77. Kiss me

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Hermione entrò in camera senza nemmeno chiudere la porta, e si diresse davanti allo specchio.
Si tolse il mantello della divisa e lo lasciò cadere sul letto.
Quella giornata era stata fastidiosamente lunga ed estenuante.
Iniziò a perlustrare il suo armadio, per scegliere quale comodo pigiama di seta indossare quella sera, in cui non aspettava altro che andare a dormire e rilassarsi, quando sentì la porta cigolare.
Non appena si voltò rimase piuttosto stupita nel notare la figura di Draco Malfoy solcare l'ingresso di camera sua, ma inutile dire che non lo diede a vedere.

- Non ti hanno insegnato a bussare, Malfoy?- chiese invece con indifferenza, senza degnarlo di uno sguardo, mentre chiudeva il suo armadio.

Il biondo ignorò la sua domanda, ma ne fece invece un'altra a sua volta, in tono estremamente serio.

- Esattamente per quale motivo te ne sei andata?-

- E tu esattamente per quale motivo mi hai seguita?- lo fronteggiò lei, continuando ad evitare il contatto visivo, spostandosi di fronte allo specchio e pettinandosi i capelli.

Dopo qualche istante di silenzio, Draco ghignò amaro.

- Spero tu ti sia divertita prima, Granger.- proferì riferendosi alla scenetta che aveva architettato in Sala Comune al solo scopo di sbugiardarlo.

- Oh estremamente, Malfoy.- sorrise lei voltandosi finalmente verso di lui, ma presto il suo sorriso si spense, e dopo averlo scrutato con sguardo impenetrabile per qualche secondo, aggiunge con voce piatta -Sei un bastardo.-

Draco non diede a vedere quanto quelle parole l'avessero stupito.
Hermione era sempre molto fine, raramente faceva uso di vocaboli volgari, e soprattutto quell'insulto gli era stato rivolto con una tale intensità da disarmarlo...era come se non glielo stesse dicendo per ferirlo, ma semplicemente per trasmettergli cosa lei pensasse davvero di lui.

- E per quale motivo, di grazia?-

Hermione tornò a specchiarsi, e mentre si toglieva gli orecchini rispose, riacquistando il tono indifferente di prima.

- Te la sei portata a letto.- disse solo.

Draco rimase in silenzio.
Conosceva Hermione Granger meglio di chiunque altro, e il suo comportamento lo stava insospettendo non poco.

- E da quando ti interessa di chi mi porto a letto?-

- Da quando si tratta dell'unica persona con cui non lo avresti dovuto fare. Lo sai che adesso penserà chissà cosa e alla fine starà maliss...-

- Ma fammi il piacere, a te non importa niente dei sentimenti di quella là.- la interruppe Malfoy brusco.

Era inutile che Hermione gli mentisse, con lui non attaccava.

La ragazza non rispose, continuando ad ordinare le sue cose come se in stanza non fosse presente nessun'altro.

- Sai cosa penso?- chiese poi Draco serissimo, infastidito dall'indifferenza della riccia, avvicinandosi a lei, che trovandoselo a pochi centimetri rimase ferma a sostenere il suo sguardo -Penso che quello che ti infastidisce così tanto non siano i sentimenti della Filston, ma il fatto che io me la sia scopata.-

Hermione accennò una risata amara.

- Ti sopravvaluti, Malfoy, a me non potrebbe importare di meno di chi ti porti a letto, fosse stata qualsiasi altra ragazza non ci avrei nemmeno fatto caso.-

- Sicura?- insinuò Draco, avanzando ulteriormente nella direzione della riccia, che indietreggiò per riflesso.

Stupida, si disse, mai mostrare debolezza.

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