69. Not everything is lost

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Draco Malfoy uscì dall'ufficio di Silente sbattendosi la porta alle spalle con rabbia.
Prese a camminare con passo spedito verso il suo dormitorio, chiedendosi che cosa avesse fatto di male per finire sempre nei casini, e soprattutto che cosa avrebbe detto ad Hermione.
Mentre si passava una mano fra i capelli platinati, ripercorse nella sua mente la conversazione appena avuta con il Preside.

- Buongiorno signor Malfoy, si accomodi.- aveva esordito Silente, senza naturalmente ricevere alcun saluto in risposta.
- Si chiederà perché l'ho fatta chiamare qui.-
'Sveglio il vecchio..' si disse Draco, ma rimase in silenzio.
- È molto semplice; ho ricevuto una segnalazione che la riguardava, e come ben sa sono sempre stato una persona a cui piace far rispettare le regole.- continuò Albus -L'altro giorno la signorina Astoria Greengrass mi ha comunicato di averla vista saltare le lezioni e, mi corregga se erro, mi sembra che questo vada contro il regolamento scolastico, a meno che le cause non siano valide. La giornata successiva ha giustificato la sua assenza con 'indisposizione'...be, la signorina Greengrass mi ha riferito di averla vista a svagarsi sotto un albero in giardino, e che non sembrava esattamente indisposto.-
Draco serrò la mascella con forza, tentando di tenere la sua lingua biforcuta da d'eroe a bada, altrimenti il vecchio le avrebbe davvero sentite.
Tuttavia si domandò come mai Astoria non avesse fatto il nome di Hermione...Malfoy era convinto che la Greengrass piccola ci avrebbe solo goduto a farle prendere una bella sgridata, e invece...
- Penso che non ci sia nemmeno bisogno di dirle che ho intenzione di punirla. Non ha di certo ucciso nessuno, quindi la punizione non sarà particolarmente pesante.- continuò l'anziano preside -Pensavo ad un mese di pulizie nella scuola. All'incirca due volte a settimana, dove lo riterrò necessario.-
Draco serrò la mascella e domandò -Va bene, posso andare?-
Silente sospirò -Certo, signor Malfoy, le farò sapere al più presto quando inizierà la sua punizione, in quale aula e a quale ora, arrivederci.-
Draco si alzò, ancora una volta senza salutare il preside, afferrò la maniglia della porta pronto ad uscire finalmente da lì, quando...
- Oh e Signor Malfoy- lo fermò Albus -Naturalmente quando sono venuto a conoscenza di ciò da parte della signorina Greengrass, ho tratto le mie conclusioni e compreso che per averla vista dovesse aver saltato le lezioni anche lei. Come le ho detto prima mi considero una persona giusta, ed è per questo che sconterete entrambi la punizione. Ora la lascio, buona giornata.-
BOOM.
La porta sbattè sonoramente contro lo stipite, facendo sobbalzare il preside.


***


Hermione Jean Granger era furiosa.
In primis, era arrabbiatissima con Astoria Greengrass, che aveva preso a ribellarsi alla severa dittatura che Hermione aveva esercitato sugli Slytherin fino a quel momento, prendendo a sfidarla e architettare subdoli piani per soffiarle Draco.
Era addirittura arrivata a denunciare l'assenza di Malfoy a lezione, e non la sua, calcolando fin da subito che alla fine sarebbero stati puniti insieme, e avrebbero potuto in questo modo passare più tempo soli...maledetto Silente.
Anche quest'ultimo al momento era oggetto dell'ira più nera della Serpeverde, che si chiedeva quale problema il preside avesse con la pulizia delle stanze.
Insomma, come punizione non poteva assegnarli dei compiti extra?
No, doveva costringerli insieme in una stanza due volte alla settimana...e solo Merlino sapeva cosa avrebbe provato a fare Astoria in quegli incontri.

- Hermione ci sei?- ripeté McLaggen sventolandole una mano davanti alla faccia.

- Cosa? Sì sì...stavamo parlando dell'etimologia dell'Amortentia, giusto?-

Il giovane annuì.

- D'accordo- fece perciò la riccia, per poi leggere ciò che aveva appena finito di scrivere il Grifondoro. -Direi che è perfetta.- concluse poi.

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