24. Waiting for holidays

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Blaise Zabini era esausto.
Era da tutto il pomeriggio che vagava per negozi con Hermione Granger, e le gambe iniziavano davvero a non reggergli più...anche per un giocatore di Quidditch allenato come lui un pomeriggio di shopping con la Slytherin poteva essere micidiale.
Grazie a Dio, però, la ragazza aveva appena acconsentito a prendersi una pausa e qualcosa da bere ai tre manici di scopa.

- Cosa vi posso portare? - domandò cortesemente una cameriera dopo circa cinque minuti che i due aspettavano di ordinare.

- Io prendo una burrobirra per piacere - Blaise decise di andare sul sicuro.

- Io invece dello sciroppo di ciliegie. - scelse Hermione educatamente.

- Arrivano subito. - afferrmó la cameriera prima di allontanarsi.

- Allora...fra due settimane è Natale. Che fai, parti o resti al castello? - domandò Blaise sperando nella seconda opzione.

- Resterò ad Hogwarts, tu invece andrai a festeggiare con la tua famiglia, immagino. -

- Temo di doverti smentire - sorrise il ragazzo
- Quest'anno anche io, Draco, e Theodore abbiamo deciso di trascorrere il Natale ad Hogwarts. Penso che nessuno dei tre sopravviverebbe ai cenoni con la famiglia. -

- Effettivamente - osservò Hermione, dando un primo sorso allo sciroppo di ciliegie che la cameriera gli aveva appena portato.

- Se trascorrerai anche te le vacanze ad Hogwarts, allora, sei ufficialmente invitata alla festa della vigilia. - annunciò Blaise pomposo, prima di portare il calice di burrobirra alle labbra.

- Festa della vigilia? - domandò allora Hermione alzando un sopracciglio perfettamente curato, in un chiaro invito di saperne di più.

- Abbiamo deciso di organizzare una festa pazzesca per tutti gli studenti che non partiranno per Natale. Sarà la sera del 24 dicembre nella nostra sala comune. -

Hermione pensò a quanto le feste fossero frequenti ad Hogwarts.
In quella scuola c'era la possibilità di partecipare ad almeno una festa al mese, e soprattuto la cosa sorprendente era come i professori, grandi e abili maghi dei quali alcuni rinomati in tutto il mondo magico, non fossero mai riusciti a rendersi conto di ciò. Magari semplicemente non gli interessava.
Ad ogni modo, la festa della vigilia le suonava nuova.

- Bè, penso di non poter rifiutare l'invito. - decise Hermione.

- Pansy e Daphne partono? - chiese poi Blaise

- Pansy sì, penso debba fare un viaggio in qualche posto esotico con la sua famiglia. Daphne invece si è fatta convincere a restare qui, non che sia stato difficile, come sai non ha una particolare passione per sua sorella, e credo che le farà solo piacere passare il Natale il più lontano possibile da lei. -

Chiuso l'argomento, Hermione non perse tempo, e non appena finite le loro bevande, fece subito alzare Blaise per fiondarsi di nuovo nel mondo della moda.

***

È furioso.

Pensò Rebecca Hilliard osservando Draco Malfoy prendere posto alla sua postazione a lezione di difesa contro le arti oscure.
Era entrato nell'aula con passo pesante e veloce, la mascella serrata e le nocche bianche per quanto stringeva i pugni.
Poi aveva scaraventato la sua borsa accanto alla sedia, sulla quale si era seduto, o meglio buttato, per poi appoggiare la testa sulla mano sinistra, e iniziare ad agitare freneticamente una gamba sotto il tavolo, esattamente come faceva Rebecca nei momenti di agitazione, come per esempio durante i compiti in classe della McGranitt.
Gli amici del biondo erano già in classe da un po': al penultimo banco avevano preso posto Daphne Greengrass e Theodore Nott, in quello davanti a loro si trovavano Hermione Granger e Balise Zabini, e in seconda fila dall'altro lato della classe, era seduta Pansy Parkinson con una Serpeverde della quale Rebecca non conosceva il nome.
E perché mai Draco era entrato da solo e così, apparentemente, infuriato?
D'istino, la ragazza decise di avvicinarsi a lui per capire cosa lo turbasse.

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