E venne il giorno in cui Draco Malfoy, con il suo corpo magicamente guarito ed un immancabile ghigno compiaciuto per aver vinto la partita stampato in faccia, uscì dall'infermeria.
In quei giorni, le storie sul suo conto erano state diverse.
Da gente che diceva che Draco Malfoy fosse tornato al Manor per via dell'incidente che l'aveva lasciato infermo, a quelle che cospiravano che la caduta fosse stata un sabotaggio da parte di qualche accanito corvonero, fino addirittura ad alcuni che supponevano fosse morto.Tuttavia, Draco non era né tornato a casa sua, né stato sabotato, né tantomeno morto.
Si stava invece dirigendo in sala comune, nell'intento di raggiungere i suoi amici.- Guarda un po' chi c'è qui...non eri mica morto?- domandò Theodore con un sorrisetto ironico, notando l'amico avvicinarsi ai divani su cui i cinque Slytherin erano accomodati.
- Mi dispiace deluderti ma sono ancora tutto intero.-
- Che fortuna!- commentò sarcastica Hermione.
- Sapevo che ne saresti stata felice, Granger.- la sfotté il biondo con un occhiolino, svaccandosi sulla poltrona su cui ormai era praticamente scritto il suo nome.
- Che hai intenzione di fare per festeggiare la guarigione?- chiese entusiasta Theodore, passando un braccio sullo schienale del divano, attorno alle spalle di Daphne, sperando che l'amico avrebbe detto ciò che lui voleva sentirsi dire.
- Sbronzarmi, ovviamente.- lo accontentò quest'ultimo. -Festa qui a serpeverde, sabato?-
- Amico, mi hai davvero letto nel pensiero.- ghignò Nott.
Hermione sospirò con sufficienza.
- Qualcosa da obbiettare, regina di ghiaccio? Strano.- abbaiò Malfoy, incredibile che fosse uscito dall'infermeria da nemmeno due minuti e la Granger avesse già iniziato a cavargli il buon umore.
- La tua simpatia mi colpisce, Malfoy, davvero, però no: non ho niente da obbiettare. Semplicemente non prenderò parte alla vostra patetica festicciola.- spiegò con calma e tanta superiorità da sembrare davvero una regina che stesse parlando con un paesano.
- Che peccato.- ironizzò maligno Malfoy, mentre Theodore e Daphne parlarono all'unisono:
- E perché no?-
- L'anno sta finendo. Non ho tempo per questa roba, devo studiare se l'anno prossimo voglio riuscire a promuovermi a pieni voti.-
Ancora una volta Hermione aveva parlato con una calma ed una sufficienza glaciali, ponendosi su un piano decisamente più alto rispetto quello degli amici, come se nulla di tutto ciò fosse alla sua altezza.
Mentre Malfoy borbottava qualcosa simile a 'secchiona' , Daphne mise il broncio.
- Eddai, Hermione! Ci divertiamo!-
- C'è la tequilaaa...- canticchiò invece Theodore nel tentativo di persuaderla, ed evidentemente aveva giocato la carta giusta.
- Ci penserò.-
***
Aveva messo piede alla festa da appena venti minuti, e se ne era già pentita amaramente.
Se pensava anche lontanamente che ci sarebbe stata una remota possibilità di divertirsi, si sbagliava di grosso.
Daphne si era già appartata con Theodore, e Pansy sembrava essere stata risucchiata da un buco nero, totalmente sparita.
Quindi eccola lì, Hermione Granger, appoggiata ad una parete con un drink in mano, e gli occhi alzati al cielo con rassegnazione.- Idioti- borbottò fra se e se, rivolta ai ragazzi attorno a lei, dopo aver finito il contenuto del suo bicchiere ed averlo appoggiato su un tavolo.

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Slytherin
FanfictionHermione Granger. 16 anni di astuzia, cinismo, sarcasmo, insensibilità e naturalmente fascino da vendere. Quale strada più adatta a lei se non la patria della furbizia e dell'ambizione? Se quel famoso primo settembre 1991 il cappello parlante avess...