- Sta zitto! - aveva intimato Daphne a Theodore in tono di comando, quel pomeriggio nella sala comune di Serpeverde.
- Ammetti di essere gelosa e io chiudo la bocca.- continuò però il castano, divertito.
- Theodore Nott, vuoi davvero che te lo dica per la ventesima volta? Io non sono gelosa. Sta volta ti conviene ficcartelo in testa perché non lo ripeterò.-
- Ad ogni modo, sappi che sei carina quando sei gelosa...- disse il ragazzo malizioso avvicinandosi alla bionda, seduta accanto a lui.
A quelle parole la ragazza si voltò verso di lui, con un mezzo sorrisetto compiaciuto e suadente, ricambiando lo sguardo malizioso del fidanzato, e parlò.
- Sai quando sei carino tu?- sussurrò poggiando la mano sulla guancia di Nott, che si leccò il labbro inferiore.
- Quando taci.- concluse in fine secca, cambiando completamente espressione, e riprendendo a leggere la sua rivista, ignorandolo.- Ehy ragazzi, che si dice?- esordì a quel punto Draco Malfoy, aggiungendosi agli amici e prendendo posto sul divanetto di fronte a loro, insieme ad Hermione.
- Daphne muore di gelosia.- rispose Theodore scrollando le spalle.
- Certo, sono io che muoio di gelosia...non lui che lascia che Anne Thompson ci provi spudoratamente con lui.- disse la Greengrass ironica, senza distogliere gli occhi dalla sua rivista.
- Uuh, cattivo momento. E chi sarebbe questa Anne?- si fece interessato Draco.
- È solo una grifondoro del sesto anno. Mi ha mandato una strillettera romantica stamattina.- spiegò il castano al suo amico. -Ma a me di lei non importa proprio un bel niente.- aggiunse, alzando la voce per farlo arrivare chiaro alle orecchie della sua permalosa ragazza, che roteò gli occhi al cielo senza tuttavia degnarlo di uno sguardo.
- Strillettera romantica? Patetica...non credevo esistesse qualcuno sopra i cinque anni che fa roba di quel genere. Tranquilla Daph, una che manda bigliettini alla sua cotta non è certo una minaccia per te.- commentò Hermione con sufficienza.
- Grazie Hermione, ma tranquilla: so che il confronto fra me e quella grifondoro non reggerebbe. Avrei semplicemente gradito che Theodore non conservasse la lettera.- spiegò lei.
- Conservarla? Ma se quando sei entrata in stanza era lasciata sul letto.- si difese Nott.
- Già...lasciata sul letto al tuo fianco. E il suo posto, per inciso, sarebbe dovuto essere il cestino.- concluse Daphne, pacata come sempre, chiudendo la rivista e alzandosi.
- Ora, se non vi dispiace, ho tre capitoli di Trasfigurazione da studiare.- concluse poi, e con queste parole si allontanò.
Non appena fu uscita dalla stanza, Draco scoppiò a ridere.
- Be amico, devo ammettere che è stato esilarante.- disse.
- Taci..- sentenziò l'altro.
- Voglio proprio vedere quando anche voi due inizierete ad avere questi problemi. A quel punto sarò io a riderti in faccia, e te l'assicuro, sarò felice di farlo!- annunciò Theodore, meschino.
- Tranquillo non c'è pericolo, i bigliettini che mi arrivano ogni giorno sono talmente tanti che non ci provo neanche a leggerli...tutti subito nella pattumiera.- si pavoneggiò Draco, poi gli spuntò in faccia un ghigno ironico e di scherno. -Dovresti imparare da me.- aggiunse, prima di ridere di nuovo del suo amico, appena asfaltato dalla fidanzata.
- Concordo con lui, Theo.- annunciò Hermione.
Detto ciò, decise di raggiungere la sua migliore amica, non prima di aver stampato un bacio sulle labbra di Malfoy.
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Slytherin
FanfictionHermione Granger. 16 anni di astuzia, cinismo, sarcasmo, insensibilità e naturalmente fascino da vendere. Quale strada più adatta a lei se non la patria della furbizia e dell'ambizione? Se quel famoso primo settembre 1991 il cappello parlante avess...