesse. Così è successo.-

Hermione annuì lentamente mentre ascoltava le parole dell'amica.
Ma queste non fecero altro che terrificarla maggiormente.


***


Astoria Greengrass aveva tutto sotto controllo.
Questo era ciò che si ripeteva dal momento in cui aveva deciso di riprendersi Draco.
Quel pomeriggio, però, aveva realizzato che avrebbe dovuto fare le cose per bene se voleva che tutto filasse liscio e andasse come voleva lei.
Se voleva stare con Draco Malfoy, non poteva certo saltargli addosso come una povera gatta morta (la quale era sempre stata con lui e con tutti gli altri, dall'inizio dell sua esistenza fino a quel momento).
No, in quella situazione non poteva certo sbattere le ciglia e increspare le labbra: quello forse sarebbe servito per trascorrere una notte insieme, ma le intenzioni di Astoria quella volta erano ben diverse.
Se voleva riprendersi Draco, avrebbe prima dovuto essergli amica, e far sì che lui tenesse a lei.
Avrebbe cercato di parlare dei suoi interessi, trovandone (o inventandone di sana pianta) alcuni comuni.
Avrebbe tentato di dare consigli a Draco sulla sua vita privata, e lui ne avrebbe dati a lei a sua volta.

SlytherinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora