18. Not so fast

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Inutile dire che le voci giravano ad Hogwarts.
Non appena qualcuno diceva o faceva qualcosa di minimamente interessante, nel giro di pochissimo essa era sulle bocche di tutti.
Soprattutto se questa cosa riguardava qualcuno che contava.
E se quel qualcuno che contava erano Hermione Granger e Draco Malfoy, allora era questione di frazioni di secondo.
Quello che i due non avrebbero mai immaginato, o meglio che la Granger non avrebbe mai immaginato, era che a mettere in giro quella voce fosse stato proprio Cormac McLaggen.
In realtà mettere la notizia sulle bocche di tutti i ragazzi della scuola non era sua intenzione, ma una cosa tira l'altra, e dal momento che il suo amico Colin Canon non sapeva proprio tenere la bocca chiusa, l'ultima non ci aveva messo molto a diventare pubblica.

- Ad Hogsmeade hanno aperto un nuovo negozio di scarpe, che ne dite di fare un salto questo weekend? - domandò Pansy prendendo in mano il libro di pozioni, lezione successiva, e uscendo dall'aula.

- Tu e i tuoi negozi di scarpe... fattici portare da un ragazzo, non da noi. - rispose Daphne.

- Daphne che rifiuta le scarpe? Dev'esserci qualcosa che non va qui. - commentò ironico Theodore.

- Ah ah ah... davvero spiritoso, è solo che sono davvero stressata da questo compito di storia della magia e dovrò passare il weekend a studiare. -

- Hai davvero intenzione di farlo? - s'intromise Draco Malfoy, che Daphne così determinata nello studio non l'aveva forse mai vista.

- Sí, e niente commenti per favore, sono già depressa di mio. Tanto ci sarà la super brillante e migliore amica del mondo Hermione Granger ad aiutarmi, vero? - sorrise saccente riferita alla riccia, assorta nei suoi pensieri.

- Cosa? Ah, ehm si certo. - rispose in tono distratto.

- Certo? - ripetè stranita la biondina.

Da quando Hermione accettava di aiutarla coi compiti così facilmente, senza farsi pregare nemmeno un pochino?

- Si. - ripetè. - cioè no, a dire il vero non ti stavo ascoltando, ti dispiacerebbe ripetere? -

Prima che la Greengrass potesse rispondere, però, venne fermata dall'arrivo di qualcuno.

- Hermione, possiamo parlare? - chiese Cormac McLaggen, fermando la ragazza prendendola per un polso.

- Aspettatemi. - disse lei agli amici, dopo un attimo di fredda riflessione, per poi voltarsi a parlare con Cormac.

- Cosa vuoi? - chiese.

- Sì, io sto bene grazie, e tu? - ironizzò impacciato il grifondoro, ma venne subito gelato dalla risposta secca dell'interlocutrice.

- McLaggen io non ho tempo da perdere. - disse a bruciapelo.

- Okay senti, io volevo parlarti. -

- E fin qui ci siamo... avanti dai, a parole tue. - il sarcasmo nella voce di Hermione era palpabile.

- Okay. Te lo chiederò senza girarci intorno. Tu stai con Draco Malfoy? -

La ragazza non riuscì a trattenere un sospiro esasperato e anche piuttosto infastidito.

Avrebbe risposto no, messo fine a quella faccenda, fatto capire a McLaggen che era libera, libera, e ancora libera, e che pur di non stare con Malfoy lo sarebbe stata per sempre: la donna più libera del mondo.
Ma non fece in tempo a dire nulla di tutto ciò, perché ovviamente qualcuno s'intromise.

- Ho sentinto il mio nome? - chiese sorridente Draco, accostando Hermione.

- Stavi origliando Malfoy? - domandò acida lei.

- Non mi interessano le vostre conversazioni. Almeno fin quando il mio nome non è in una di queste. -

Ricevette uno sguardo sprezzante dalla Granger, mentre McLaggen non aveva staccato gli occhi preoccupati da Hermione nemmeno un secondo.

- Quindi? - domandò alla ragazza, ignorando del tutto il biondo - state insieme sì o no?

- Ahhhh ora ho capito. - sospirò il ragazzo dai capelli d'oro e il cuore di ghiaccio. - Non siete molto originali voi qui ad Hogwarts, eh McLaggen? Tutti a parlare dello stesso argomento. -

Il Grifondoro tentò di ignorare il fastidio che gli stava provocando, e osservò Hermione con sguardo interrogativo.

- Andiamo McLaggen... - rispose lei quasi divertita -me lo stai chiedendo davvero? -

Il ragazzo annuì. - Perché non dovrei? -

- Perché è ovvio che stiamo insieme. - fu la risposta.

Peccato che non uscì dalla bocca di Hermione Granger, ma da quella dispettosa e maligna di Draco Malfoy.

- Cosa? - sgranò gli occhi la riccia.

- Lo sapevo. Avrei dovuto intuirlo quando l'altro giorno avevi detto di essere innamorata di lui. -

- Cosa?! - ripetè la ragazza, ed era come se ogni volta che lo diceva, la sua rabbia aumentasse.

- L'altra mattina, eravate insieme e hai affermato di provare qualcosa per lui. - spiegò deluso Cormac.

- Ma non è possibile, l'altra mattina ero sotto veritaserum e non posso aver dett... - Hermione si interruppe a metà della sua riflessione, capendo al volo tutto, e voltando pian piano lo sguardo verso Malfoy, che se la ridacchiava tra se e se osservando la scena.

Beh, era questione di secondi e avrebbe avuto davvero ancora ben poco da ridere, perché la furia dei Hermione Granger si stava per scagliare su di lui, e quella era una furia alla quale non si scampava.

- Malfoy. - disse la ragazza cercando di far arrivare il messaggio bene chiaro. - Quale pozione ho assunto l'altro giorno? -

- Vuoi davvero che te lo dica? Perché penso che tu l'abbia capito benissimo anche da sola Granger. -

Hermione prese un respiro e ripetè in modo più chiaro possibile. - Quale. Pozione. ? -

Malfoy ghignò, e poi, dopo un attimo di suspense, fissò gli occhi glaciali in quelli nocciola, sebbene al momento sembrassero più freddi del ghiaccio, di lei.

Si avvicinò lentamente alla ragazza, fino ad arrivare vicinissimo, poi le scostò i capelli, e avvicinò le labbra al suo orecchio, passò qualche secondo e poi, pianissimo e con un volume estremamente basso, come se nemmeno i muri potessero sentire, sussurrò.

-Amortentia.-


***

- Quindi vuoi dire che non c'è niente tra te e Malfoy?- domandò rassicurato Cormac.

Lui e la ragazza quella sera stavamo passeggiando e chiarendo una volta per tutte la questione.

- No, assolutamente niente. È lui che si diverte a rovinarmi la vita facendomi scherzetti di questo tipo.-

- La mia opinione è così importante da rovinarti la vita? - sghignazzò il ragazzo.

- Certo che no. - rispose sminuendolo. - Ma l'opinione generale ad Hogwarts si. -

- Be... - riprese il grifondoro. - L'importante è che tu non stia con Malfoy. - disse fermandosi di fronte alla ragazza.

Poi si mise a fissarla negli occhi, sempre più intensamente.
Hermione era troppo presa a pensare cosa avesse in mente, da non rendersi nemmeno conto che questo si stava a poco a poco avvicinando.

Solo quando sentì le sue mani sfiorare i suoi fianchi indietreggiò.

- Non così in fretta. - disse - Ricorda che a giocare col fuoco si ci brucia... - e con queste parole si voltò, dopo aver sussurrato anche un "Buona Notte, McLaggen".

SlytherinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora