11. Decline and fear

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Era pomeriggio inoltrato, e nel dormitorio femminile di Slytherin, Daphne Greengrass e Pansy Parkinson erano impegnate a fare un vero e proprio interrogatorio ad Hermione.

- Stai dicendo che andrai alla festa con Malfoy? - domandò Daphne che si tratteneva a stento da scoppiare a ridere.

Erano passati ormai circa tre giorni da quando Draco aveva "chiesto" ad Hermione di andare alla festa con lui, ma la ragazza si era ridotta a riportare il fatto alle sue amiche solo ora.
Questo probabilmente perché parlarne la innervosiva, e solo dopo qualche tempo stava iniziando pian piano ad accettare la realtà.

- Si. - rispose Hermione impassibile.

- Wow! Chi l'avrebbe mai immaginato?! - ridacchiò invece Pansy.

- Non è divertente. - era la protesta della riccia.

- Si che lo è. Eccome se lo è. - scoppiò la bionda, che non riusciva più a respingere la risata. - Cioè, immagino la scena. Lui che viene a chiedertelo, e tu che rispondi di si! Sembra impossibile! -

- Già. Impossibile. - borbottò Hermione tra se, notando che effettivamente era impossibile, dato che non era affatto andata così.

- Beh, io devo andare. - disse poi la ragazza alzandosi.

- Dove vai? - domandò curiosa e senza troppi scrupoli Pansy.

- La privacy, Pansy cara. Sai che cos'è? - domandò sarcastica la Granger.

- Sì, ma non ci faccio più di tanto caso. -

- Vado a lezione di volo. - tagliò corto la castana, capendo che se l'amica voleva sapere qualcosa non c'era modo di dissuaderla.

- Uh con Malfoy? - inarcò un sopracciglio maliziosa la Parkinson.

- Secondo me fanno tutt'altro che volare...- commentò invece Daphne.

- Siete impossibili! - sbuffò spazientita Hermione, prima di uscire.


***


McLaggen aveva invitato Hermione alla festa, e la ragazza aveva detto di si.
Poi Malfoy l'aveva invitata e, non certo per sua scelta, aveva risposto si anche a lui.
Ora le toccava scaricare McLaggen.
E dire che le chiacchere su quei due erano alle stelle, tutta Hogwarts ne parlava, erano senza ombra di dubbio l'argomento più discusso del castello.
E invece, questa stupida festa di Halloween avrebbe rovinato tutto.
Si sarebbe presentata con Malfoy.
Malfoy.
Quel furetto biondo platinato arrogante, capace di irritare Hermione come nessun'altro.
Malfoy.
Il ragazzo più altezzoso e superficiale sulla faccia della terra, colui che credeva di essere l'essere migliore al pianeta.
Malfoy.
Quel bambino viziato purosangue dei suoi stivali.
Eh già, Malfoy.

- Granger, ci sei? Credo che l'unico posto dove tu sia volata è il mondo dei sogni. - commentò sarcastico Draco, agitando una mano davanti al viso della ragazza alla quale stava spiegando per la millesima volta, come volare senza rischiare di uccidersi.

- Eh? Sì. - rispose distrattamente essa.

- Mh, certo. Ora sali su questa scopa e vedi di non cadere. -

Hermione afferrò la Firebolt, e sedutasi su di essa, diede una spinta coi piedi, sollevandosi.
Il problema arrivò proprio quando la ragazza dovette gurdare sotto di se.
Il paesaggio era decisamente troppo lontano per i suoi gusti, nonostante la distanza fosse di quattro metri al massimo.
Iniziò a girarle la testa, e cadde.

- Per Salazar, sei negata come pochi. - sbuffò Draco, che iniziava davvero a chiedere che quella di insegnare ad Hermione a volare fosse solo una causa persa.

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