Slytherin

82. One last dance (pt.1)

L'elegante musica classica, esibita da violini incantati, risuonava già nell'immensa stanza, quando il portone di legno massiccio venne aperto.
La sera del ballo era arrivata, e Silente aveva dato il meglio di se' quell'anno.
Nel centro esatto del soffitto, a sostituire le consuete candele incantate, si ergeva un lampadario di cristallo, di dimensioni massive; dove solitamente c'era il tavolo dei professori, invece, era stato posto un banchetto degno di una famiglia reale, compreso di bevande e prelibatezze di ogni tipo.
Le pareti della Sala Grande erano completamente ricoperte da fini ed eleganti decorazioni floreali, incantate in modo da fiorire in continuazione.
Il resto dell'ambiente era coronato di tavoli rotondi ben apparecchiati, da 6 posti ciascuno.
Solamente il centro dell'ampia stanza era completamente vuoto, per lasciare spazio alle danze.

- Stasera ammazzo qualcuno.- asserì Draco Malfoy, allargandosi la cravatta con un dito, con fare infastidito, mentre solcava l'ingresso della Sala Grande.

- Hai ragione, è molto bella la sala grande, e anche io non vedo l'ora di passare una bella serata con i miei amici.- ironizzò Blaise Zabini, al suo fianco, criticando il pessimismo dell'amico.

I due erano soli, in quanto gli unici del gruppo a non avere un'accompagnatrice per la serata.
Theodore li avrebbe raggiunto dopo aver recuperato Daphne, insieme a Michael Corner e William Backridge, l'accompagnatore di Pansy.

- Una bella serata un paio di palle, Blaise. Hermione verrà qui con Corner.- rispose in cagnesco il biondo, irritato dal sarcasmo dell'amico.

- Ed è colpa tua. Ieri pomeriggio eri andato a chiederle di darti un'altra possibilità, si può sapere perché diamine ti sei tirato indietro?!- lo sgridò Zabini.

- Ancora?! Riprovarci non era la cosa giusta da fare.-

- E la cosa giusta sarebbe lasciare la ragazza di cui sei innamorato fra le braccia di un altro?-

- Non sono innamorato.- precisò Draco, prendendo posto ad un tavolo.

- Si si come no.- fece per nulla convinto l'altro, per poi farsi serio e puntare un dito addosso a Draco -Ma adesso ascoltami bene: la possibilità l'hai avuta, bastava mettere da parte l'orgoglio e dirle cosa provi, ma non l'hai fatto. Quindi stasera lei sarà con Corner, e tu non causerai problemi perché non ho voglia di perdermi la festa solo per accompagnarti in infermeria dopo che avrai preso a botte quel ragazzo, sono stato chiaro?-

- Nessuno prenderà a botte nessuno.- disse Draco, fulminando Zabini con lo sguardo... chi era, sua madre?
- Se avessi avuto intenzione di farlo, l'avrei già fatto. Corner è un bravo ragazzo non voglio causare problemi.-

Zabini rimase a fissare l'amico per interminabili secondi, scettico.
Poi spalancò gli occhi.

- Merda.- imprecò. -Non è per orgoglio che non glielo hai detto ieri; lo hai fatto per lei. Credi che Corner sia una scelta migliore di te. Cazzo, ma allora sei veramente innamorato.-

- Vaffanculo, Blaise, ti ho detto che non sono innamorato.- replicò in cagnesco Draco, e stava per spiegarsi ma le parole gli morirono in gola, non appena notò qualcosa alle spalle di Zabini.

Hermione Jean Granger aveva appena messo piede in Sala Grande.
L'abito era lo stesso che lui le aveva chiuso il giorno prima, ma quella sera sembrava, se possibile, ancora più bella.
Draco non sapeva se fosse il mondo in cui aveva acconciato i capelli, ricadenti su una spalla sola, o i meravigliosi orecchini di perle che le incorniciavano il viso, oppure se semplicemente quella ragazza diventasse più bella ogni volta che la vedeva.
Ma era da mozzare il fiato.

Blaise, notando l'improvvisa assenza dell'amico, seguì il suo sguardo, incrociando la figura di Hermione.
Riportò gli occhi su Draco, trovandolo ancora fermo a fissarla con un inconsapevole sorriso sulle labbra.